OMICIDIO SARA DI PIETRANTONIO- ERGASTOLO A PADUANO

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SARA DI PIETRANTONIO, 22ENNE ROMANA, IL 29 MAGGIO 2016 FU UCCISA E BRUCIATA DALL’EX FIDANZATO VINCENZO PADUANO IN UNA STRADA DI PERIFERIA

L’assassino è stato condannato all’ergastolo dai giudici della Corte d’Appello dopo che la Cassazione aveva disposto, nell’aprile scorso, un nuovo processo di secondo grado ritenendo il reato di stalking non assorbito da quello di omicidio come invece fatto nel corso del primo processo d’Appello conclusosi con una condanna a 30 anni.

A rendere ancor più tragica questa storia è il fatto che il corpo della giovane fu ritrovato, carbonizzato, dalla mamma. La ragazza, infatti, quella sera era uscita con il nuovo compagno Alessandro. Al momento di rientrare a casa Sara aveva mandato un sms alla mamma, che l’aspettava a casa: “Mamma, sto rientrando”. Ma Sara, che guidava l’automobile della madre, era seguita dall’ex, che poi la fermò, arrivando ad ucciderla e a bruciare il corpo. La madre, non vedendola rientrare, era uscita di casa impensierita ed era uscita di casa a cercarla. Fu lei a fare la macabra scoperta.

“Mai visto un delitto cosi’ efferato” disse Luigi Silipo, comandante della Squadra Mobile di Roma.

A ricostruire la vicenda oltre alla madre di Sara, Concetta Raccuia, una serie di interviste inedite alle amiche della vittima e al fidanzato, Alessandro Giorgi, ultimo ad aver visto la ragazza prima dell’incontro fatale con il suo assassino. Il docufilm ricostruisce i fatti e cerca di individuare le cause di questa epidemia di violenza sulle donne.

Una settimana prima del delitto, l’ex fidanzato, l’assassino, aveva visto la giovane baciare il nuovo compagno, Alessandro, e si chiuse in un silenzio rancoroso durato fino al delitto. Poi l’appostamento notturno sotto casa del giovane dal quale dopo aver visto un’amica Sara aveva deciso di passare per fare un saluto, l’inseguimento in auto e l’omicidio. Il telefono di Sara e’ centrale nelle indagini anche per il luogo del suo ritrovamento da parte di uno spazzino dell’Ama.

Sara viene aggredita, tramortita, strangolata e bruciata. Reo confesso l’ex fidanzato Vincenzo Paduano, vigilantes di 27 anni, che non accettava la fine della loro storia.