Partiti i lavori nella scuola di Borgo San Martino

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Già entro marzo i piccoli dell’istituto potrebbero tornare nelle loro classi. Si chiude definitivamente invece il sipario sul plesso di Casetta Mattei che ha registrato solo 3 iscrizioni e il prossimo anno chiuderà. 

Cantiere avviato nella scuola materna di Borgo San Martino. A Cerveteri i piccoli potrebbero presto tornare nelle loro classi dopo aver frequentato le lezioni nella palestra e nei corridoi per circa 3 mesi per via delle infiltrazioni d’acqua piovana ma soprattutto per colpa di un trave improvvisamente piegata. Un parziale cedimento strutturale che aveva spinto comunque il dirigente scolastico, Riccardo Agresti, a chiudere le aule e trasferire i bimbi in altri spazi all’interno di un edificio già poco capiente. Con conseguente blocco delle attività ginniche e polemiche dei genitori. La novità è che gli operai hanno già messo in sicurezza il controsoffitto ed impermeabilizzato il tetto di uno dei due locali in questione onde evitare nuovi allagamenti. Resta soltanto in sospeso l’intervento nella seconda classe che riguarderà il ripristino del travetto. Dopo una breve interruzione del cantiere, causata da un ritardo nella fornitura di alcuni materiali, dalle prossime ore si tornerà a lavorare a pieno ritmo. I tecnici effettueranno il collaudo definitivo – come confermato dalla stessa dirigenza – prima della consegna delle classi da parte dell’amministrazione comunale cerveterana che potrebbe già avvenire entro un paio di settimane. Si è rivelato un anno complicato per l’istituto Don Milani di San Martino. Sin dai primi giorni, nella sede a fianco, i genitori avevano protestato per la presenza di topi e gechi. La situazione ora è tornata alla normalità. Sul fronte Don Milani invece tiene banco anche la vicenda di Casetta Mattei. Per il prossimo anno sono stati soltanto tre gli iscritti e, come già anticipato dallo stesso preside Agresti, la scuola elementare il prossimo anno resterà chiusa. Era un punto di riferimento per una sessantina di famiglie. “Ci abbiamo provato fino alla fine – ha ammesso il dirigente – ma non potevamo sostenere più quei costi. I bambini verranno trasferiti nella sede centrale di Valcanneto”.