Con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio al via il progetto del Comune di Anguillara Sabazia “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica”. Direzione artistica di Amarilli Nizza. Appuntamenti a ingresso libero: 21 e 28 aprile, 5 e 12 maggio 2024
Candidare il territorio del lago di Bracciano a divenire punto di riferimento culturale di alto livello. Con questi obiettivi debutta ad Anguillara Sabazia il 21 aprile la prima edizione di “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica”.
L’edizione 2024 nasce da un’idea della Claudia Biadi Music Academy, vera officina musicale del territorio, ed in particolare dall’intuizione del direttore artistico Amarilli Nizza, soprano di fama internazionale che con questo progetto mette a disposizione la sua esperienza sul campo, fatta di recite in molti teatri del mondo e di numerosi ruoli nei panni delle più straordinarie figure liriche.
Grazie all’organizzazione del Comune di Anguillara Sabazia, della Pro Loco Anguillara e al contributo della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio si offrono per questa prima edizione quattro appuntamenti musicali ad ingresso libero.
Nobili Arti in Nobili Terre in Musica nasce per trasmettere la passione per l’arte dal vivo sia da parte di un pubblico giovane che da parte di ascoltatori più attenti, iniziando ad abbattere in primo luogo le barriere economiche.
“E’ sempre emozionante – commenta Amarilli Nizza – svolgere l’incarico di direttore artistico per i progetti promossi dal Comune di Anguillara. Dopo essermi occupata de “La musica è favola” rassegna che ha riscosso grandi consensi nel 2022 e dopo la fortunata prima edizione di “Atmosfere nei palazzi e nei giardini” del 2023 mirata alla valorizzazione delle dimore storiche, eccomi ora a coordinare una nuova entusiasmante iniziativa.
Questa volta ci immergeremo in un percorso musicale che parte nella chiesa di San Francesco (21 e 28 aprile) con il duo dei maestri, beniamini del territorio, Massimiliano Tisano al pianoforte e Fabrizio Paoletti al violino, per poi passare al giovanissimo Simone Colucci, grande promessa pianistica che si è già esibito per noi nel 2022. Ci sposteremo poi nella chiesa Santa Maria Assunta che domina il centro storico (5 e 12 maggio) per due concerti di canto lirico. Potremo ammirare grandi artisti di fama internazionale quali il tenore Fabio Armiliato, il mezzosoprano Eufemia Tufano, il soprano Cristina Ferri, il tenore Fabio Serani. Canterò anche io per il pubblico di Nobili Arti in Nobili Terre in Musica. Il concerto del 5 maggio – aggiunge ancora il direttore artistico – sarà una sorpresa per il pubblico che potrà assistere ad una gran varietà di brani della cultura lirica internazionale. Il 12 maggio, invece, chiuderemo con un doveroso concerto interamente dedicato a Giacomo Puccini per celebrare il centenario della morte del sommo maestro. I concerti lirici saranno accompagnati da due pianisti d’eccezione: Massimiliano Tisano e Leonardo Angelini.
Ringraziamo la Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio per il sostegno e il Comune di Anguillara che ha fatto proprio il progetto culturale. Saranno quattro appuntamenti di alto livello. La buona riuscita dell’iniziativa – conclude Nizza – deve essere tale da far nascere nell’animo del pubblico il desiderio di amare l’arte e di viverla in prima persona”.
Per Angelo Pizzigallo, sindaco di Anguillara Sabazia “il progetto Nobili Arti in Nobili Terre in Musica si prospetta come una rassegna musicale di alto livello, in grado di avvicinare ed attrarre un pubblico ampio e nello stesso tempo di valorizzare al meglio il territorio con l’universale linguaggio della musica”.
Programma Nobili Arti in Nobili Terre in Musica
Domenica 21 aprile 2024 ore 19
Chiesa di San Francesco – Anguillara Sabazia
Sul filo delle emozioni
Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven
Fabrizio Paoletti, violino
Massimiliano Tisano, pianoforte
- van Beethoven: Op 50 n. 2 in Fa Maggiore. W. A. Mozart: Sonata K 302 in Mi bemolle Magg. L. van Beethoven: Sonata per violino e pianoforte op 12 n 1 in Re Maggiore
ingresso libero
Domenica 28 aprile 2024 ore 19
Chiesa di San Francesco – Anguillara Sabazia
La tastiera delle meraviglie – recital pianistico
Simone Colucci e Tommaso Nizza
Marilia Valenza, attrice
Musiche di Fryderyk Franciszek Chopin, Ferruccio Busoni, Franz Liszt
ingresso libero
Domenica 5 maggio 2024 ore 19
Chiesa Santa Maria Assunta – Anguillara Sabazia
Parata di stelle
Fabio Armiliato, tenore
Amarilli Nizza, soprano
Eufemia Tufano, mezzosoprano
Paola Giovani, soprano
Lisadora Valenza, soprano
Massimiliano Tisano, pianoforte
Giuseppe Verdi, Arrigo Boito, Georges Bizet, Francesco Cilea, Jacques Offenbach
ingresso libero
Domenica 12 maggio 2024 ore 19
Chiesa Santa Maria Assunta – Anguillara Sabazia
Nel centenario della morte
Viva Puccini
Musiche di Giacomo Puccini
Amarilli Nizza, soprano
Fabio Serani, tenore
Cristina Ferri, soprano
Leonardo Angelini, pianoforte
ingresso libero
I luoghi
Della Chiesa di Santa Maria Assunta, posta in cima al promontorio che si affaccia sul lago di Bracciano, le informazioni precedenti agli interventi di rifacimento settecenteschi, che hanno conferito alla struttura l’aspetto attuale, sono scarse e frammentarie.
