Licei in agitazione. Presidi Lazio e sindacato studenti: “Cambiare metodo”. Il sindaco Tidei scrive al Prefetto.
Si stanno moltiplicando sul territorio le iniziative e le manifestazioni di protesta degli studenti delle scuola secondaria superiore. Si entra a scuola con due differenti orari d’ingresso per evitare assembramenti. Lo prevede il Piano Scuola 2021, ma gli orari scaglionati sono incompatibili con gli interessi dei ragazzi.
Una questione che sta assumendo grande rilevanza sociale e che merita attenzione da parte delle istituzioni anche per le possibili conseguenze che ne potrebbero scaturire sul piano della sicurezza. Proteste nell’ istituto superiore di Civitavecchia, Liceo Scientifico e linguistico Galileo Galilei, gli studenti chiedono con urgenza di rivedere la decisione di scaglionare e posticipare l’orario di ingresso e di inizio delle attività didattiche. Sono numerosi gli studenti costretti ad un quotidiano pendolarismo per frequentare gli istituti superiori fuori città, a causa della decisione di scaglionare gli orari di entrata da settimane stanno subendo gravissimi disagi, con ripercussioni sull’intera gestione della giornata. Pertanto gli studenti chiedono una deroga al doppio orario di ingresso fissato alle ore 8 e alle 9,40.
“Questo poiché – scrive il sindaco di Santa Marinella in una lettera indirizzata al Prefetto – posticipare il termine delle lezioni alle prime ore del pomeriggio significa per molti studenti pendolari che risiedono nei vari centri del comprensorio di Santa Marinella, Cerveteri, Tolfa e Allumiere rientrare alle proprie abitazioni anche alle 16.30/17.00 e dover rinunciare a svolgere qualsiasi altra attività che sia essa ludica sportiva o di socializzazione”, spiega Tidei che sostiene pienamente i ragazzi della sua città, dove è presente una sede del liceo scientifico e linguistico Galileo Galilei. E prosegue “A nulla sono valse fino ad oggi tutte le azioni di protesta messe in atto dagli stessi studenti. Proteste che a mio modesto parere sono ampiamente giustificabili e condivisibili e che pertanto meritano di essere prese nella giusta e doverosa considerazione”, conclude la lettera confidando in un celere intervento del Prefetto.
Anche nei licei romani la tensione è alta, gli studenti hanno scioperato per lo stesso disagio, una criticità rilevante soprattutto per i giovani che frequentano la sezione sportiva del Liceo Scientifico Archimede Pacinotti. Sono studenti atleti e si allenano fin dalle prime ore del pomeriggio tutti i giorni. Per loro uscire alle ore 15.10 anche solo due giorni a settimana significa interrompere un percorso agonistico. Per non parlare poi degli studenti residenti fuori città che ritornano a casa anche alle 17.30. Un orario impossibile – scrivono alcuni genitori – che risponde all’esigenza del dirigente scolastico di applicare la normativa, senza nessuna eccezione ma che stressa i nostri figli:”Inoltre, quando studiano?” Liceo Classico Cavour: “Abbiamo deciso di scioperare – spiegano alcuni studenti – dopo l’inconcludente colloquio con la preside, abbiamo chiesto apertura rispetto alle nostre problematiche, legate in particolare alle uscite ritardate”. Orari sballati per gli studenti del Liceo Da Vinci di Maccarese dove l’uscita posticipata evidenzia la scarsità dei mezzi di trasporto per tornare a casa:”non ci sono abbastanza corse degli autobus e treni utili” riferiscono.