Parola al cittadino: “Quando i ragazzi fanno da soli…”

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campo sportivo

La lettera di un nonno di Ladispoli che sente l’esigenza di condividere una piacevole esperienza di vita.
“LITORALE SUMMER CUP”.

“Quando i ragazzi fanno da soli…
Sono il nonno di Thomas, uno dei tanti ragazzi di Ladispoli che, in estate, dopo la chiusura delle scuole, si trovano a dover gestire il molto tempo libero senza punti di riferimento. C’è chi va al mare, chi passa ore interminabili davanti a un bigliardino, chi passeggia senza meta su e giù per il Viale, chi dorme per ore interminabili e chi, purtroppo, si lascia andare a gesti di vandalismo per noia, per insoddisfazione o perché abbandonati a loro stessi perché, chi si dovrebbe prendere cura di loro, è impegnato in tutt’altre faccende per cui la vita dei propri figli passa in secondo ordine.

Neanche le istituzioni, oltre a “regalare” tre mesi di vacanza a questi ragazzi, pensano a dare loro qualcosa che possa stimolarli ad impiegare tutto questo tempo in qualche attività che stimoli il loro interesse per una crescita sana.

Ebbene Thomas è uno di questi ragazzi. Ha 14 anni e come molti della sua età (difficile età), stanco della banalità delle solite cose, stanco di trascorrere interminabili ore davanti ai videogiochi, stanco della solita e inconcludente routine delle solite cose ha cercato dentro se stesso e ha scoperto che la sua passione per il mondo del calcio poteva dargli l’opportunità di creare qualcosa.

In pochi giorni, tramite la sua dimestichezza con il mondo dei social, ha organizzato un torneo di calcio a 8 giocatori, coinvolgendo oltre 150 ragazzi (dai 14 ai 17 anni) del Litorale nord di Roma così da formare un torneo a 16 squadre. A tutto questo è stato dato un nome: “LITORALE SUMMER CUP” con tanto di logo e grafica che pubblicizza il torneo in rete. Non avendo mezzi finanziari propri a disposizione, e non avendo tutto questo nessun fine di lucro, ogni ragazzo partecipante contribuisce con una piccola quota di iscrizione (10 euro) al torneo e 2 euro ogni partita per coprire le spese di affitto dei campi da gioco. Inoltre Thomas, coadiuvato saltuariamente da due suoi amici, ha cercato tra le attività commerciali di Ladispoli degli “Sponsor” che con la loro partecipazione potessero aiutarlo a creare un montepremi da assegnare alla squadra prima classificata del torneo.

Tutto questo per poter cercare di contribuire a creare quella sana competitività e ripagare i vincitori del torneo delle piccole spese che hanno sostenuto oltre alla soddisfazione morale. Molti commercianti, avendo percepito che dietro tutto questo c’era un mondo sano che chiedeva a loro un piccolo aiuto, hanno contribuito secondo le proprie possibilità. Sono stati poi “ripagati” con la pubblicità delle loro attività o con striscioni sul campo da gioco, con pubblicazione del loro logo sul sito internet del torneo o con la pubblicità sulle magliette dei giocatori. Certo, naturalmente non tutto è stato così semplice, qualche porta “sbattuta in faccia” c’è anche stata. Fanno male ma aiutano a crescere.

Il Torneo, ora in piena attività, terminerà a metà settembre e spero che molti altri aderiranno così che la soddisfazione per questi ragazzi sia piena. Io ho 75 anni e ripensando alla mia adolescenza penso che mai avrei potuto essere in grado di fare una cosa simile.

BRAVI, BRAVI ragazzi!!! Dietro tutto questo ruota un mondo che noi adulti forse non sappiamo apprezzare. Un mondo di ragazzi che, in mancanza di punti di riferimento che la società non sa offrire, danno loro a noi l’esempio e fanno da soli. “