Derivano, in massima parte, dalle relazioni delle visite pastorali del vescovo della Diocesi di Sutri e Nepi. La relazione del 28 gennaio 1574 descrive l’Altare del Crocifisso, il Fonte Battesimale, l’Altare del S. Rosario e il Cimitero. Risalgono al ’500 anche l’affresco che si trova nella parte superiore del vecchio catino della navata sinistra e quello rinvenuto sul muro perimetrale nell’andito di accesso all’organo. I restauri del Settecento portarono ad una quasi completa riedificazione della chiesa secondo il progetto dell’architetto Nicola Lorenzo Piccioni che prevedeva la quasi completa demolizione della chiesa a tre navate e ll’addizione di due ali di cappelle laterali. Vennero demoliti la sagrestia, l’oratorio ed alcuni ambienti annessi. Il campanile, già pericolante perché colpito nel 1729 da un fulmine, fu demolito e ricostruito di dimensioni maggiori in una posizione diversa determinando un asse tra la Collegiata e la porta monumentale. Alla morte dell’architetto Piccioni successe nella direzione dei lavori l’architetto Giuseppe Scaturzi. La chiesa venne consacrata nel 1794.
La facciata restò allo stato di muratura rustica. Solo nel 1888 la commissione per la costruzione della facciata, scelse il disegno dell’architetto Antonio Jacometti figlio dello scultore Ignazio, direttore dei Musei Pontifici. Il progetto Jacometti di stile neoclassico venne realizzato in stucco con finitura di marmo e gesso. Nel 1972 la chiesa venne chiusa per importanti lavori di consolidamento statico della Rupe. Rimase chiusa fino al 1988 quando le donne del paese con “un’azione di forza” entrarono nella chiesa-cantiere ripulendola dai calcinacci. Solo il 15 agosto del 1992 come riporta un articolo della studiosa Angela Zucconi “per la festività dell’Assunta”, la chiesa “è stata solennemente e definitivamente aperta al culto”. Ulteriori lavori di restauro vennero conferiti nel 1999 dal parroco all’ingegnere Alberto di Battista. In occasione del grande Giubileo del 2000 venne inoltre stanziato un miliardo di lire per i lavori di restauro della facciata. L’imponente pala d’altare è di Girolamo Muziano (1532-1592). Di grandi dimensioni raffigura l’Assunzione della Vergine. Venne eseguita dal pittore in circostanze ancora non chiare intorno alla metà degli anni Settanta del XVI secolo. Sull’opera del Muziano si segnala la recente ricerca documentaria di Marta Giannini. La chiesa di Santa Maria Assunta conserva inoltre il quadro della Madonna di Roccamaggiore, al quale gli anguillarini si votarono rientrando in paese, il 15 maggio 1497, dopo la cacciata ordinata dal principe per non aver opposto resistenza alle truppe papaline comandate da Juan Borgia, figlio di papa Alessandro VI- al secolo Rodrigo Borgia – e fratello di Lucrezia e Cesare. A questa opera è ispirato il Gonfalone del Comune di Anguillara. La realizzazione del quadro si fa risalire al secolo XV ad opera di un autore di scuola viterbese rimasto ignoto. Così la descrizione del quadro in un’antica descrizione: “pittura su tavola che rappresenta la Madonna col Bambino. Sul fondo oro è dipinta la Vergine col divino Figliolo. La Madonna veste pallio turchino. All’altezza del ginocchio la figura è tagliata dalla rappresentazione della porta della città con i suoi merli ghibellini”. Il quadro fu oggetto di varie vicissitudini. Nella notte tra l’11 e il 12 novembre 1964 venne rubato da ignoti assieme ad un altro dipinto raffigurante Sant’Anna. Il quadro venne rinvenuto il giorno seguente il furto, ridotto in mille pezzettini, sul ciglio di una strada. Dopo un restauro effettuato dal professor Gianluigi Colalucci il quadro della Madonna di Roccamaggiore venne ricollocato sull’altare in fondo alla navata di destra della chiesa. Da segnalare inoltre, all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta, il prezioso organo, l’unico che si ricordi realizzato ex novo nel 1790 dal grande organaro Domenico Alari come evidenziato dalle ricerche effettuate dal maestro Armando Carideo. Lo strumento è stato restaurato ad opera dell’organaro fiorentino Riccardo Lorenzini alla fine del secolo scorso grazie anche ad una raccolta di fondi tra gli anguillarini, promossa e sostenuta anche dall’Associazione Culturale Sabate. L’organo venne smontato e portato in laboratorio nella primavera del 1993 e rimontato nel febbraio 1995. L’organo Alari, lodato anche da Luigi Celeghin, è stato al centro, negli anni, di varie rassegne e di concerti organistici.
