Pascucci, Orsomando e De Angelis a confronto

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Cerveteri, il giallo dei nove milioni di Euro

Era stata immediata la convocazione di una question time finalizzata  alla risposta alle interrogazioni fatte dai due Consiglieri di opposizione Aldo De Angelis e Salvatore Orsomando, subito dopo che gli stessi avevano prodotto una denuncia al Sindaco Pascucci  per omissioni di atti di ufficio per aver abbandonato l’ultimo Consiglio Comunale per un impegno ritenuto pretestuoso ma che nei fatti ha impedito che si potesse rispondere alle interrogazioni.

Question time. Il Sindaco Pascucci era collegato con l’aula del Granarone dove erano presenti gli interroganti e qualche consigliere oltre naturalmente il Presidente del Consiglio Carmelo Travaglia. In videoconferenza  e col piglio del mattatore, invece di rispondere a quesiti ben precisi posti sulla questione Ostilia e sui nove milioni di Euro che non si trovavano, oltre alle ormai abituali offese dirette ai due interroganti sottolineando la loro a suo giudizio, incapacità politica non tralasciando denigratori apprezzamenti circa il loro quoziente intellettivo, si mise a parlare in toni trionfalistici di ciò che ha fatto da quando è diventato sindaco, cose mai fatte da altri: Propaganda.

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Non si fa attendere la reazione di Salvatore Orsomando che lo definisce come il peggior sindaco che abbia amministrato la città di Cerveteri ed esce stizzito dall’aula. Primo schiaffo, lasciato a confrontarsi con la sua arroganza ma arriva anche il secondo che arriva quando De Angelis esprime la sua insoddisfazione alla risposta, sopratutto quando sottolinea, il sindaco ha ammesso di essersi recato con un consigliere di maggioranza, senza titolo, a proporre un accordo ai liquidatori fallimentari del gruppo Bonifaci. Accordo atto a creare una forma di compensazione con la cessione di aree che avrebbe così impedito l’accrescimento del debito dell’Ostilia, società del gruppo, accumulato nei confronti del comune di Cerveteri per i lavori eseguiti in danno.

Il riferimento è alla famosa convenzione del ’91 priva ora anche della copertura fideiussoria e quindi nulla. La propaganda tenta di far passare per interesse dei cittadini dei costi sostenuti da loro due volte in quanto è palese che il lottizzatore deve pagare i lavori eseguiti per suo conto nonché gli oneri dell’urbanizzazione primaria. La ciliegina sulla torta è quando afferma che il comune non ha mai ricevuto la notifica relativa all’ammissione al concordato preventivo dei nove milioni di euro che il tribunale ha fatto certificare con una CTU da un tecnico di sua fiducia. Ma quanto sono distratti.

Toni Moretti