Bonus ai cittadini, eco-compattatori e spazzini di quartiere: l’azienda Tekneko si occuperà dei servizi per i prossimi 7 anni.
La montagna ha partorito il topolino. Entro due mesi al massimo, in teoria già dal primo gennaio del 2020 (salvo clamorosi intoppi), saranno in azione i netturbini della nuova ditta che a Ladispoli si prenderà carico del servizio della nettezza urbana per i prossimi sette anni. Dalla stanza dei bottoni di Palazzo Falcone sono pronti a giurare che avverrà una sorta di rivoluzione nella gestione dei rifiuti in città.
Il cambio di testimone dalla “Massimi Aurelio e Figli” alla “Tekneko Sistemi Ecologici” si è materializzato l’altro giorno all’apertura delle buste relative al bando di gara. La Tekneko opera tuttora nel comune di Bracciano (in precedenza aveva ricevuto l’incarico anche a Cerveteri) ed è arrivata prima classificata nella graduatoria stilata da Città Metropolitana di Roma Capitale tra le sette società in lista (Massimi, Ciclat Soc. Coop., Rti De Vizia, Rti Genesu-Paoletti, Si Eco, Tecnoservice le altre 6 concorrenti). Inutili i ricorsi presentati al Tar dalla Massimi prima opponendosi alla nuova progettazione del servizio e poi all’iter della gara.
Le novità. Per l’amministrazione comunale di centrodestra il bando si baserà su importanti cambiamenti nell’impostazione dell’intero settore dei rifiuti. Intanto una sostanziale modifica, come anticipato già negli scorsi mesi, riguarderà i bonus della raccolta differenziata. “Gli introiti derivanti dalla vendita delle frazioni valorizzabili del rifiuto saranno finalmente a beneficio dei cittadini e potranno essere utilizzati magari per abbassare la Tari. La spesa relativa l’appalto precedente viaggiava a 5,5 milioni di euro annui, la nuova offerta prevede un costo più basso”, fa una prima previsione Carmelo Augello, il consigliere comunale e delegato alla Nettezza Urbana di Ladispoli.
La Giunta comunale parla anche di un rafforzamento di alcuni servizi sui quali i residenti da mesi si battono per ottenere dei miglioramenti sostanziali. Nell’offerta presentata sono diversi i nodi focali. E’ previsto ad esempio il reinserimento di una storica figura come lo spazzino di “quartiere” con l’introduzione di passaggi manuali della pulizia su strade e marciapiedi nelle vie del centro e sul lungomare centrale e non. In città saranno installati eco-compattori per incentivare residenti e turisti a differenziare di più plastica e alluminio. Nei nuovi mastelli molto probabilmente saranno inseriti dei microchip per tracciare il conferimento dell’indifferenziata andando a premiare, gradualmente, chi ne conferisce minor quantità.
Tante altre novità per gli abitanti. A cominciare dal ritiro gratuito a domicilio (perciò a chiamata) degli sfalci d’erba e dei rifiuti ingombranti. Il nuovo appalto prevede anche calendari differenti per le utenze non domestiche e per il periodo annuale. “E’ impensabile che su una località di mare come la nostra la programmazione sia identica in inverno e in estate”, è quanto ha dichiarato il delegato Carmelo Augello.
Il personale. Resta da capire invece il futuro degli attuali netturbini che temono colpi di forbice sul loro conto anche se l’amministrazione comunale ha più volte rassicurato sostenendo che non ci sarà nessun taglio per i lavoratori. Sull’organico naturalmente si vedrà tutto nelle prossime settimane. Da approfondire anche il discorso della raccolta
differenziata. Quest’anno gli utenti delle campagne e delle zone periferiche hanno ricevuto uno sconto pari al 50% sulla bolletta in cambio però di passaggi ridotti sul ritiro di umido, vetro, plastica e carta. Un provvedimento che ha riguardato migliaia di cittadini delle case sparse, ossia frazioni Olmetto, Boietto e Monteroni. Gli abitanti in sostanza hanno detto “sì” allo stop del conferimento di umido in modo da ottenere un taglio netto sulla bolletta pari alla metà dell’importo ma nello stesso tempo si sono abituati ad un ritiro solo quindicinale dei rifiuti, e non più settimanale. Insomma più disagi però anche meno spese.
I primi dubbi. L’opposizione al momento resta scettica. “L’affidamento del servizio alla ditta Tekneko Sistemi Ecologici è sicuramente l’avvio di una nuova fase. Le criticità in ordine al nuovo appalto le avevamo già espresse in sede di consiglio comunale. Aspettiamo
di poter acquisire l’offerta tecnica e gli atti di gara per una valutazione completa sul servizio e sull’effettivo costo dell’appalto. Ringrazio la Massimi per il lavoro svolto in questi anni con responsabilità e impegno”, è il commento di Giuseppe Loddo, consigliere comunale di minoranza.
Lotta al degrado. Ciò che resterà invariato è il controllo sugli incivili. Finora le pressanti e continue task force messe in atto dalla polizia locale e dai volontari delle guardie ambientali, con l’aiuto anche delle foto trappola, hanno portato a risultati inaspettati
con centinaia e centinaia di contravvenzioni inflitte in pochi mesi a residenti e cittadini di altri comuni in trasferta a Ladispoli per disfarsi dei rispettivi sacchetti della spazzatura. Sanzione più denuncia penale invece per chi aveva abbandonato in strada materiali ingombranti, suppellettili, calcinacci e amianto formando delle vere e proprie discariche
a cielo aperto soprattutto nelle frazioni periferiche come Monteroni e Boietto. Quel che è sicuro è che comunque i ladispolani si aspettano un netto miglioramento dopo un’estate problematica dal punto di vista igienico. Che non è sempre solo colpa degli sporcaccioni ma anche di un sistema a volte poco efficace.