Chiesa di San Francesco. Il complesso conventuale di San Francesco è formato dalla chiesa e dalle rovine dell’attiguo convento costruito nel 1468, grazie alla licenza rilasciata dal pontefice Paolo II all’Università e ai cittadini di Anguillara. La struttura venne addossata alla chiesa edificata, al contrario di quanto si è sempre creduto, intorno alla seconda metà del XIII secolo. Una lapide conservata all’interno della chiesa e datata al primo dicembre 1595 dichiara che sotto il pontificato di Innocenzo VIII, il vescovo di Salamanca, Diego Melendes de Valdes consacrò la chiesa e l’altare principale concedendo dispensa plenaria a tutti coloro i quali avrebbero visitato l’Altare Maggiore e gli altari laterali dedicati a San Francesco e ai beati Adriano, Cristoforo e Fulgerio. Nella parete di fondo del presbiterio è visibile un affresco tardo quattrocentesco realizzato da Domenico Velandi che rappresenta la Madonna con Bambino tra i SS. Apollonia, Lorenzo, Giovanni Battista, Francesco, Leonardo e Silvestro papa. Nel registro superiore era un tempo raffigurata la Crocifissione, oggi non più visibile a causa dell’abbattimento di una porzione
del muro per la creazione di una finestra in seguito tamponata. Nelle pareti della navata sono visibili pitture riconducibili ai Santi Rocco e Sebastiano, talvolta incorniciati da pitture riproducenti elementi architettonici e candelabri, di chiaro gusto rinascimentale, strappate dalle pareti e ricollocate in supporti per prevenirne il deterioramento. Il complesso venne più volte restaurato nel corso dei secoli, ma soltanto nel 1999, in occasione del Giubileo, la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Lazio, realizzò un radicale restauro della chiesa. Nel marzo del 2006 vennero effettuati alcuni lavori di ripulitura e di indagine degli ambienti del piano terra della struttura conventuale. Le indagini permisero di riportare alla luce tracce dell’antica pavimentazione in cotto dei due ambienti posti accanto a quello che un tempo era l’antico ingresso del convento, attualmente murato. Vennero inoltre alla luce notevoli tracce dell’antico selciato tardo quattrocentesco della pavimentazione del chiostro e dei porticati. Durante i lavori nei pressi degli ambienti identificati con la cucina e il refettorio, vennero anche riportate alla luce tracce della copertura degli antichi sotterranei, parzialmente danneggiati in seguito all’abbattimento del convento avvenuto nel 1954. (A cura di Paolo Lorizzo – autore del libro “Il complesso conventuale di San Francesco ad Anguillara Sabazia” – Porto Seguro Editore).
Gli interpreti
Amarilli Nizza – Soprano
Giovanissima vince il concorso Mattia Battistini e debutta al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti quale protagonista nell’opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Nel 2001, dopo una serie di esperienze giovanili, inizia la sua carriera sulle scene internazionali. La vocalità duttile e autorevole, sorretta da una tecnica di canto solida e raffinata, il fraseggio sfumato e le notevoli capacità di interprete le consentono di affrontare un vasto repertorio di opere. Doti che accompagnate da una notevole presenza scenica le hanno permesso di affermarsi nei più prestigiosi Teatri e Festival operistici internazionali quale soprano tra i più applauditi della sua generazione. Dall’arena di Verona, al Covent Garden di Londra, dal Liceu di Barcellona allo Staatsoper di Vienna, dal Deutch Oper di Berlino al Ncpa di Pechino, Amarilli è considerata interprete di riferimento nel repertorio di Puccini e Verdi . I suoi ruoli spaziano da Aida a Tosca, da Butterfly a Lady Macbeth, da Manon Lescaut a Nabucco. Ben 54 sono i titoli in repertorio , affrontati ai massimi livelli con i più’ grandi direttori d’orchestra e registi del mondo quali i maestri : Metha, Oren, Bartoletti, Gelmetti, Zeffirelli, Bob Wilson, Pizzi , Vick etc etc . Numerosissimi i premi conseguiti nella sua lunga carriera tra cui si segnalano il Premio Puccini, il Premio Verdi , il Premio Giulietta, il Premio Pavarotti e il premio Oscar Music Award 2023. Amarilli è ospite fissa, dal 2008, nella trasmissione Applausi su Raiuno, condotta da Gigi Marzullo e ha partecipato a 6 puntate della trasmissione “ L’opera italiana “ prodotta da Rai 5 e condotta da Elio.
