Dopo mezzo secolo, le condizioni del cavalcavia ferroviario all’ingresso nord di Ladispoli preoccupano i cittadini di Felicia Caggianelli
E’ il ponte più importante di Ladispoli. Il cavalcavia dove ogni giorno transitano centinaia di veicoli, il collegamento tra la popolosa zona nord della città ed il centro. Un ponte che prossimamente, con l’apertura del nuovo centro commerciale nell’area dell’ex Campo sportivo, sarà ancora più trafficato. Ma è una struttura che preoccupa i cittadini di Ladispoli che si sono rivolti alla nostra redazione, chiedendo che l’inchiesta de L’Ortica si occupi anche di questo svincolo viario noto come ponte Augello. In memoria di un importante amministratore comunale degli anni novanta. La storia del ponte inizia attorno al 1971 quando il comune di Ladispoli, appena ottenuta l’autonomia da Cerveteri, chiese ed ottenne la costruzione del cavalcavia ferroviario in sostituzione del passaggio al livello che regolava l’ingresso delle auto in città. Erano altri tempi, Ladispoli aveva poche migliaia di abitanti, la circolazione veicolare praticamente inesistente. All’epoca il cavalcavia fu accolto come una grande opera, evitava agli automobilisti le lunghe code in attesa del passaggio dei treni, fu una struttura imponente e maestosa. E’ passato mezzo secolo, la città è profondamente mutata, vanta ora più di 45 mila residenti che in estate si triplicano. Conseguentemente è cambiato anche il traffico, attualmente ponte Augello sopporta una circolazione veicolare, compresi camion e pullman, molto intensa che sta lasciando il segno. Ad occhio nudo si vede come il selciato del cavalcavia sia martoriato e sconnesso, quando piove si aprono profonde buche, molto pericolose per le automobili e le motociclette. Palese la necessità di manutenzione della carreggiata la cui competenza sarebbe del comune di Ladispoli visto che anni or sono le Ferrovie dello Stato e la Provincia di Roma avrebbero dismesso la struttura a favore del municipio di piazza Falcone. La vicenda non è totalmente chiara, sembrerebbe infatti che la manutenzione ed i controlli della parte sottostante del ponte, ovvero i pilastri e le basi in cemento, in parte sarebbero ancora in carico alle Ferrovie dello Stato. Come si può comprendere, è una situazione da tenere costantemente sotto controllo, ormai dopo la tragedia di Genova i cittadini hanno il sacrosanto diritto a chiedere maggiore attenzione su tutte le strutture viarie disseminate lungo la penisola. Siamo certi che le autorità competenti effettueranno quanto prima un accurato controllo statico del ponte Augello. Provvedendo anche a riparare il precario manto stradale.