PERCHÉ È MEGLIO BERE IL LATTE VEGETALE

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latte vegetale

MOLTI CONSIGLIANO DI PASSARE DAL LATTE “ANIMALE” A QUELLO “VEGETALE. È LA SCELTA GIUSTA?

di Alfonso Lustrino

QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA LATTE ANIMALE E LATTE VEGETALE?
Il latte di mucca presenta proteine ad alto valore biologico, ovvero gli amminoacidi che l’essere umano non può produrre. Le bevande prodotte da cereali ne contengono invece molto meno. Un discorso simile va fatto per i grassi e il colesterolo, elemento fondamentale in fase di crescita per la produzione di ormoni: sono molto presenti nel latte animale e poco in quelli vegetali, ad eccezione di quello di cocco. Riguardo a vitamine e zuccheri le bevande vegetali ne hanno un livello basso, ad eccezione di quelli a base di riso e avena, naturalmente dolci. Un punto di forza dei “latti vegetali” è la digeribilità, questo perché un latte vegetale contiene più acqua, proteine meno complesse e zuccheri in forma semplice. Le bevande vegetali più vendute sono a base di soia, riso, avena e mandorla, si trovano però anche prodotti ottenuti da cocco, noci, nocciole, quinoa e altri vegetali, oppure miscele. Bisogna dire che ci sono notevoli differenze fra i vari tipi di latti vegetali, in base alla materia prima vegetale da cui sono ricavate. Le bevande a base di riso sono più ricche in carboidrati, mentre quelle ricavate da soia e mandorla sono le più scarse in termini di carboidrati, ma hanno il contenuto più alto di grassi. Le più ricche di proteine sono quelle a base di soia, mentre il sale è sempre molto scarso in tutte le tipologie.

IL LATTE ANIMALE E’ INDISPENSABILE ALL’ORGANISMO?
Il latte è un alimento ideale per la prima fase di crescita dei cuccioli di mammifero perché è completo e bilanciato. Gli animali adulti in genere non lo consumano, anche se noi umani lo facciamo da circa 8-10.000 anni. In realtà con la crescita, a partire dai 3-5 anni, si assiste ad una progressiva riduzione dell’attività dell’enzima lattasi, fino al 90-95% (l’enzima che serve a digerire correttamente il lattosio contenuto nel latte), motivo per cui esistono le intolleranze al lattosio. Va detto anche che c’è un’enorme differenza tra il latte di una volta e in latte di oggi, prevalentemente industriale. Una mucca che mangia erba selvatica produrrà un latte con molte sostanze utili (tra le quali l’omega 3), a differenza del latte proveniente da allevamenti intensivi (quindi non biologico). Molti bevono il latte animale alla ricerca di vitamina D. In realtà la principale fonte di vitamina D è gratis: il sole! L’esposizione al sole di circa 15 / 20 minuti al giorno, con almeno il 40 per cento della pelle esposta, è normalmente sufficiente per ottimizzare naturalmente il livello di vit. D. Riportiamo, inoltre, le parole del famoso epidimediologo Franco Berrino: “Non c’è nessuno studio che abbia dimostrato in modo chiaro che mangiare latte e formaggi ci protegge dalle fratture ossee. Anzi, ci sono addirittura dei sospetti contrari.”

IL PARERE DELL’ESPERTO
Enzo Spisni, docente di fisiologia della nutrizione all’Università di Bologna afferma: “Considerando che in media la nostra dieta contiene troppi grassi e troppe proteine di origine animale, il latte non deve essere considerato un alimento indispensabile. D’altra parte contiene minerali come calcio, fosforo e iodio e vitamine interessanti, che mancano nelle bevande vegetali, a meno che non siano aggiunte (ad esempio tramite alghe). Le bevande vegetali sono sostituti del latte se consideriamo l’abitudine di consumo (prevalentemente a colazione), ma si tratta di alimenti completamente diversi. Bisogna però fare molta attenzione all’elenco degli ingredienti, che deve essere il più semplice possibile. In alcuni casi infatti vengono aggiunti zuccheri e additivi.”

CHE IMPATTO AMBIENTALE HANNO?
L’allevamento del bovino da latte è spesso associato a pratiche intensive che sono a loro volta associate ad un concetto di maggiore pressione ambientale in termini di consumo di risorse naturali e rilascio di inquinanti. In sintesi: Emissioni di gas serra: il latte di mucca causa emissioni triple rispetto ai latti vegetali; consumo di territorio: per la produzione di latte vaccino è 9 volte superiore.

CONCLUSIONI
Il latte animale è indispensabile per i primi 3 anni di vita, utile fino agli 8 e non necessario per gli adulti. Il latte vegetale del latte ha solo il colore e ha caratteristiche diverse da quello animale. Per questo motivo, non deve essere sostituito nella dieta dei bambini, mentre può essere ottimo per persone adulte che vogliono evitare lattosio e colesterolo. In definitiva passando alla bevande vegetali ne beneficeranno sia l’organismo e che l’ambiente. Evidentemente sempre un occhio all’etichetta: non ci devono essere zuccheri aggiunti, le percentuali di materia prima non devono essere irrisorie (altrimenti si beve praticamente acqua), non ci devono essere additivi chimici, aromi chimici, edulcoranti, per il latte di soia meglio preferire quello con soia non OGM. In definitiva latte vegetale sì, ma meglio biologico.