Cristina Ferri, soprano
Studia pianoforte alla Scuola di Musica R.Franci di Siena. Inizia lo studio del canto lirico con Carlo Bergonzi. Si diploma all’Accademia di canto lirico di Busseto a soli diciotto anni, riceve i diplomi di merito presso l’Accademia Chigiana di Siena. Successivamente si diploma privatamente in canto al Conservatorio Cherubini di Firenze. Nel 1994, ventunenne, debutta ne “L’amico Fritz” nel ruolo di Suzel al Valli di Reggio Emilia. Prosegue gli studi musicali con Renata Scotto, Magda Olivero e Raina Kabaivanska. Vince una borsa di studio al Concorso Voci Verdiane che le permette di frequentare un master di perfezionamento al Teatro di Parma. Riceve diplomi di merito presso l’accademia pucciniana a Torre del Lago. Debutta ne La Bohème in forma di concerto a Fidenza. È Liù in Turandot, nel 1998 in Toscana dove, nel 1999, è nuovamente Mimì ne La Bohème. Nel 2001 è vincitrice assoluta del Concorso internazionale “Mattia Battistini” e debutta ne la “Traviata” nel ruolo della protagonista al Teatro Vespasiano di Rieti. Debutta nel ruolo di Donna Anna nel Don Giovanni” al teatro di Bassano del Grappa e nel ruolo della Contessa da “Le Nozze di Figaro”. Debutta nel ruolo di Eugenia da “Il Filosofo di Campagna” di B.Galuppi al teatro di Belluno e di Alicante. Tocca molti teatri della Spagna con il “Desvan Verdi”. Nel 2002 è vincitrice del Concorso internazionale “Tito Gobbi”. Nel 2003 è Leonora nel Trovatore con la produzione del Ravenna Festival diretta da Julian Kovatchev, Violetta ne La Traviata a Carrara, e ancora Liù in Turandot a Como, Brescia, Bergamo, Pavia, Cremona diretta da Massimo de Bernard. Nel 2004 si esibisce in un concerto con l’Opera di Roma, interpreta poi Nedda a Teramo, e continua con i Carmina Burana al Santa Cecilia sotto la direzione di Roberto Gabbiani. Nel 2005 vince il XII concorso Di Stefano, ed esegue Magda ne La Rondine diretta dal maestro Steven Mercurio, poi ripresa a Parigi al Teatro Chatelet, sotto la direzione di Marco Armiliato. Nel 2006 debutta come Donna Elvira a Zagabria ed esegue il Requiem di Mozart a Messina diretta da Maurizio Arena. Nel 2007 è di nuovo Nedda ne I Pagliacci a Zagabria e Liù in Turandot all’Opera di Roma (Caracalla), sotto la direzione del maestro Alain Lombard. Nella stessa estate esegue anche dei concerti a Hvar, in Croazia, ed è di nuovo Violetta in Traviata a Spalato. Ricopre il ruolo di Manon Lescaut a Osijek, in Croazia, sotto la direzione del maestro Loris Voltolini. Nel 2008 è ancora Liù in Turandot a Pechino, debutta il ruolo di Lauretta in “Gianni Schicchi“ a Palermo, diretta dal maestro Paolo Arrivabeni, e a Bologna nel “Der vampyr “nel ruolo di Emmy diretta dal maestro Roberto Abbado con la regia di P. Pizzi. Debutta nel ruolo di Hanna Glavary ne “La Vedova Allegra” diretta da Christopher Franklin a Genova. Nel dicembre 2009 e a marzo 2010 canta Belinda in “Dido and Aeneas” alla Fenice di Venezia. Nel dicembre 2010 interpreta Leonora ne Oberto Conte di San Bonifacio al Ponchielli di Cremona. Nel Settembre 2011 è Mimì ne “La Bohème” al Teatro dei Rinnovati di Siena, dove nel 2011 interpreta Leonora nel “Trovatore”. Nell’ottobre 2011 e nel gennaio 2012 interpreta Santuzza da “Cavalleria Rusticana” e Violetta ne “La Traviata” al Teatro Franco Zappalà di Palermo. Nell’estate 2013 canta nuovamente Violetta e Nedda da “Pagliacci” di R. Leoncavallo al Festival “La Lirica” al Castello nella Val d’Elsa (Siena). Tra il 2014/2015 intraprende una tournée olandese nel ruolo di Aida (con la regia di Francesco Bellotto), alcuni recital a Bratislava, Bohème a Siena e Butterfly a Pisa. E’ stata insignita dalla sua città di Siena del prestigioso Mangia d’Oro, medaglia al valore civile per l’impegno culturale e per aver onorato il nome di Siena nel mondo. E’ spesso ospite delle trasmissioni RAI condotte da Gigi Marzullo, come Sottovoce, Testimoni e Protagonisti e Applausi. Nel 2017 riveste ancora i panni di Santuzza in Cavalleria Rusticana e di Cio-Cio San in Madama Butterfly al teatro Franco Zappalà di Palermo. Si impegna poi in un Requiem di Verdi a Barcellona, con l’Orchestra Sinfonica di Barcellona. Inaugura la stagione operistica del Gran Teatro Tenda di Palermo debuttando nel ruolo di Tosca, con la regia di Franco Zappalà. A