NINNA NANNA, poesia di Dario Rossi

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Ninna Nanna 
a un bambino dell’Ucraina
a un bambino di Cutro

Bomba d’inverno, mare di maggio,
qui non ruggire, qui non danzare;
soltanto il cielo col suo coraggio,
con l’occhio azzurro possa donare

la ninna-nanna: quelle parole,
quelle carezze mai ritrovate,
quella lontana voce che vuole
le belle cose tanto agognate;

quella lontana voce che sa
d’oblìo, di pace, di giravolta
e dolcemente comincerà
con le parole: …”C’era una volta,

…c’era una colta un re pellegrino
morto alla croce dai suoi rivali
ch’è ritornato anch’egli bambino
volando in ciel con le sue ali.”

Dormi bambino. Sogna distese
di rossi papaveri su campi splendenti;
la ninna-nanna ha il suono cortese
non di sirena, nè flutti ardenti.

Dormi bambino. E nel sognare
apri il visino a dolce sorriso;
ancora non sai che vivere, amare,
sono le scale per il Paradiso.

Dario Rossi
Mazo 2023