October, ottavo mese della Roma arcaica, alterna giornate calde e serene a cupe giornate piovose: siamo sul finire della bella stagione e l’inverno sta per rirendere piede sulle stagioni.
di Pamela Stracci ©
Una delle feste che cadono in questo mese è quella dei nonni del 2 ottobre, una ricorrenza recente istituita per decreto dal Parlamento nel 2005 ma che ogni anno coinvolge sempre più persone, adulti e bambini.
Nell’antica Roma pagana, il 5 ottobre si festeggiava il “Mundus Patet”, uno dei tre giorni che nell’anno erano considerati nefasti dove i defunti erano liberi di vagare sulla terra dei vivi. Una ricorrenza sopravvissuta oggi nella festa di Halloween, la notte del 31 ottobre. Nella stessa notte l’Irlanda celtica festeggiava la “Samhain” il capodanno, dove l’estate, la luce, lasciava il passo all’inizio della nuova stagione, l’inverno, le tenebre.
Il segno dello Scorpione entra nel ciclo astrologico con questo mese. Lo Scorpione è una costellazione nota sin dai tempi antichi: i Sumeri la chiamavano Girtab (oggi è così chiamata una delle stelle che ne compongono la coda). Nella mitologia greca Scorpius, enorme e velenoso, punse a morte il cacciatore Orione. L’animale, secondo una delle tante versioni, era stato mandato dalla dea Artemide accecata dall’ira perché l’uomo, che a lei non si era concesso, si era infatuato invece delle Pleiadi, le sette figlie della ninfa Pleione e Atlante. Subito dopo aver punto il giovane lo scorpione morì e Zeus pose i due personaggi tra le stelle ma in punti opposti nel cielo, in una eterna rincorsa. Il fedele cane di Orione, Sirio ululò e pianse per tre giorni per la sua morte fino a che Zeus infastidito decise di porre anche lui in cielo vicino al suo padrone.
La pianta del mese è l’edera che fiorisce in questo periodo.