maggio 2018 è pubblicato il libro di Bruno Baudissone, contenente un’intervista con Cristina Ferri. Prende parte alla realizzazione della colonna sonora del film di Donato Carrisi “L’uomo del labirinto”, con Dustin Hoffman e Tony Servillo uscito il 30 ottobre 2019. Nel 2020 è ideatrice e conduttrice della trasmissione “Dalla Musica al Teatro mi sono ritrovata in Radio” in onda su Radio Nuova Trieste. Nel 2021 è Tosca in un festival d’opera lirica nel Viterbese, canta Mimì ne “La Bohème” a Fiuggi e partecipa a una serie di recital che toccano la Toscana e si concludono in Sicilia. È chiamata come docente per alcuni master di canto lirico in Toscana. A giugno 2022, in collaborazione col regista Franco Zappalà, crea il corto “Quando le donne vengono uccise dall’indifferenza” presentato all’Accademia Chigiana di Siena nel giorno dedicato al contrasto alla violenza di genere. In agosto è ancora Hanna Glawary ne “La Vedova Allegra” in Sicilia. A settembre cura la regia di “Suor Angelica” nel festival musicale di Casole d’Elsa (SI). Riveste ancora i panni di Floria ne la “Tosca” nel centenario della nascita di Ettore Bastianini. Nel 2023 riceve il premio alla carriera” Donna è”. A marzo scrive il concerto/racconto “Le donne di Puccini” eseguito alla Biblioteca degli Intronati di Siena. E’ docente presso l’Accademia Verdiana Carlo Bergonzi di Busseto.
Eufemia Tufano – Mezzosoprano
Nata a Napoli ha intrapreso gli studi musicali nella sua città, conseguendo il diploma in musica barocca al Conservatorio San Pietro a Maiella .La sua versatilità musicale è confermata dall’assidua collaborazione con il Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, dove ha interpretato Mosé in Egitto di Paisiello, Werther di Massenet , Siberia di Giordano, Pietro il grande di Donizetti, Semiramide di Meyerbeer, Achille in Sciro di Sarro, Hérodiade di Massenet, Re Lear di Antonio Cagnoni (1828-1896) in prima esecuzione assoluta. Dal debutto avvenuto nel 2000, anno in cui ha cantato nella Cenerentola a Siena e nel Jongleur de Notre Dame, e nella Carmen al Ravenna Festival; Nabucco (Fenena) per il Luglio Musicale Trapanese e La clemenza di Tito (Annio) nel Circuito Lirico Lombardo; nel Trittico pucciniano che ha inaugurato la stagione 2002 dell’Opera di Roma; la partecipazione successiva alla Cenerentola (San Carlo di Napoli), l’Italiana in Algeri (Opera di Roma) e Giulio Cesare di Handel (Comunale di Bologna) Negli ultimi anni vale la pena ricordare soprattutto la Rodelinda di Handel alla Konzerthaus di Vienna, Bellini – ultime luci di Marco Betta a Lecce, Nabucco (Fenena) a Cagliari, l’inaugurazione della stagione 2007 del San Carlo di Napoli come Meg nel Falstaff diretto da Jeffrey Tate. È ancora Fenena, nello stesso anno, all’Opera Royal de Wallonie di Liegi e, nell’estate 2008, nella ripresa di Nabucco all’Arena di Verona. Eufemia è molto impegnata anche sul versante liederistico e oratoriale, in un repertorio che spazia da Bach, Purcell e Scarlatti a Stravinsky, De Falla e Weill. Di particolare rilievo le sue Liederabend dedicate a Schumann, Wagner, Berg, Mahler e Strauss, la sua esecuzione di musiche di Berlioz, Spohr, Tchaikovsky e Respighi.
Fabio Armiliato – Tenore
Nato a Genova, ha studiato al Conservatorio “Niccolò Paganini” della sua città e qui ha debuttato giovanissimo nel 1984 come Gabriele Adorno nel Simon Boccanegra, cominciando una rapida carriera che lo ha portato ad affrontare i ruoli più importanti del suo registro vocale nei più prestigiosi teatri del mondo. Nel 1988 ottiene il primo grande successo internazionale al Festival di Wexford ne La Cena delle Beffe di Giordano, proseguendo con la sua partecipazione al “Ciclo Puccini” del regista Robert Carsen alla De Vlaamse Opera di Anversa, interpretando nelle stagioni dal 1990 al 1996 i ruoli principali in Manon Lescaut, Tosca, Fanciulla del West e La Bohéme. Al 1993 risale il debutto al Metropolitan Opera House di New York con Il Trovatore, teatro in cui tornerà in seguito con Aida, Cavalleria Rusticana, Don Carlo, la nuova produzione con la regia di Giancarlo Del Monaco del Simon Boccanegra diretta da James Levine e poi ancora Tosca, Carmen e Madama Butterfly. Nel 1997 ha anche partecipato al tour in Giappone del MET con Cavalleria Rusticana e Tosca.
