Contro i più forti la Lazio non fa giocare il più forte!

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di Gianni Palmieri

Spesso buon senso ed orgoglio non vanno d’accordo. Spesso l’overdose di se stessi, la pedissequa volontà di imporre una linea e l’illusione di essere i padroni del mondo producono solo disastri. E, per fortuna, in questo caso, un disastro solo sportivo. Una premessa è d’obbligo, chi scrive è da mezzo secolo tifoso della Lazio, dunque in grado di poter essere molto lucido nell’affrontare una questione che da seria sta diventando ridicola. Questa sera allo stadio Olimpico si gioca la finale della Super Coppa tra Juventus e Lazio, una gara sulla carta proibitiva per i bianco celesti che da anni perdono regolarmente tutte le partite di Campionato e Coppa Italia contro i bianconeri. Ebbene, cosa fa l’ineffabile dirigenza della Lazio? Obbliga il mister Inzaghi a non convocare Keita, ufficialmente per problemi muscolari che invece l’attaccante senegalese ha smentito di aver mai avuto. In pratica, contro la squadra che da sei anni domina il calcio italiano, la Lazio si permette il lusso di non far giocare l’atleta più forte che ha in organico, il fantasista in grado di vincere da solo una partita. Come ben ricorda la Roma sia nel derby di ritorno di Serie A, sia nella semifinale di Coppa Italia. E’ una scelta assurda, inaccettabile, ridicola e perfino autolesionista visto che togliere Keita dalla squadra significa andare incontro ad una sconfitta molto probabile. Sia chiaro, da tifoso della Lazio mi auguro che stasera si alzi la Super Coppa e si porti a casa un importante trofeo. Ma il cuore ragiona con la speranza, il buon senso ci dice che la Lazio così si fa male da sola. E soprattutto mette in scena l’ennesima farsa di una vicenda che si poteva gestire senza atteggiamenti da collegio e da punizioni. Se Keita vuole rimanere firmerà il rinnovo del contratto, altrimenti andrà a scadenza come accade in tutto il mondo. Mandare Keita dietro la lavagna è una scelta che il presidente Lotito si poteva davvero risparmiare. E dispiace che un tecnico serio e bravo come Inzaghi offra l’impressione di aver accettato di partecipare a questo teatro dell’assurdo. Anzi, dei burattini. Chi lo spiegherà stasera ai tifosi della Lazio che, contro la squadra più forte, la Lazio non fa giocare il suo atleta più forte?

Complimenti a tutti…