PIETRO TIDEI DENUNCIATO PER DISCRIMINAZIONE VERSO LE PERSONE DISABILI

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barriere architettoniche

La denuncia si è resa necessaria dopo oltre 10 anni di indifferenza nei confronti delle persone disabili e della redazione dei PEBA. Il giudice finalmente renderà accessibili la passeggiata a mare, le vie cittadine, i parcheggi e altre zone pubbliche. Dall’esperienza di Santa Marinella realizzato un documento che verrà presentato in tutti i Comuni d’Italia.

L’associazione Luca Coscioni, nella persona del Presidente nazionale avvocato Filomena Gallo,  e l’associato Daniele Renda hanno presentato formale denuncia per discriminazione verso persone con disabilità nei confronti del Sindaco Pietro Tidei, rappresentante protempore dell’amministrazione comunale, ai sensi della legge n° 67 del 01.03.2006. La prima udienza è stata fissata per il 22 aprile prossimo presso il Tribunale di Civitavecchia. Oggetto del ricorso è la mancata redazione dei Piani di Eliminazione per le Barriere Architettoniche ( PEBA ) e la mancata rimozione di alcune barriere nel territorio cittadino che non consentono il rispetto del diritto alle pari opportunità, all’uguaglianza dei cittadini e la libertà di circolazione.

Finalmente il PEBA, obbligatorio per legge ma ignorato dalla presente e dalla passata amministrazione, sarà realtà!

La vicenda a Santa Marinella è tristemente nota e si trascina ormai da quasi 10 anni. Nel lontano 2013 il Consiglio comunale approvava all’unanimità una mozione che impegnava Sindaco e Giunta alla repentina redazione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche. Nel successivo Piano Triennale delle Opere Pubbliche venivano stanziati ben € 200.000 per provvedere alla realizzazione del documento e procedere all’abbattimento di alcune barriere, ritenute più urgenti. Inoltre l’associazione mise a disposizione dell’amministrazione tutte le proprie competenze in materia per raggiungere nel modo migliore e in breve tempo l’obiettivo prefissato. Dopo questi primi successi, la somma stanziata fu sottratta dall’amministrazione e i soldi individuati furono utilizzati per altre iniziative ritenute più importanti. Nonostante i ripetuti appelli e le richieste mirati al rispetto della legge e dei cittadini con disabilità, l’amministrazione non ha più preso in considerazione l’ipotesi di garantire pari opportunità alle persone più fragili. Il 3 dicembre 2018, in occasione della giornata mondiale delle persone con disabilità, alla presenza dell’onorevole Laura Coccia ( PD ), di altri militanti della Luca Coscioni, del Consigliere comunale Lorenzo Casella, dell’assessore ai Servizi Sociali e del delegato alle pari opportunità, ribadendo la disponibilità a collaborare affinché si raggiungesse un risultato fondamentale per migliorare la qualità della vita in città, venne lanciato un ultimatum.

Oggi sono passati più di 3 anni e Santa Marinella continua a rimanere un museo all’aria aperta di barriere architettoniche!

Con il ricorso si chiede al Giudice di individuare il modo più rapido e sicuro per redigere una volta per tutte i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche ( obbligatori ormai dal lontano 1986 ). Inoltre si pretende l’immediata rimozione degli elementi che impediscono alle persone disabili l’accesso all’arenile antistante la passeggiata a mare, la circolazione nelle vie principali della città, l’utilizzo in sicurezza dei cavalcavia e degli incroci semaforici e dei parcheggi pubblici e di rendere universalmente accessibile altre zone di Santa Marinella.

Oltre all’azione legale nei confronti dell’Amministrazione, poi, partendo dall’atto approvato a Santa Marinella nel 2013 migliorato e aggiornato dallo stesso Daniele Renda ( che aveva contribuito alla redazione ), l’associazione Luca Coscioni ha presentato un analogo documento che sarà proposto nelle iniziative del Disability Pride a tutti i Comuni d’Italia ( il Pride sta svolgendo passeggiate inclusive in diverse località ).

La denuncia si è resa necessaria per l’indifferenza dimostrata in questi ultimi 10 anni da tutte le amministrazioni che si sono susseguite e in ultima dall’amministrazione Tidei. Si è tentato in tutti i modi e con tutti gli strumenti di arrivare allo stesso risultato attraverso il confronto, il dialogo e la collaborazione. Tutto è risultato inutile. Ora la parola passa al giudice e la sentenza considerando gli obblighi previsti dalle normative e i precedenti, sembra scontata. Santa Marinella finalmente farà un passo avanti per quanto riguarda il rispetto dei diritti civili delle persone più deboli. Riprendendo lo slogan che accompagnò la proposta nel 2013: “Abbattiamo le barriere, apriamo un varco alla civiltà!”