PD LADISPOLI: SIAMO ALLE COMICHE

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IL PD APRE UN CONFRONTO SERIO SUL SOCIALE E L’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI DI LADISPOLI SCAMBIA LUCCIOLE PER LANTERNE.

E’ di circa un mese fa un comunicato della Regione Lazio che stanzia per i distretti socio-sanitari 112 milioni, volti a potenziare tutti i servizi per le categorie svantaggiate (disabili, minori anziani, povertà etc). Oggi l’Assessore regionale Troncarelli interviene confermando aumenti dello stanziamento annuale (per il nostro distretto circa 100.000 euro in più). Siamo soliti lamentarci che i soldi non ci sono….questa volta sembra non sia così.  Ma la Troncarelli va oltre e dettaglia anche gli interventi svolti. 

Non tutti sanno che da quasi 20 anni, non da ieri, la Regione ha individuato il distretto, non il singolo comune, come destinatario delle risorse per il welfare, anzi i servizi sociali tutti devono essere gestiti dal distretto. Il nostro distretto è composto da due soli comuni Ladispoli e Cerveteri: l’organo decisionale (comitato istituzionale) è composto al 50% per ciascuno dai due comuni: in concreto i due sindaci o i loro delegati devono collaborare in maniera paritaria, se vogliono utilizzare i fondi e se vogliono rispondere ai bisogni della popolazione più fragile. Oltre al Comitato Istituzionale la Regione ha chiesto ai distretti di istituire ”l’ufficio di Piano” come organo tecnico/amministrativo, anch’esso dovrebbe essere composto parimenti da personale messo a disposizione dai due comuni.

Le procedure amministrative per l’affidamento dei servizi, decise da ambedue i comuni, sono a carico del comune capofila. La Regione Lazio nel 2011 con la legge n.11 ha sancito un nuovo sistema di interventi e servizi sociali e da allora chiede ai distretti un salto di qualità, in accordo con la ASL, in particolare con distretto sanitario. Come definire le priorità rispetto ai tanti bisogni emergenti nei territori?  Bisogna ascoltare chi lavora nel settore, chi vive i problemi, le associazioni, le organizzazioni sindacali, le parrocchie…In che modo? Attraverso tavoli di lavoro. I servizi poi affidati a terzi vanno monitorati, valutati, va compreso se riescono a soddisfare i bisogni dell’utenza per i quali sono stati creati. Per fare ciò bisogna avere personale sufficiente e competente. A che punto siamo qui da noi? Sappiamo che ci sono difficoltà: alcuni servizi si sono fermati e utenti e lavoratori a casa, parte dei fondi non utilizzati, personale scarso. Non ci interessa la polemica né lo scarico di responsabilità, preso atto che da sempre la responsabilità è divisa tra due soli comuni al 50%. 

Vogliamo capire se si sta facendo di tutto per superare l’impasse:

  • L’ufficio di piano funziona a pieno ritmo? Ha risorse umane adeguate (almeno 4/5)? Ci risulta di no. Va subito rafforzato;
  • Si sta provvedendo a rinnovare il bando per il programmatore (bando scaduto a dicembre) che pure ci risulta avesse fatto un ottimo di lavoro nel reperimento di risorse aggiuntive?
  • Il concorso per l’assunzione di due assistenti sociali part time a Ladispoli a che punto è? Di assistenti sociali ce ne dovrebbe essere almeno 4, oggi ci risulta che non ci sia nessuno.
  • Il distretto sanitario collabora e come? I servizi socio-sanitari territoriali (consultori, csm, tsmree) sono tutti in affanno per scarsità di personale; è previsto il loro rafforzamento?
  • A Cerveteri il nuovo dirigente ha competenze nell’ambito sociale? 

Le politiche sociali si occupano di persone i cui bisogni sono fondamentali  a volte per la loro sopravvivenza, le famiglie con problemi hanno bisogno di punti di riferimento stabili, gli sportelli (come quello di contrasto alla violenza di genere) hanno bisogno di continuità.

Quando il Comune capofila era Ladispoli, i servizi non si sono mai interrotti. Questo è un settore in cui non ci interessa la polemica politica: ci interessa che i problemi si risolvano. Ma per fare ciò i due comuni devono operare in sintonia….come un “tutt’uno”…. Qualcuno in questi mesi ha rilanciato l’opportunità di unire i due comuni … beh nel sociale per legge sono già uniti. Serve in tal senso la consapevolezza degli amministratori.

Circolo PD LADISPOLI