PALUDE: UNA MANO DÀ E L’ALTRA TOGLIE

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SCATTA “PROTEGGIAMO IL SITO DI TORRE FLAVIA”, INIZIATIVA DI TUTELA DELL’OASI SEMPRE MINACCIATA DA CONCERTI E PROGETTI URBANISTICI APPROVATI DAI POLITICI.

Da un appuntamento all’altro. Da un contributo economico della Regione, ad un altro firmato Città Metropolitana, senza dimenticare i 200mila euro del Wwf. Sempre più riflettori puntati sulla palude di Torre Flavia che attraversa i comuni di Cerveteri e Ladispoli. E se il sito naturalistico continua a ricevere una pioggia di fondi per essere tutelato e protetto, non si riesce proprio a capire come nello stesso tempo possa essere messo a repentaglio. Ed è una delle riserve più importanti del centro Italia.

palude torre flavia

Partendo dai mega eventi sulla spiaggia (ben tre finora i concerti di Jovanotti sposati ironia della sorte anche Wwf, oltre che dal comune etrusco), proseguendo con i piani urbanistici dei comuni (ha fatto discutere tantissimo soprattutto il glamping votato dalla giunta cerveterana a poche ore dal giorno di Pasqua). La “ciliegina sulla torta” forse è il distributore di benzina avanzato da privati (la società Pa.Ma, la stessa del glamping) e ancora in itinere. Riassumendo: può un sito così importante e riqualificato con centinaia e centinaia di migliaia euro essere messo a rischio, persino dalla classe politica locale? Ai posteri l’ardua sentenza. Fatto sta che di volta in volta il preziosissimo stagno viene avvolto da un alone di mistero, da attacchi continui, nemmeno troppo velati, favoriti da atti discutibilissimi. Cerveteri pare in testa a questa classifica.

palude torre flavia
fratini

E mentre si attendono risposte chiare, magari per porre fine una volta per tutte alle speculazioni dell’area, ecco un’altra giornata ad hoc in spiaggia, quella organizzata domenica scorsa dal titolo “ProteggiAmo il monumento naturale della Palude di Torre Flavia”. Una iniziativa ideata per festeggiare le aree naturali protette metropolitane insieme alle realtà locali che le vivono con escursioni e visite guidate, esposizione di materiali, laboratori, mostre fotografiche e tanto altro nel rispetto dell’ambiente.

Era presente il consigliere di Città Metropolitana e delegato ad Ambiente, aree protette e transazione ecologica, Rocco Ferraro. Che ci ha tenuto a dire la sua. «Un’area veramente viva – ha precisato – con un tessuto sociale appassionato e sentito. Per questo sono state avviate una serie di ricorrenze festive per proteggere la zona, amarla, viverla in modo sempre più sostenibile». Al microfono di Centro Mare Radio anche Elena Gubetti, sindaco di Cerveteri. «Era importante essere qui – ha ribadito il primo cittadino – anche perché questa area protetta riveste un ruolo importante all’interno del nostro territorio, è uno scrigno di bio-diversità. Ricordo che la tutela passa della conoscenza e dall’informazione e non a caso la cittadinanza è venuta a conoscenza di questa ricchezza custodita qui ed è importantissimo». E poi Margherita Frappa, assessore alla Pubblica istruzione di Ladispoli. «Bellissima la festa della nostra Palude – ha aggiunto – da consegnare ai cittadini con una attenzione particolare verso i bambini che vengono sempre qui in visita. Se noi non la conosciamo come facciamo a proteggerla?».

Spazio poi alle lezioni sulle specie aliene invasive: è stato catturato per l’occasione un granchio dalle chele blu. Presenti i responsabili delle associazioni Scuolambiente e Salviamo il Paesaggio Litorale Roma Nord che hanno espresso la loro contrarietà ai progetti urbanistici di Ladispoli e Cerveteri avanzando anche una racconta firme. Al momento sono le associazioni e comitati a cercare di difendere con le unghie l’oasi dalle continue opere di accerchiamento ultimamente messa pure a repentaglio dai cinghiali che lunedì sera hanno creato danni ai sentieri e raggiunto la spiaggia. Un altro nodo irrisolto.

Sono in pericolo pure i fratini. I baby sono nati ma potrebbero essere divorati dagli ungulati. I volatili sono un po’ un simbolo della riserva che dal punto di vista scientifico le sta garantendo un futuro visto che sono uccelli in via d’estinzione. Il lieto evento c’è stato sulla spiaggia di Torre Flavia, a Ladispoli. Si sono schiuse le uova e ora decine e decine di volontari si danno il cambio per sorvegliare i fratini e proteggerli da mille pericoli. «È emozionante – spiega Corrado Battisti, gestore della Palude – quando nuovi ospiti nascono in questo bellissimo sito. Da parte nostra c’è tutta l’intenzione di salvaguardare la specie a rischio estinzione. Con l’amore di tutti però a poco a poco i volatili si stanno riproducendo. Grazie al fotografo Massimo Biondi che è riuscito a immortalarli». Ora, però, sarà necessario vigilare sui pulli che prima di spiccare il volo andranno in giro sull’arenile in un periodo in cui iniziano ad arrivare migliaia di turisti, specie nel week end.