NO! Violenza sulle donne

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a cura della Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta

Quando si parla di violenza sulle donne si pensa sempre che succeda agli altri. “In Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella sua vita è stata vittima della violenza di un uomo.” (www.associazionedonnalibera.it). Dati inquietanti, preoccupanti. Chi abusa può essere uno sconosciuto ma, molto spesso, è il nonno, lo zio, il padre, il fratello/cugino, l’amico di famiglia.

La cosa più grave è che troppo spesso la violenza viene dal proprio partner. Gran parte delle donne al di sopra dei 50 anni ha subito una violenza prima dei 10 anni e non lo ricorda. Il dimenticare, però, non evita le tragiche conseguenze psicologiche, relazionali di cui l’abuso è responsabile. Si stima, inoltre, che più della metà degli abusi ricordati non vengano denunciati né confidati alle persone di fiducia. Altro dato spaventoso.

È importante, però, sapere di cosa parliamo. STUPRO: un atto sessuale completo non consensuale. ABUSO: ogni tipo di contatto sessuale non consensuale. VIOLENZA SESSUALE: qualsiasi attività sessuale, contatti o attenzioni sessuali non consensuali. MOLESTIA SESSUALE: qualsiasi comportamento a sfondo sessuale indesiderato da una delle parti e lesivo la dignità della persona a cui è diretto.

Il NON CONSENSO implica: 1- mancanza di consenso oppure il consenso è ottenuto con forza o minaccia; 2- la vittima è incapace di intendere (bambino); 3- la vittima è parzialmente o totalmente incosciente per l’effetto di alcol o droghe; 4- la vittima dorme.

Tutti possono essere vittima di violenza sessuale, dal bambino all’anziano, l’uomo o la donna (sposato, single, divorziato), la prostituta, l’omosessuale, il trans. La violenza sessuale è presente in ogni ceto sociale e in qualsiasi cultura. Cosa fare se si è o si è stati vittima di violenza? Chiedere aiuto! La violenza non si dimentica. La violenza rimane.

La violenza genera gravi problemi anche a distanza di anni. Ho seguito una giovane donna con Disturbo di Attacchi di Panico. Dopo parecchi incontri mi ha raccontato di un tentato stupro avvenuto almeno 10 anni prima. Le conseguenze di una violenza sono: depressione, isolamento sociale, aumento della soglia di attenzione e di allerta, disturbi del sonno, disturbi nelle relazione interpersonali private e lavorative, patologie nel rapporto con il cibo, patologie sessuali, autolesionismo, abuso di sostanze, Disturbo di Attacchi di Panico, Disturbo Post Traumatico da Stress.

Come riconoscere se un bambino ha subito violenza? Fondamentale è sapere che il bambino non mente su questi argomenti (non ne ha esperienza!). Emergono subito: gravi disturbi del sonno, rifiuto del cibo, eccessivo attaccamento al genitore, eccessiva paura dell’estraneo, comportamenti sessuali verso gli altri bambini.

Cosa fare se si conosce una persona vittima di violenza? Se il fatto è appena successo 1- portarla subito da un medico o al pronto soccorso ed evitare che si lavi; 2- farsi raccontare l’evento senza chiedere se si tratta di violenza, tentato stupro, ecc.; 3- stargli vicino in modo acritico e senza contatti fisici (baci o abbracci); 4- mettere la persona al sicuro; 5- denunciare l’evento alle autorità; 6- evitare contatti con il violentatore; 7- incoraggiare ed assicurare la vittima del vostro amore verso di lei; 8- rassicurarsi che la vittima non attui tentati suicidi; 9- consigliare di rivolgersi ad un assistente sociale, ad uno psicoterapeuta, ad un centro antiviolenza.

contatti: masin1970@gmail.com