Nel suo lungo percorso artistico ha debuttato nel 1995 al Teatro alla Scala di Milano con il Mefistofele di Boito diretto da Riccardo Muti, ritornando successivamente con Madama Butterfly, Adriana Lecouvreur e Tosca e ha cantato in tutti i teatri più importanti del mondo quali l’Opéra de Paris, la San Francisco Opera, l’Opera di Chicago, il Teatro Real di Madrid, il Liceu di Barcellona, la Royal Opera House di Londra, la Deutsche Oper di Berlino, la NHK e il Bunka Kaykan di Tokyo, la Staatsoper di Monaco, Francoforte e Stoccarda, il Teatro Colon di Buenos Aires e poi la Wiener Staatsoper, la Deutsche Oper di Berlino, l’Opera di Roma, Genova, Firenze, Torino, Venezia, Napoli e Bologna: teatri nei quali torna regolarmente per partecipare in titoli come Turandot, Tosca, Carmen, Don Carlo, Pagliacci o Andrea Chénier. Proprio la sua interpretazione dell’opera di Giordano a Nizza, Barcellona, Torino, Venezia, Bologna, Palermo, Madrid e Siviglia, gli è valsa la proclamazione da parte della critica di “migliore Chénier dei nostri tempi”.
Fabio Serani, tenore, direttore d’orchestra, musicologo
Diplomato con il massimo dei voti in canto e direzione d’orchestra presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ha studiato con Gianni Bavaglio, Michael Sylvester, Maurizio Ciampi, Fabio Maestri. Si è perfezionato anche con Daniela Dessì, Renata Scotto, Rolando Nicolosi, Antonio Ballista.
Il suo repertorio d’elezione come cantante spazia dalla seconda metà del’800 alla musica contemporanea: ha debuttato nei ruoli principali di Tosca, Madama Butterfly, Fanciulla del West, Aida, Ballo in maschera, Traviata, Pagliacci, Cavalleria Rusticana, L’amico Fritz, Orfeo all’Inferno, lavorando con direttori quali Valery Ryvkin, Beatrice Venezi, Yu Long, Alberto Veronesi, Xu Zhong, Gianna Fratta, Jacopo Sipari di Pescasseroli, Marco Angius, Jacopo Brusa e con registi quali Renzo Giacchieri, Peter Mc Clintock, Enrico Stinchelli, Stefano Monti, Ozren Prohic, Isabel Milenski, Mauro Santucci, Matthew Barclay. Ha cantato in teatri e sale da concerto quali l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Goldoni di Livorno, Il Gran Teatro Puccini di Torre del Lago, Teatro Belli di Spoleto, NCPA di Pechino, Shanghai Opera House, Concert Hall of Shanghai Symphony Orchestra, Grand Theatre di Shenyang, Qingdao, Suzhou, Hangzhou e Dalian, Opera di Bucarest, Teatro Nazionale del Montenegro, HNK Ivan Zajc di Rijeka, ARAM Opera House di Goyang, Miry Concert Hall di Gand, Sandnes Kulturhus. È docente di Storia della musica presso il Conservatorio Statale di Musica Tito Schipa di Lecce.
Simone Colucci – pianista
Diplomato con esame di ottavo grado presso “Associated Board of the Royal Schools of Music”, London), ha conseguito il Diploma Accademico di II livello in pianoforte (biennio) al Conservatorio “Santa Cecilia”, Roma, conseguito con il massimo dei voti e la lode.
Ha partecipato a numerose Masterclass: Maestro Riccardo Marini, Maestro Boris Berman al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, Maestro Bruno Canino, Maestro Roberto Cappello al Conservatorio di Frosinone, Maestro Pierluigi Camicia al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, Pianoforte tenuta dal Maestro Massimiliano Damerini a Orvieto, Maestro Andrea Lucchesini, Maestro Pietro De Maria.
Vincitore del Terzo Premio al “Concorso pianistico Internazionale Città di Spoleto”.
Vincitore secondo premio al I Concorso Pianistico Internazionale “Orchestra Ferruccio Benvenuto Busoni”, il terzo premio al Concorso “Città di Massa” 2021, il secondo premio al concorso Iscart International Music Competition.
Ha studiato con il Maestro Giorgia Tomassi presso il Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso e con i Maestri Alexander Romanovsky e Roberto Plano presso l’Accademia di Musica di Pinerolo.
Attualmente è docente di pianoforte presso la scuola di musica Esopo in Via Volsinio e presso l’Accademia di musica Bernardo Pasquini. E’ vincitore di una Borsa di studio presso l’Accademia di Musica di Pinerolo conferitagli dal Maestro Alexander Romanovsky.
