PARCO DELL’IMMACOLATA A S.SEVERA: COSA PUO’ FARE IL COMUNE

0
891
dimissioni Tidei

Come Comitato “2 ottobre” torniamo sull’argomento per spiegare che le affermazioni del sindaco non sono completamente vere.

Nell’articolo di Federico Marconi sulla vendita del Parco dell’Immacolata, pubblicato sul quotidiano “Domani” il 3 di novembre, è riportato un virgolettato con le parole del Sindaco Tidei, il quale afferma che il Comune non può porre alcun vincolo nell’area del Parco in quanto il piano regolatore del 1971 permette la sua conversione in villette.

Come Comitato “2 ottobre” torniamo sull’argomento per spiegare che le affermazioni del sindaco non sono completamente vere.

Il Comune di S. Marinella si è dotato nel 2005 di un importante strumento di gestione del verde pubblico e privato, il Regolamento del verde, dove è chiaramente specificato che il Comune dovrebbe censire i parchi e giardini di pregio, quelli cioè che per le loro caratteristiche arboree, per il ruolo che hanno nel paesaggio ed anche per quello che significano nella memoria storica della città, dovrebbero essere tutelati e conservati per le future generazioni (art. 19 e 44). S. Marinella e S. Severa hanno parecchi di questi luoghi, basti pensare alla villa dell’Osservatorio (presso Parco Kennedy) e allo stesso Parco della chiesa dell’Immacolata. Ne avevano molti di più ma, purtroppo, la politica cementificatoria che si persegue a S. Marinella ha autorizzato l’abbattimento delle ville e parchi storici per costruire palazzine che stanno velocemente deteriorando l’aspetto di S. Marinella. Ci si trincera sempre dietro il Piano regolatore generale, senza mai ricordare che, per legge, questo PRG deve essere aggiornato per diventare uno strumento di pianificazione più consapevole del valore del paesaggio, della costa e del verde. Il Comune dovrebbe finalmente decidere di applicare rigorosamente il proprio Regolamento del verde che rimane, per i parchi di memoria come per le potature, lettera morta.

Comitato “2 ottobre”