“Perchè i cittadini non sono stati avvisati dell’annullamento del convegno sulle Foibe?”

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Riceviamo e pubblichiamo.La situazione di Cerveteri è ormai tra il ridicolo ed il tragico, grazie a un’amministrazione a dir poco discutibile se non deleteria quando presente, altrimenti il nulla.  Andiamo per punti sebbene in ordine sparso: Innanzitutto lo scandalo del mancato, anzi annullato, convegno dedicato ai martiri delle Foibe, previsto per ieri pomeriggio, senza aver emesso nessun comunicato che avvisasse per tempo i convenuti che si sono ritrovati ignari, all’esterno del luogo designato, ad attendere qualcosa che non ci sarebbe stato. Almeno il rispetto per le persone e i cittadini sarebbe un obbligo minimo!

Certo, ben comprendiamo che il nostro amato sindaco sia troppo impegnato in altre attività per ricordarsi di avvisare in qualunque modo le persone interessate… Ben capiamo anche che un altro degli organizzatori sia convalescente, ma ciò non toglie che oggi, nel XXI secolo sia possibile dare comunicazione alla cittadinanza in tempo reale con una pluralità di mezzi. Basterebbe volerlo!
Passiamo oltre. La cittadina versa in uno stato che con un delicato eufemismo definiremo pietoso, diventata com’è un cimitero per il commercio, con una decina di negozi rimasti aperti, con il vuoto assoluto e agghiacciante per tutto ciò che riguarda i giovani, desolazione alla quale fa da controcanto la devastazione delle strade con buche simili a voragini che potrebbero contenere ancora giapponesi dispersi dall’ultima guerra o almeno un paio di battaglioni dell’Armata Rossa. Soltanto durante la campagna elettorale alcune strade sono state riasfaltate grazie all’intervento di una società telefonica, seppur di breve durata.
Così tra tutte queste “varie ed eventuali” il nostro sindaco procede, navigando a vista in un mare di nebbia, senza avere né vele né vento favorevole perché primo vi timone e quindi, a lui, il nostro consiglio amichevole quanto sentito, di dimettersi al più presto in modo così almeno da evitare un poderoso naufragio sugli scogli di una sua prossima candidatura, e soprattutto far grazia a Cerveteri e ai suoi abitanti di un disastro annunciato e mai riconosciuto, lasciando che sia qualcun altro che abbia a cuore il bene della città, lo starne alla guida.
Candida Pittoritto 
Civiltà Italiana