Non c’è pace per la zona industriale di Tarquinia

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Tarquinia

Mega Pala Eolica: un altro progetto approvato dalla Regione Lazio, a Pian D’Organi, nella zona industriale di Tarquinia.

Non c’è pace per la zona industriale di Tarquinia. È in arrivo un progetto, sul quale la Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti, Area Valutazione di Incidenza e Risorse Forestali ha già espresso parere favorevole, per la procedura di valutazione d’incidenza ex art. 5 del DPR n. 357/1997, per l’istallazione di una mega pala eolica, alta 69mt e con diametro di 61 mt, della potenza di 0, 975 KW, in località “Pian D’Organi”, nel Comune di Tarquinia, che vede come proponente la EWT Italia Development srl.

Ancora una volta il progetto non è stato pubblicato, in quanto essendo furbescamente poco sotto la soglia di 1 MW, come previsto dalla norma, può procedere con procedura semplificata evitando la Valutazione di Impatto ambientale e, con essa, la “fastidiosissima” fase di partecipazione del pubblico.  Un metodo, a norma di legge, per passare sopra i territori e le popolazioni che lo abitano.

La norma di riferimento è il Decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, che, in virtù della semplificazione, prevede la possibilità del Proponente di richiedere la ormai famosa Autorizzazione Unica, in 90 giorni, tramite l’avvio di uno specifico iter presso la Provincia di Viterbo.

La Provincia di Viterbo, infatti, è l’ente delegato, per competenza territoriale, dalla Legge Regione Lazio n. 18 del 23.11.2006 “Delega alle province di funzioni e compiti amministrativi in materia di energia. Modifiche alla legge regionale 6 agosto 1999, n. 14, al rilascio dell’autorizzazione unica.

Il Forum Ambientalista e IN Onlus Sezione Etruria, ricevuta la notizia del parere favorevole da parte della Regione Lazio, hanno presentato richiesta di accesso agli atti al fine di ottenere copia di tutta la documentazione presentata dalla società EWT Italia Development srl nell’ambito del procedimento di Valutazione di Incidenza.

Una volta ottenuta copia di detta documentazione, provvederemo a pubblicarla per doverosa trasparenza nei confronti del territorio interessato dall’impatto dell’impianto proposto.

Qualcuno dirà sicuramente che essendo questo impianto ad energia pulita”, perché tale è l’eolico, non dovrebbe trovare resistenza dalle associazioni ambientaliste; vale però sottolineare che le energie pulite possono essere definite tali non solo quando non inquinano, ma anche quando rispettano i territori e le loro caratteristiche ecosistemiche, senza devastarli o alterarne le specificità.

Realizzare una mega pala eolica, alta 69 mt e con diametro pari a 61 mt, in piena area buffer, ovvero in luogo adiacente ad un’area interessata da ben due Direttive Europee – la Direttiva Habitat e la Direttiva Uccelli e per questo rientrante nei siti Natura 2000 e dichiarata Zona di Protezione Speciale, non solo non rispetta il territorio, ma incide profondamente sulle sue caratteristiche.

È incomprensibile quanto inquietante cogliere le ragioni per cui, in un territorio dove vi è un’importante concentrazione di fonti inquinanti e dove si produce energia per oltre di 3000 MW (escludendo Montalto), ci si accanisca con il voler concentrare proprio nell’area maggiormente pregiata (ZPS), e per questo particolarmente fragile, ulteriori impianti impattanti della più diversa natura (inceneritore, biogas, mega pale eoliche etc).

Un dato è certo: quando nel recente passato contrastammo la delibera del comune di Tarquinia, fortemente voluta dall’ex Sindaco Mauro Mazzola, che richiedeva la sottrazione dell’area, divenuta poi Zona Industriale di Tarquinia, dalla ZPS, era proprio questo che cercavamo di evitare: lo stravolgimento del territorio per il tramite di impianti impattanti. Stravolgimento che con tutti i mezzi cercheremo di evitare.

Tarquinia, 28/03/2020

IN Onlus Sezione Etruria

Forum Ambientalista sez. Civitavecchia