Leonardo Angelini, pianista
Si è diplomato con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore sotto la guida di Elio Maestosi. Vincitore del 1° premio al Concorso pianistico internazionale Mascia Masin, ha frequentato Masterclass di Guido Agosti, Vlado Perlemuter, György Sándor, Piero Rattalino e si è perfezionato con Aldo Ciccolini. Alla formazione solistica ha affiancato quella di pianista accompagnatore, seguendo le Masterclass di liederistica e repertorio litico tenute da Margaret Baker-Genovesi presso l’Ateneo Internazionale della Lirica a Sulmona, il corso tenuto da Marco Boemi a Riva del Garda ed il corso di repertorio liederistico tenuto da Erik Battaglia presso l’Accademia di Musica di Pinerolo. Ha studiato Composizione sotto la guida di Vieri Tosatti e, parallelamente, ha conseguito la laurea in Lettere ad indirizzo storico-musicale presso l’Università “La Sapienza” di Roma con il massimo dei voti e la lode.
Come solista, con orchestra e in formazioni cameristiche ha suonato per importanti istituzioni concertistiche italiane ed estere (Germania, Francia, Svizzera, Inghilterra, Olanda, Ungheria, Croazia, Marocco). In qualità di pianista accompagnatore collabora da oltre trent’anni con Teatri d’Opera ed Enti pubblici e privati quali il Teatro dell’Opera di Roma, l’Opéra de Lausanne,
l’Accademia Nazionale di S. Cecilia, la Europäische Akademie für Musik und Darstellende Kunst di Köln. Ha collaborato dal 2000 al 2011 ai Corsi Internazionali di Perfezionamento Operistico di Sulmona. Nel 2005 è stato invitato da Mirella Freni presso il CUBEC dove è stato preparatore di spartito e pianista accompagnatore.
Dal 2018 collabora regolarmente con l’Accademia Avant-scène Opéra di Neuchâtel (Svizzera) e le Associazioni Europa Musica e Ariadimusica in produzioni operistiche o Masterclass di Alto perfezionamento lirico e strumentale. È pianista ufficiale del concorso internazionale violinistico Franco Gulli di Roma e di prestigiosi concorsi internazionali di Canto Lirico, tra i quali il Maria Caniglia di Sulmona, l’Ottavio Ziino di Roma, il Fausto Ricci di Viterbo, lo Jole De Maria di Tivoli.
Massimiliano Tisano, pianista
Compositore, Direttore d’orchestra, ha studiato pianoforte con Massimiliano Damerini, composizione con Eduardo Ogando e Stefano Bracci e direzione d’orchestra con Donato Renzetti frequentando successivamente i corsi di Pierre Boulez a Lucerna. È stato direttore stabile dell’orchestra del Teatro Comunale di Roccella Jonica. Ha diretto la “Orchestra da Camera del Gonfalone” di Roma, l’Orchestra della Provincia di Catanzaro “La Grecìa”, la “Roma Tre Orchestra”, il “GERMI Ensemble” dedicato alla musica contemporanea, il “MACH Ensemble” e l’Orchestra del Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria. Nel 2020 ha diretto “La Traviata” di Giuseppe Verdi e nel 2021 la Bohème di Giacomo Puccini entrambe nell’ambito del Festival estivo “Borgo in Opera” di Guardavalle (CZ). Nel 2013 ha composto il Musical “Romoletto & Giulia” ispirato a “Romeo e Giulietta” di Shakespeare. La sua fiaba musicale “Willie”, della quale ha scritto anche il testo, ha avuto più di 40 rappresentazioni nelle scuole di Roma e del Lazio. Ha composto la musica per il balletto “Il Segno di Kazar”, rappresentato a Roma nel settembre 2002 e Luglio 2003. Nel 2011 ha composto le musiche per il documentario di Giorgia D’Arcangelo: “Formello, memorie per il futuro”. Nel 2014 il suo “Tango para mi juventud” per chitarra e quartetto d’archi è stato eseguito in prima assoluta da Adriano Walter Rullo – a cui il pezzo è dedicato – a Stoccolma presso la “Stockholm Concert Hall”, in occasione del concerto inaugurale del semestre di presidenza italiana in Europa e, nella versione per chitarra e orchestra d’archi, anche a Düsseldorf e Colonia sempre da Adriano Walter Rullo e dai Solisti Aquilani. Nel 2021 ha composto le musiche originali per lo spettacolo teatrale “Heroides vs Metamorphosys” di Manuela Kustermann e Cinzia Merlin andato in scena al Teatro Vascello di Roma. Hanno suonato con lui prestigiosi solisti quali: Mariolina De Robertis, Luciano Giuliani, Georg Moench e Angelo Persichilli. Nel 2019 ha diretto le “Folk Songs” di Luciano Berio al “Festival Musica sull’Acqua” di Colico (Lecco) interpretate da Alda Caiello. Hanno collaborato, in concerti da lui diretti, famosi attori quali Paolo Poli e Mattia Sbragia. Ha diretto i Musicals “Sister’s”, “Mamma Mia!”e “Artemisia” del quale ha curato l’orchestrazione e che è andato in scena in prima mondiale al Lyrick Theatre di Assisi il 22 Marzo 2015. “Artemisia” ha vinto il premio PRIMO 2015 (Premio Italiano per il miglior Musical Originale) e nel 2017 è stato rappresentato al Teatro Flaiano di Roma. Ha suonato in Argentina, Australia, Bulgaria e Giordania. Col mezzosoprano Chiara Guglielmi si è esibito a Pesaro per il “Rossini Opera Festival” e a Spoleto per “Musica da casa Menotti” nell’ambito del “Festival dei due Mondi”. Tra i cantanti con cui collabora in qualità di pianista: Amarilli Nizza, Angelo Veccia, Giuseppe Varano e Stefano Osbat. È docente di Accompagnamento pianistico presso il Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina.
