Per il Ladispoli una meritata salvezza, strappata con le unghie e con i denti

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di Gianni Palmieri

Un piccolo grande miracolo calcistico. E’ quello compiuto dall’Unione sportiva Ladispoli che ha ottenuto la salvezza diretta in Serie D, evitando la lotteria dei play out. Una squadra che all’inizio dell’anno in molti davano già per retrocessa, complici anche una serie di scandalosi arbitraggi che avevano spinto i rossoblu sul fondo della classifica. Ma l’ambiente si è compattato, lo spogliatoio si è cementato, la città si è stretta attorno alla squadra, stampa ed istituzioni comunali hanno fatto muro per tutelare un club che stava pagando a caro prezzo la mancanza di “sponsor” nelle stanze dei bottoni della Lega Nazionale Dilettanti. E’ così iniziata una rincorsa mozzafiato, ogni gara è diventata una battaglia, per fortuna le concorrenti dirette non hanno mai dato l’impressione di poter allungare il passo, improvvisamente gli spareggi non sono più apparsi come una realtà inevitabile. Punto dopo punto, il Ladispoli si è avvicinato alla zona salvezza, ha vinto gare decisive contro Torres, Albalonga ed Anzio, ha perso match per clamorosi errori arbitrali come in casa con l’Ostia Mare o per mera sfortuna come contro il Cassino. Si è così arrivati all’ultima giornata del Girone G della Serie D che è stata la sintesi della tribolata ma felice stagione del club del presidente Paris. Ieri contro l’Anagni, nello scontro decisivo per la salvezza, è accaduto di tutto. Partita iniziata con 15 minuti di ritardo per garantire la contemporaneità con i match delle altre squadra impegnate nella retrocessione (anche se qualcuno dovrebbe spiegarci perchè il Budoni è stato fatto giocare il sabato contro il Calcio Flaminia). Poi un violento temporale che ha flagellato calciatori e pubblico per tutto il primo tempo di una vera battaglia tra le pozzanghere. La notizia alla fine del primo tempo che l’Ostia Mare, rivale diretta per la permanenza in Serie D, stava perdendo 1-0 in casa col Monterosi.

torna il sole sul campo Sale

E poi dalla pioggia scrosciante al sole, tiepidi raggi mentre il Ladispoli combatteva contro l’Anagni in una partita tutt’altro che bella, ma molto intensa. Arriva la notizia del raddoppio del Monterosi, ora al Ladispoli sarebbe sufficiente il pareggio 0-0 per centrare la salvezza. E poi la paura, il calcio di rigore sbagliato da bomber Cardella nel finale, il terrore di subire il goal della beffa, la disperazione dell’Anagni che prende d’assalto la porta rossoblu. E poi questo arbitro che concede 4 minuti di recupero e non fischia mai la fine. Ed ecco il tripudio, esplode lo stadio Angelo Sale dove 300 tifosi hanno spinto i rossoblu alla salvezza nonostante il nubifragio. Ed in campo urla, gioia, pianto. La festa di una squadra che non ha mai mollato, che ha reagito perfino a 23 calci di rigore avuti contro, che ha compiuto un’impresa eccezionale acciuffando la salvezza diretta, regalando alla città di Ladispoli un altro anno nel prestigioso campionato di Serie D.

Ora è il momento di festeggiare e celebrare questo gruppo di uomini veri. Elogiando anche il tecnico Carlo Cotroneo che ha saputo condurre in porto una navicella che a dicembre sembrava andare alla deriva. Un pensiero anche all’ex allenatore Pietro Bosco che ha condotto il Ladispoli nella prima parte della stagione con impegno ed abnegazione. Da domani, però, sarà tempo di pianificare la prossima stagione, i dirigenti rossoblu hanno tre mesi per allestire una squadra competitiva, quest’anno la retrocessione è stata evitata sia per la bravura dei giocatori, sia per una serie di situazioni favorevoli come il cammino a corrente alternata delle avversarie. Il Ladispoli, oltre a puntare sui tantissimi giovani di talento che ha in organico, ha bisogno di giocatori di esperienza in mezzo al campo. Gare da battaglia come sono state ad esempio Lanusei, Castiadas e Cassino non si sarebbero probabilmente perdute se ci fossero stati elementi di grande spessore, capaci di fare la voce grossa con arbitro ed avversari. Alla società si chiede uno sforzo economico per evitare un’altra stagione di grande sofferenza sul fondo della classifica. Oltretutto, appare probabile che bomber Federico Cardella possa essere ingaggiato da club professionistici, con gli introiti della cessione dell’attaccante si potrebbe rafforzare l’organico. Tempo per lavorare ne esiste a sufficiente, siamo certi che il presidente Paris e tutta la dirigenza avranno fatto tesoro delle tribolazioni della stagione appena conclusa. Il Ladispoli è salvo, tutti insieme abbiamo difeso con le unghie e con i denti la Serie D, un patrimonio non solo sportivo di tutta la città. Grazie ragazzi per questa impresa!