“Oggi serve una nuova forza politica”

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Dal suo futuro alla straripante vittoria elettorale, dai progetti in cantiere alle speranze, intervista a tutto campo col sindaco Alessio Pascucci
di Gianni Palmieri

Ha vinto le elezioni senza nemmeno sudare troppo. Netto il divario con avversari che si sono frammentati solo per accaparrarsi uno scranno in Consiglio comunale, evidente la differenza di passo e di formazione politica. Alessio Pascucci sapeva benissimo di non avere rivali, nonostante tentativi mediatici e di social che dipingevano mondi inesistenti, ha ottenuto un secondo mandato plebiscitario dai cittadini di Cerveteri che ora attendono risposte decisive per il rilancio del territorio. Abbiamo intervistato il sindaco Pascucci per conoscere cosa accadrà in questa seconda avventura alla guida del comune.

Quando si vincono le elezioni in modo così plebiscitario, non c’è il rischio di montarsi la testa e perdere un po’ il senso della realtà?

“Paradossalmente credo che sia il contrario. Sono il primo sindaco che finisce un mandato di cinque anni e il primo a essere rieletto per il secondo mandato. La fiducia che i cittadini hanno riposto nella nostra squadra mi fa sentire una enorme responsabilità. E un consenso così ampio non fa che aumentare il peso. Mi sento molto più sotto pressione rispetto a cinque anni fa. Forse anche perché conosco i limiti della nostra azione, i vergognosi tagli fatti dallo stato, i vincoli che ci impediscono di spendere i soldi dei cittadini per le opere pubbliche. Per questo abbiamo il dovere di lavorare con ancora più energia e completare il lavoro iniziato cinque anni fa. Per non deludere questa fiducia che ci è stata accordata”.

Se il Pascucci primo è stato il mandato delle grandi speranze, il Pascucci secondo sarà il mandato del compimento di un progetto nato dieci anni fa?

“È proprio questa la nostra idea. I primi cinque anni sono stati quelli della ricostruzione. Abbiamo rinnovato tutti i servizi pubblici facendo bandi europei laddove c’erano proroghe decennali, scuolabus, mensa, trasporto pubblico, rifiuti. Abbiamo portato la Multiservizi in attivo, nel 2016 ha prodotto un utile di quasi 500.000 euro; abbiamo avviato le opere necessarie a portare i servizi essenziali dove mancavano metano a Valcanneto, acqua a I Terzi, Sasso e Pian della Carlotta; e, soprattutto, abbiamo tracciato la strada per i percorsi urbanistici che erano fermi da più di quarant’anni: Campo di Mare, la zona artigianale e il nuovo piano regolatore. Ora dobbiamo chiudere tutte le procedure avviate. Ovviamente abbiamo un vantaggio enorme: ripartiamo esattamente da dove ci eravamo fermati”.

Provoca più emozione vincere nelle urne a furor di popolo, o sapere che c’è un imbecille che ti lancia contro casa una molotov?

“Sentire le persone vicine è sempre l’emozione più grande. E questo vale sia quando ti sostengono e ti votano, sia quando ti danno la solidarietà. Nei giorni successivi all’attentato migliaia di persone mi hanno scritto, telefonato, inviato messaggi ed email. Questo affetto ti circonda e in qualche modo ti fa sentire protetto. Ti fa capire che non sei solo. Se me lo consentite vorrei ringraziare di cuore i miei vicini di casa che si sono accorti di ciò che stava accadendo e sono intervenuti prontamente evitando che l’attacco incendiario potesse trasformarsi in una tragedia per la mia famiglia”.

Giochiamo alla lampada di Aladino. Tre desideri che ha il sindaco Pascucci per questa legislatura?

“Realizzare il lungomare e risolvere definitivamente la questione Campo di Mare. Avviare e completare i lavori della nuova zona artigianale e commerciale. Aumentare sensibilmente le presenze turistiche nel nostro comprensorio. C’è poi un desiderio speciale, quello più complesso anche perché non dipende direttamente dal nostro operato: creare una rete anche con gli enti sovra comunali che sappia rispondere all’emergenza disoccupazione che c’è nel nostro territorio; un tema che ho molto a cuore e che sembra essere non di interesse ai piani alti del Governo”.

C’è una domanda che in molti si pongono in questo periodo. Cosa farà politicamente Pascucci? Si candida alle regionali visto l’ottimo rapporto col governatore Zingaretti? Si candida alle politiche? Oppure, come sostengono molti, nel 2002 verrà a Ladispoli a salvare il Centro sinistra?

Credo che sia prematuro parlare di futuro. Oggi sono qui per fare il sindaco di Cerveteri, nient’altro. La situazione politica nazionale è molto confusa. Sono da sempre un uomo di sinistra, ma in questo momento non so cosa votare alle politiche. E, come me, milioni di Italiani. Tutte le forze nazionali, nessuna esclusa, in questi anni hanno mostrato la loro distanza dai reali problemi dei cittadini e la loro inadeguatezza a far fronte alla vera emergenza nazionale che, mi creda, non sono gli sbarchi, ma la crisi economica e l’impossibilità per un numero sempre maggiore di famiglie italiane di arrivare a fine mese. Oggi serve una nuova forza politica che abbia il coraggio di dare risposte forti e concrete alla nazione. Osservo con curiosità e sono pronto a mettermi a disposizione di un progetto che si fondi su questi presupposti”.