Picchiare chi non può difendersi

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È sempre più frequente nel 2018 trovarsi di fronte a situazioni orribili in cui anziani vengono picchiati e a chi picchia, chi non può difendersi.

Molte sono state nell’ultimo tempo, le cliniche sequestrate per essere definite “cliniche-lager”. Poniamo l’attenzione proprio all’umanità che viene a mancare in queste situazioni o che proprio, se vogliamo dirla tutta, non vi è proprio in queste circostanze.

Anziani maltrattati nelle cliniche di cura, bambini maltrattati negli asili, luoghi in cui, un essere umano dovrebbe essere più che tutelato ed in cui dovrebbe essere l’ultimo luogo di cui doversi preoccupare.

La domanda che sorge spontanea è: possibile che possano mettersi al servizio, lavoratori che si comportano in questa maniera? Ed è altrettanto possibile che si continui a far finta di niente di fronte a ciò?

Cibo scaduto dato in pasto agli anziani in una clinica calabrese, botte, pugni e schiaffi a bambini di 5 anni in un asilo nel Lazio, o altro ancora, sberle ad anziani di 80 anni e disabili senza forza per difendersi in Piemonte. Tutto questo che ancora oggi si verifica in Italia, e a cui nessuno pone un rimedio, porta veramente ad una vera e propria vergogna.

Stentiamo alcune volte a credere che vi siano persone che possano comportarsi in questa maniera. Persone che decidono di fare questo mestiere e non riescono a dare amore, ma tutt’altro, crudeltà ed empietà. Troviamo tutti molto assurdo come in luoghi in cui le persone anziane e disabili o bambini, dovrebbero sentirsi al sicuro, debbano avere invece paura e terrore.

Genitori che la mattina portano i propri figli a scuola e quando questi ultimi tornano a casa, siano provati ed impauriti da quelle perfide e meschine maestre.

Sono state raccolte testimonianze di genitori che hanno constatato sui piccoli corpi dei loro figli, lividi e percosse, segni di schiaffi e segni cianotici. Genitori delusi, genitori arrabbiati e allo stesso tempo sconfortati da quel che dovrebbe essere un luogo di serenità e sicurezza per i loro figli. Soprattutto per loro che la mattina si recano a lavoro, ma che invece, molto spesso è divenuto un vero e proprio inferno.

Ultimamente questo è avvenuto anche in alcune cliniche di cura per anziani. Terribile leggere le parole di alcune operatrici socio-sanitarie in servizio in una  casa di riposo :

“Respiri male? Noi l’ambulanza non la chiamiamo, tanto muori stasera… anzi, ora ci firmi un foglio e ci lasci la casa”.

A volte, venivano persino legati ai letti o alle loro sedie a rotelle quando disturbavano o si lamentavano semplicemente per i continui dolori causati dalle precarie condizioni fisiche.

Come ci si può non indignare di fronte ad una violenza gratuita che si sussegue sempre più frequentemente su anziani, bambini e malati?

Tutto questo diventa connivenza.

Sara De Santis