Nico Stella insignito del prestigioso riconoscimento per la sezione Tutela Patrimonio Archeologico.
Lunedì 27 maggio 2024 ore 16,45 presso l’ Istituto Comprensivo Elisa Scala – Sede centrale Via Ciminà, 24/26, si svolge la cerimonia di premiazione del riconoscimento internazionale “Premio Jean Coste 2024” alle Lettere – all’Archeologia – alle Arti.
Fondato da Rita Pomponio. Con il Patrocinio del Ministero della Cultura Università degli Studi di Roma Tor Vergata – Societas Mariae – Padri Maristi.
Sezione Archeologia – Cristina D’Agostini Sezione Arte – Lucia Di Giovannangelo
Sezione Canto – Vanessa Fioretti
Sezione Teatro – Laura Pugliese
Sezione Tutela Patrimonio Archeologico – Nico Stella
I vincitori delle Sezioni Scuola e Università saranno resi noti nel corso della premiazione.
In ricordo del trentennale dalla scomparsa di padre Jean Coste 1994-2024.
Sacerdote marista di nazionalità francese, padre Jean Coste (Clermont-Ferrand, 8 ottobre 1926 – Roma, 12 agosto 1994) fu un grande studioso di livello internazionale. Esimio medievalista; Docente di Topografia medievale presso l’Università la Sapienza di Roma; Ricercatore dell’Ecole Française, per la quale realizzò, tra l’altro, una preziosa ricerca sul processo a papa Bonifacio VIII: “Boniface VIII en procès. Articles d’accusation et déposition des témoins – 1303-1311” (un lavoro di oltre mille pagine pubblicato postumo nel 1995 per l’Erma di Bretschneider).
Lavorò come archivista in Santa Maria Maggiore a Roma, riorganizzando l’intero Archivio, dove rintracciò e tradusse antichi documenti inediti assai rilevanti per la storia e la topografia del territorio romano. Storico della Congregazione Societas Mariae, dei Padri Maristi, e biografo del loro fondatore, Jean Coste arrivò a Roma nel 1953 ad appena due anni dalla sua Ordinazione sacerdotale. Nell’autunno del 1956 scelse di svolgere la propria Opera pastorale nelle estreme periferie, approdando nelle borgate di Torre Angela, Tor Bella Monaca e Villaggio Breda. In questa sua missione, che si protrasse per oltre vent’anni, il religioso non si limitò soltanto alla cura delle anime, ma diede vita a una fervida attività culturale, fatta di spedizioni archeologiche domenicali in una periferia allora da tutti dimenticata, muovendo nei giovani che l’abitavano l’interesse per le ricerche storiche e l’archeologia. Formò così un gruppo di giovanissimi pionieri, con i quali effettuò scoperte archeologiche di rilievo, come ad esempio il ritrovamento dell’interessante cippo arcaico con l’iscrizione di un “divieto”, risalente alla fine del II secolo a.C.; oppure, l’iscrizione sepolcrale appartenente al mausoleo di Publio Valerio Prisco del II secolo d.C., trovati entrambi nella tenuta Due Torri, in località Giardinetti, e illustrati dal professor Attilio Degrassi negli Atti dell’Accademia dei Lincei.
Ricerche che negli anni portarono Jean Coste a pubblicare interessanti Studi – molto apprezzati in ambito Accademico – nonché alla realizzazione di un importante archivio personale ricco di carte topografiche, fotografie, schede di siti archeologici fino ad allora sconosciuti, diapositive, nonché ricerche realizzate su antichi documenti inediti da lui tradotti. Prezioso materiale che egli metteva a disposizione di storici, ricercatori, studenti e appassionati di storia locale.
L’intitolazione di questo Premio a padre Jean Coste è quindi un riconoscimento al suo straordinario lavoro di Ricerca e alla memoria di un grande Maestro; sacerdote umile e carismatico, che, oltre all’amore per la storia e l’archeologia, sapeva trasfondere nei suoi “allievi” rispetto verso gli altri e grande onestà intellettuale.
Info: romafuorilemura@gmail.com – tel. 347.0095208