A due anni esatti da un presunto episodio di “Lesa Maestà”
di Toni Moretti
Detto fatto. E’ difficile pensare che il Sindaco Pascucci abbia tenuto fede con ostinata determinazione a quella indegna promessa che pareva più che altro un momentaneo risentimento. Promessa fatta al telefono il 23 maggio di due anni fa a Giuseppe Del Regno, il presidente di Assovoce. Proprio nella mattinata di quel giorno, di fronte alla chiesa in Piazza Santa Maria, i volontari di Assovoce e il loro presidente, facevano benedire dal Parroco una ambulanza nuova, acquistata con enormi sacrifici, per potenziare la loro trentennale opera di soccorritori al servizio della città.
Cerimonia che qualche giorno prima lo stesso Pascucci annunciava con queste parole: “Assovoce svolge un grande lavoro nel nostro territorio: offre in molteplici occasioni, mettendo a disposizione oltre che la propria passione per aiutare gli altri, proprie competenze nel ramo medico-sanitario e nelle situazioni di primo soccorso. Sarà un bel momento per complimentarsi per il grande impegno che ogni giorno hanno per Cerveteri”.
Ma alla cerimonia, l’amministrazione arrivò rappresentata dall”Assessora Battafarano, che questa era già conclusa. Indispettì molto il tentativo della stessa di accaparrarsi l’attimo “mediatico” proponendo alcuni scatti fotografici tanto che fu accolta con molta freddezza e fu quasi ignorata pure successivamente, durante il piccolo rinfresco tenutosi al bar Centrale. Evidentemente, fù questo che provocò la furibonda reazione del Sindaco che sfociò in quella telefonata nel pomeriggio, della quale fui per caso testimone in quanto in compagnia del presidente Del Regno. Irripetibile il linguaggio e la violenza con la quale Pascucci si espresse ed in quella occasione promise che avrebbe cacciato l’associazione dalla sede. A distanza di due anni, arriva l’ordinanza di sgombero dai locali comunali senza sapere a cosa questi necessitano e senza nessuna proposta alternativa.
Indignata l’opposizione: Orsomando, De Angelis, Magnani e Ramazzotti.
Accardo consiglia al sindaco di riflettere, in quanto non si può cancellare così la storia della solidarietà di una città. Il Partito Democratico sta zitto. Gnazi che con Mancini ha ricostituito il gruppo consiliare del PD, ha pensato bene di entrare in maggioranza ed incassare la delega al personale.