Si apprende che una nuova vertenza legale si sta per abbattere sul Comune di Santa Marinella.
Vertenza intentata innanzi al TAR ed al Tribunale Civile dalla società aggiudicataria della concessione dello Stabilimento comunale “Perla del Tirreno” che sostiene di dover avere in concessione la struttura per sei anni consecutivi avanzando, riserve sulla natura del contratto. Inoltre, con una lettera indirizzata al Comune lamenta un danno per l’emergenza Covid e gli investimenti fatti sulla infrastruttura dopo aver versato un canone di 240 mila euro, a fronte dei 268 mila oltre IVA che avrebbe dovuto.
Se andiamo ad esaminare parte degli atti rileviamo che l’aggiudicazione è avvenuta il 1° giugno, in data 14 luglio nella dichiarazione di efficacia dell’aggiudicazione (Determina n.207) si dichiara efficace l’aggiudicazione, dando accertata in entrata la somma di 268.200 euro. Successivamente, il 21 luglio, con l’avvio del provvedimento di revoca della concessione (Det. n. 218) si rileva che:
1) l’intervenuta efficacia dell’aggiudicazione è stata comunicata alla ditta il 9 luglio con la richiesta di tutta la documentazione, fra cui l’attestazione dell’avvenuto pagamento dell’intero importo;
2) con lettera del 14 luglio la ditta è stata convocata per la firma del contratto in data 17 luglio;
3) già dal 24 giugno essa era stata autorizzata all’installazione delle attrezzature ed all’esercizio della propria attività;
4) il 17 luglio la ditta non si è presentata a firmare il contratto, nè ha trasmesso tutta la documentazione richiesta.
Ora dalla consultazione dei documenti pubblicati sull’albo pretorio del Comune si verifica che l’ultimo documento disponibile è proprio la citata determina 218 di avvio del procedimento di revoca. Si dovrebbe dedurre (ma ovviamente è da accertare) che la firma del contratto (se è avvenuta) si è svolta tardivamente a stagione balneare ormai avanzata. Ne consegue che la società concessionaria ha utilizzato la struttura comunale per fare il suo business senza un regolare contratto per la gran parte della stagione.
C’è da osservare che, se sul piano amministrativo il procedimento possa sembrare regolare, proprio la tardività con cui è stato attuato ha messo il concessionario nelle migliori condizioni per creare (probabilmente in modo premeditato) il contenzioso in questione, avendo avuto modo comunque di svolgere la sua attività. D’altro canto c’è da chiedersi quale sprovveduto affitterebbe (o venderebbe) un proprio bene senza avere incassato il corrispettivo controvalore prima di immettere la controparte nel possesso del bene stesso?
Quindi ciò a cui assistiamo è cronaca annunciata da parte di un’amministrazione che dice di saperlo fare ma che in realtà procura solo danni alla città di Santa Marinella. Del resto, anche per la futura gestione dell’immobile, mentre fino a ieri l’unica alternativa possibile che veniva sbandierata era il project financing ora invece vengono anticipate dichiarazioni di gestione condivisa fra ditte locali e Santa Marinella Servizi. Analoghe dichiarazioni e cambio di rotta lo abbiamo visto in un articolo di due giorni prima in merito alla gestione dei parcheggi a pagamento, anch’essi oggetto di project, per i quali si vorrebbe invece ora dare un ruolo prioritario alla stessa Società comunale in house. Siamo quindi di fronte ad una “chiarezza” di idee che sin dall’inizio ha contraddistinto l’amministrazione Tidei e che si è estrinsecata con proclami dubbi, avventati, non sorretti da una reale analisi di fattibilità e di costo/efficacia ponendo di fatto un pesante macigno sulla credibilità stessa con cui essa sta procedendo a già due anni pieni di mandato compiuto.