Grandi preparativi e grande attesa per la Xa Edizione del “Premio Massimo Jaboni – Una vita per il Cinema” che alle ore 18,30 di sabato 21 e domenica 22 ottobre 2023 accoglierà nelle prestigiose sale del Granarone di Cerveteri un incredibile pull di maestranze del mondo cinematografico nazionale ed internazionale con l’intento di rendere omaggio ai 60 anni di carriera di Massimo Jaboni, uno dei “cinematografari” più eclettici che lo showbiz dei nostri tempi abbiano avuto.
“Il nome di Jaboni risuona nelle orecchie del pubblico più fino per il suo ruolo di fonico” spiega Felice Maria Corticchia regista della corrente edizione “ma in realtà la sua lunghissima carriera ha spaziato vastamente in differenti ambiti: è stato tecnico di doppiaggio quando ancora non esisteva la figura del fonico di presa diretta ma è stato anche organizzatore di set.”
Ideato dalla sorella dello stesso Jaboni, Silvana, che giusto di recente ha spento le 45 candeline su una carriera da organizzatrice di produzione iniziata al fianco di Sergio Leone, il Premio giunge per la prima volta a Cerveteri sostenuto dal Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune e annovera tra i numerosissimi ospiti invitati sia coloro che ebbero in Jaboni un riferimento di alta professionalità, sia coloro che attraverso le proprie capacità artistiche hanno contribuito a portare in alto l’arte di celluloide esattamente come fece lui ideando rassegne e festival che divulgassero la cultura cinematografica.
“Al di là del suo essere un grande professionista” racconta all’Ortica Pino Ammendola, popolare attore televisivo nonché sceneggiatore e regista di memorabili cammei teatrali e cinematografici “Massimo era un grandissimo appassionato di cinema, Arte che si impegnava a divulgare quanto più possibile, non ultimo organizzando festival o rassegne cinematografiche nei piccoli centri della provincia a cui poi invitava gli stessi attori e registi. Quello che faceva era un lavoro importantissimo perché ci sono località che non avendo sale di proiezione, sono tagliate completamente fuori dai circuiti cinematografici e i cittadini per vedere un film devono aspettare che lo passi la tv. Io conobbi Massimo proprio così quando, al tempo del mio “Stregati dalla Luna” fui invitato come ospite alle rassegne che organizzava.”
“Era una vera forza della natura!” prosegue Antonella Salvucci, attrice fra l’altro protagonista di “Nightmare Simphony” remake del noir di Lucio Fulci “Un gatto nel cervello.” “Il festival che Massimo organizzava a Poggio Mirteto univa tutto il meglio del cinema italiano, personalità come Pupi Avati, Carlo Verdone, Fausto Brizzi erano praticamente di casa. Non ricordo l’anno esatto, ma durante un’edizione che ebbi personalmente il piacere di condurre, assistetti ad un siparietto indimenticabile in cui Carlo Verdone improvvisò al pubblico l’imitazione di Jaboni che nel vederla si divertì tantissimo. Era un appuntamento estivo cui nessuno voleva mancare perché l’aria che si respirava era quella della cultura vera, quella che dopo l’ufficialità della performance finisce con le gambe sotto il tavolo a parlare ciascuno di progetti da realizzare. Che poi in fondo è il cinema vero.”
“Quando Felice Corticchia, il regista organizzatore di questo premio, mi ha chiamato” sottolinea il regista Daniele Falleri “e mi ha spiegato la ragione della telefonata, mi sono emozionato tantissimo perché Massimo è una di quelle persone che porto nel cuore. Ho avuto la grande fortuna di lavorare con lui una ventina di anni fa in alcune fiction che ho diretto, forse “Carabinieri” o “Tre rose” ma ancor più di poterlo avere per amico. Massimo era una perla rara, una persona fuori del coro, meticolosa, appassionata, una mosca bianca in questo nostro mondo di squali. Aveva ideato un premio cinematografico a Poggio Mirteto ove io fui invitato per ritirare il mio Ciack d’Argento, oggetto cui tenevo tantissimo oltretutto perché si trattava di uno dei primi riconoscimenti al mio lavoro di regista, e che purtroppo mi fu sottratto durante un furto in casa. Quello che però nessuno mi potrà mai sottrarre è il ricordo della sua passione che è la stessa che sostiene ogni lavoro che faccio.”
“Nella serata di sabato 21 ottobre” tiene a spiegare Felice Maria Corticchia “ho previsto due importanti momenti di commemorazione uno dedicato a Lando Buzzanca recentemente scomparso con un mio personale intervento accompagnato da un trailer che ne ricorda al pubblico la carriera; l’altro sarà un delicato omaggio dello scrittore Massimo Benenato al padre, Francesco più conosciuto col nome d’arte Franco Franchi.”
Lunga anzi lunghissima la lista degli ospiti previsti nelle due giornate del Premio: oltre ai tre artisti sopra interpellati si leggono i nomi degli attori Claudio Botosso, Annalisa Favetti, Gianni Franco, Elena Russo, Imma Piro, Mirella Banti, Monica Carpanese, Prospero Richelmy: a completamento di un folto numero di maestranze troviamo eccellenze come Roberto Girometti e Adolfo Troiani per la fotografia oppure il maestro Massimo Werba compositore di numerose colonne sonore che ancora, proprio come il Cinema, fanno sognare il nostro cuore.
di Mara Fux