Il mondo del nuoto e della pallanuoto civitavecchiese, uno dei settori sportivi con la storia più longeva della città, ha subito negli ultimi giorni qualche scossone.
La stagione sportiva 2022/2023 inizia a delinearsi lungo nuovi percorsi, soprattutto con la nascita di una nuova società, l’A.S.D. Nautilus Civitavecchia, che ha chiamato per la direzione tecnica Daniele Lisi, l’allenatore di pallanuoto che negli ultimi anni ha portato la squadra femminile dalla serie B alla A2 con un piazzamento nell’ultima stagione al quarto posto.
Un risultato notevole come non se ne vedevano da anni a Civitavecchia e che la dice lunga sul valore tecnico di Lisi che ha dato le dimissioni dalla Coser circa un mese fa insieme al preparatore Mauro Ronconi.
A noi de L’Ortica del Venerdì ha rilasciato un’intervista per chiarire su quali basi si muoverà l’attività sportiva della Nautilus che si sta organizzando velocemente per affrontare al meglio la stagione sportiva.
La Nautilus ti ha chiamato per ricoprire la direzione tecnica della prima squadra, a distanza di qualche giorno che ne pensi?
Sono felice di essere stato chiamato a far parte di un progetto che io e Mauro Ronconi, rispettivamente nel ruolo di allenatore e preparatore, abbiamo deciso di accettare perché crediamo che Civitavecchia meriti una pallanuoto femminile fatta bene.
Si riparte da zero, con quali categorie?
Nautilus avrà una prima squadra femminile in B e stiamo valutando di far partire anche una serie D maschile che in tanti ci stanno spronando a fare. Entrambe saranno sotto la mia supervisione tecnica mentre la preparazione sarà di Mauro Ronconi. Da neo allenatore e direttore tecnico è mia responsabilità organizzare con la società e il Presidente Astuti la stagione sportiva e valutare i passi da farsi. Tante persone ci stanno sostenendo e siamo entusiasti.
Come avete pensato di impostare il progetto tecnico?
Non abbiamo dei tempi o delle fasi prestabilite perché non ci corre dietro nessuno. Abbiamo la possibilità di lavorare su alcune ragazze e strizziamo ovviamente l’occhio al risultato agonistico. Ripartiamo infatti da zero con un campionato di serie B con l’idea di vincere e dire la nostra.
Come sarà composta la squadra femminile?
La squadra è in via di allestimento. Cercheremo di dare spazio soprattutto alle nostre giovani locali. Le atlete conoscono bene come lavoriamo sia io che Mauro Ronconi e ci impegneremo al massimo per portare in vasca un gioco di alta qualità e tecnica.
Ripartire dai giovani locali per creare un movimento più florido…
Questo è sicuramente parte del nostro programma. Inseriremo nelle prime squadre tanti giovani, soprattutto nella B femminile vorremmo inserire tre o quattro ragazze che sono state allenate dal capitano storico della pallanuoto civitavecchiese Venere Tortora, che si è cimentata nel ruolo di allenatrice portando ottimi risultati perché tre ragazze sono state subito coinvolte nella rappresentativa laziale.
Che campionato si prospetta? Come saranno le avversarie?
Incontreremo alcune squadre contro cui avevamo già giocato nel nostro primo anno di serie B. Tra tutte la Agepi Roma, una squadra con atlete di grande qualità che spesso si classifica per la finali nazionali. Per il resto quest’anno il girone laziale è stato accorpato a quello campano che è sempre ostico e tutto da valutare passo passo.
Quali sono i valori della Nautilus?
Noi facciamo sport sotto il segno dello sport. Questo è il nostro valore. Rispetto dell’avversario e risultato sportivo al primo posto.
Cosa porterà Nautilus a Civitavecchia come movimento sportivo?
Sicuramente oggi in città abbiamo un’alternativa. Prima c’era una sola società di pallanuoto femminile, oggi ne abbiamo due. La concorrenza sportiva permette di alzare il livello qualitativo proprio per l’assenza di monopolio che ti stimola a far meglio. Abbiamo la voglia e la possibilità di crescere. La nostra esperienza ci suggerisce che la nostra crescita sarà graduale e ci permetterà di fare un buon lavoro per mettere delle basi solide per il futuro.
C’è rammarico per il percorso concluso con l’A2 e il ritorno in serie B?
Sì, c’è rammarico ma anche la consapevolezza che nessuno può cancellare il percorso fatto in questi tre anni. Siamo partiti tre anni fa da una società che sembrava dover essere dismessa, poi creato il gruppo siamo riusciti a salire dalla serie B alla A2 chiudendo quest’anno con un quarto posto. Ora c’è stato l’epilogo finale.
Non siamo spaventati per questo nuovo inizio con Nautilus, siamo abituati a ripartire da zero. Tutto ciò ci dà uno stimolo in più.