Il dado è tratto: Alessio Pascucci concorrerà alle prossime elezioni di Ladispoli. Come ampiamente anticipato settimane fa da L’Ortica, il primo cittadino di Cerveteri cerca gloria proprio nella città rivale, e comunque manterrà alta, anzi altissima l’attenzione nella sua etruria. È pronto a calare l’asso pigliatutto semmai dovesse riuscire nell’intento di prolungare l’egemonia con Italia in Comune, il suo partito.
La mossa ladispolana di Pascucci ha messo con le spalle al muro il Pd locale, indeciso come non mai nel proporre un candidato. Doveva essere domenica scorsa il giorno “x”, e invece la decisione dei dem era slittata ancora. Federico Ascani, consigliere comunale e metropolitano, ha rinunciato a concorrere da sindaco, perciò porte spalancate a Silvia Marongiu, segretaria del partito. Il sogno di un centrosinistra compatto nella sfida al centrodestra guidato dall’attuale sindaco, Alessandro Grando (molto più chiara la situazione qui, tranne il caso Fdi), è una strada a questo punto difficilmente percorribile. Forse l’unità si raggiungerebbe solo in un eventuale ballottaggio. Discorsi prematuri, ovvio. Intanto però Pascucci gioca d’anticipo presentandosi con ben otto liste: Italia in Comune, Azione, Ladispoli Città, Psi, Italia Viva, Ladispoli Attiva, Uniti possiamo Ladispoli, Ladispoli dei Valori. Le otto “sorelle” hanno inviato una ufficiale a scanso di equivoci. Poi bisognerà capire se tutte e otto avranno la forza e i numeri per potersi autenticare alla tornata amministrativa. «Al momento è un progetto con otto forze – annuncia Pascucci – ma può allargarsi ancora. Credo sia intelligente ragionare insieme, anche con altre forze progressiste e moderate, che a Ladispoli hanno sempre dimostrato di avere serietà. Anche con il Pd che comunque avrebbe tutti i titoli per decidere i vari passaggi da compiere. La volontà è quella di cambiare il modo di fare politica, più aderente al nostro momento storico. I cittadini devono essere i protagonisti e bisogna rinnovare la classe dirigente. Qui a Ladispoli svolsi il mio primo incarico da segretario nella lista Ladispoli futura».
Tramontata l’ipotesa Crescenzo Paliotta, per tre volte sindaco di Ladispoli. E poi la soluzione Marongiu avvicinerebbe i Cinque Stelle, da sempre propensi a sorreggere una donna. Al momento i grillini pare non abbiano la forza per competere con un proprio candidato. La sensazione è che il centrosinistra sia più frammentato del solito.
Si voterà anche a Cerveteri, e l’uscita di scena di Pascucci, apre scenari differenti. Intanto Giuseppe Zito ha pubblicamente annunciato la sua candidatura a segretario Pd, traghettato finora dal commissario Marco Pierini, che a Ladispoli riveste il ruolo di consigliere comunale ma che si era dimesso quest’anno dal partito. A questo punto Zito, anche perché il ruolo da segretario gli darebbe lo “status”, potrebbe essere il candidato naturale per le elezioni 2022. «La disponibilità potrei anche darla sin da ora – risponde – ma siamo ai blocchi di partenza. Prima è opportuno creare un Pd forte e incivilivo nei programmi e nell’apertura ad altre realtà. Logico sia un personaggio divisorio, ero uscito di scena dall’attuale Giunta. Però in futuro le questioni potrebbero essere appianate e si valuterà».