Spettabile redazione, a commento dell’articolo “Solo un inutile salasso” faccio alcune riflessioni in merito ai parcheggi a pagamento nel centro di Cerveteri, per i quali esprimo interesse dato che la situazione della sosta non è certo delle migliori sia dal punto di vista ambientale che, in primo luogo, del danno arrecato al decoro e al “bello” di una città che merita ben altro e non la solita opposizione, comunque e dovunque, a qualsiasi intento rinnovare per migliorare.
Dopo tutto “FARE CASSA” non è reato e data la difficile situazione finanziaria dei Comuni in genere, è obbligatorio aumentare, certamente senza vessazioni, le risorse atte a creare servizi che mancano del tutto come la cura del verde, la pulizia delle strade, etc.etc.
Non ci si opponga ad ogni iniziativa, oltretutto sperimentale per livore o per gusto nel dire no.
Qualcuno degli scettici riesce ad immaginare in un futuro, speriamo non lontano, una piazza Aldo Moro restituita al decoro quando non sarà più un deposito di ferraglia a cielo aperto dove l’indisciplina imperversa entrando con i veicoli da dove si esce e viceversa, dove non si rispettano i posti per disabili e dove si possa restituire ai cittadini l’uso dei marciapiedi?
Nello slancio non tralascio lo stato del rione della Boccetta nello slargo in prossimità dei bastioni, dove un “mammatrone” invasivo “ex di qua ed ex di la che sembrerebbe restare ex per sempre”.
A finire mi pongo un quesito: come mai i componenti della redazione dell’Ortica non trovano difficoltà alcuna al parcheggiare mentre a me personalmente succede il contrario? e ho ormai l’abitudine a sostare al Granarone o a piazza S.Pietro e vicinanze, che poi non è né dispiacevole e né faticoso.
Fabio D’Amadio
Caro lettore, nello spirito pluralista che contraddistingue da venti anni il nostro giornale, ovviamente pubblichiamo anche le posizioni a favore dei parcheggi a pagamento a Cerveteri. Ho letto con attenzione la sua lettera, posso anche condividere il sogno di una città senza ferraglia e più vivibile per pedoni e disabili. Ma quello è un discorso di civiltà. Chi è maleducato anche con le strisce blu continuerà ad occupare spazi per portatori di handicap e sosterà sui marciapiedi. Non ho letto nella sua missiva l’accenno alle persone che lavorano in centro, come baristi, commessi, camerieri e dipendenti comunali che dovranno sborsare fior di quattrini per lasciare l’auto. O chi dovrà andare ai funerali o visitare il museo. Il centro storico di Cerveteri sta morendo, ci creda non saranno le strisce blu a salvarlo. Servono ben altri interventi per portare persone in centro. Non un salasso senza motivo. Ah proposito, ma sarà bello e rilassante soprattutto per anziani e donne con bambini parcheggiare al Granarone ed in piazza San Pietro ed arrivare fino in centro nelle giornate di pioggia e grandine?
Il direttore
Gianni Palmieri