Fabrizio Paoletti, violinista
Ha conseguito il diploma di violino nel 1990, sotto la guida del maestro G. Antonioni, presso il conservatorio “S. Cecilia” in Roma, frequentando contemporaneamente il corso di musica da camera con il maestro L. Cerroni.
Dopo il diploma, si è perfezionato con il maestro Shalom Budeer. Ha seguito inoltre vari corsi di perfezionamento individuale e orchestrale. Dal 1990 al 1994 ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica della R.A.I. di Roma, nonché con l’Orchestra del Conservatorio di S. Cecilia con la quale, nel luglio 1994, ha anche intrapreso con successo una tournée in America. Nel 1991 ha collaborato, in qualità di professore d’orchestra, con il tenore Giuseppe Di Stefano,
suonando nelle più importanti città della Germania occidentale e in Svizzera. Nel 1993, sempre in Germania, con l’Orchestra Filarmonica delle Marche, ha suonato il Requiem di Verdi a Potsdam e nel Duomo di Berlino.
Ha fatto parte dell’Orchestra della Diocesi di Roma (A.M.O.D.I.R.) diretta dal Monsignor Marco Frisina e del Gruppo Strumentale Guido d’Arezzo, specializzato nel repertorio barocco. Dal 2001 fa parte del quartetto d’archi Consonus e dal 2014 del quintetto Lacustico. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche, sia in gruppi orchestrali e da camera, sia come solista (RAI CINEMA). Dal 1988 è insegnante di violino presso l’Associazione “Scuola Orchestra” di Anguillara Sabazia nonché primo violino della omonima orchestra. Per la stessa associazione è co-fondatore e direttore dell’Ensemble “Sunday Orchestra”, con la quale organizza concerti ed eventi in collaborazione con la scuola Primaria del 205° Circolo Didattico di Anguillara. Dal 2000 al 2016 ha insegnato violino e teoria musicale alla St George’s International School di Roma, approfondendo il percorso ABRSM (sistema inglese di certificazione delle competenze in ambito musicale, del quale è stato anche collaboratore nella definizione dell’esame di violino). Ha approfondito lo studio della Storia della Musica presso la facoltà di Lettere moderne
dell’Università di Roma “La Sapienza”. Ha conseguito attestato di formazione al corso “Esagramma” (educazione orchestrale inclusiva) e al corso “EL SISTEMA in Italia – Corso di formazione pedagogico musicale per docenti e operatori di orchestre giovanili e infantili”, entrambi organizzati dal Conservatorio di S. Cecilia di Roma. Attualmente è docente di violino presso l’I.C. “Dante Alighieri” di Civita Castellana e di Musica presso l’I.C. “G. Nicolini” di Capranica.
Tommaso Nizza, pianista
Giovane pianista appartenente a una generazione di importanti musicisti, nipote di Claudia Biadi, mostra sin da piccolissimo una naturale predisposizione per la musica, per cui con la nonna inizia prestissimo lo studio del pianoforte. Studia dall’età di otto anni con il maestro Massimiliano Tisano, con cui ha partecipato agli eventi organizzati dalla Sunday Orchestra, il gruppo musicale degli allievi dell’Associazione Scuola Orchestra diretta dai maestri Massimiliano Tisano e Fabrizio Paoletti. Attualmente studia presso il Conservatorio “L. Refice” di Frosinone sotto la guida del maestro Giorgia Tomassi. Chopin e Rachmaninoff sono tra gli autori preferiti del suo repertorio.
Marilia Valenza, attrice
Amante della letteratura e del teatro fin dall’infanzia, studia recitazione presso la scuola “Teatro Azione” di Roma. Tra il 2015/2016, partecipa al progetto Erasmus+ studiando Dizione in Francese ed Estetica teatrale presso l’Université Paris 8 Saint-Denis Vincennes di Parigi. Si laurea in Drammaturgia presso l’Università La Sapienza con la tesi “Gerardo Guerrieri e il teatro americano: L’orologio americano di Arthur Miller”. Studia il metodo Strasberg e si diploma nella scuola di perfezionamento del Teatro Sala Umberto di Roma. La sua attività spazia tra il teatro classico e contemporaneo. Tra i ruoli più significativi che ha interpretato si riportano: Juliet -nella versione integrale del testo in lingua inglese- di “Romeo and Juliet” di William Shakespeare, Nora Helmer, da “Casa di bambola” di Henrik Ibsen, Olimpia da“Il diavolo innamorato” di Jacques Cazotte, L’Ecologista da“Chi ha suonato la sirena” di Alida Castagna (vincitore del premio Rita Sala 2017).