NESSUNO POTRÀ SOTTRARSI ALLE RADIOFREQUENZE

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CLASSIFICATE COME AGENTI POSSIBILI CANCEROGENI: NEONATI, ANZIANI E MALATI CRONICI COMPRESI TSUNAMI ELETTROMAGNETICO SENZA PRECEDENTI.

di Maurizio Martucci

Arriva in Italia la connessione Internet satellitare a banda larga e alta velocità.

“Spazio. I satelliti di Starlink oscureranno le vere costellazioni?” Titola Focus sollevando il problema su quelle finte, in orbita bassa a circa 500 km dalla Terra. “La luminosità della flotta di SpaceX che porterà Internet ultra veloce in tutto il Pianeta preoccupa gli astronomi: nei prossimi mesi potremmo ritrovarci con decine di luci artificiali visibili nel cielo notturno.

”Si, è’ vero, ma la più grande preoccupazione, oltre detriti orbitali e sicurezza spaziale, in realtà è un’altra: l’Internet dal cielo, cioè il 5G dallo spazio, è infatti uno tsunami elettromagnetico senza precedenti di agenti possibili cancerogeni, radiofrequenze irraggiate dall’alto a cui nessuno, dal basso, potrà sottrarsene e trovare riparo, comprese fasce deboli e soggetti sensibili della popolazione come neonati, bambini, anziani, malati cronici e da sindrome ambientale, elettro-iper-sensibili, cardiopatici, portatori di pacemaker e apparecchi elettromedicali.

«Disponibile in Italia!», con una locandina pubblicitaria di Starlink scrive Elon Musk su Twitter annunciando l’imminente invasione del wireless dai cieli nostrani, «anche in luoghi nei quali l’accesso alla rete non è affidabile o non è disponibile. Internet ad alta velocità nelle regioni più rurali e isolate», lo spot promozionale per chiedere 30 giorni di prova soddisfatto o rimborsato, nessun contratto, poi 50 euro al mese d’abbonamento e altre 450 euro per il kit con hardware, installazione fai da te, antenna, router Wi-Fi, alimentatore, cavi e un supporto treppiede in cambio 124,39 Mbps di download, streaming in 4k, videochiamate, giochi online con gestione da un’App. “Ora scarichiamo file, riproduciamo Pandora, usiamo Zoom e non abbiamo nessuna latenza”, soddisfatto e gaudente testimonia Davide D. della provincia di Grosseto. Wow, che figata!

Si, ma… con quali autorizzazioni rilasciate dagli organi sanitari del Governo italiano? Con quale nulla osta, permesso o approvazione di sicurezza ambientale? Con quali garanzie per la salute pubblica nell’utilizzo di frequenze ubiquitarie nella sommatoria multipla e cumulativa di massicce flotte spaziali? E poi, quale responsabilità nella prevenzione del danno si è assunto il tycoon della Silicon Valley per invadere lo spazio sopra le nostre teste? Investiti 10 miliardi di dollari in infrastruttura tecnologica, la risposta è semplice. Niente e nessuna, sufficiente la promessa del vice-premier Matteo Salvini di porte spalancate a Palazzo Chigi (“Elon Musk è un genio innovatore, non vedo l’ora di incontrarlo”) e l’incontro privato in Vaticano con Papa Francesco (“onorato di aver incontrato il Pontefice“ ). Transumanesimo urbi et orbi, evidentemente quanto basta per una benedizione onnicomprensiva, così in Terra come nell’altro dei cieli.

Per fermare l’avanzata della transizione digitale e costringere le compagnie telefoniche a rivedere i loro progetti, monta la protesta:“Boicotta il 5G”, dall’Australia è partita la campagna di sensibilizzazione sociale che invita gli utenti/consumatori a non comparare prodotti di ultima generazione.

COMPAGNIE TELEFONICHE IN CRISI, I NUMERI DEL TRACOLLO.

Le compagnie telefoniche sono in profonda crisi. Il giro d’affari delle Telco italiane è infatti diminuito di oltre 14 miliardi tra il 2010 e il 2021, con la rete mobile in affanno (-5,0%) rispetto alla fissa (-2,5%), come dimostra un rapporto dell’area studi di Mediobanca.

Impietosi anche i dati di Asstel, il ramo delle telecomunicazioni di Confindustria: nell’indagine annuale emerge che già nel 2021 i ricavi delle Tlc italiane sono diminuiti dello 0,6% a 27,9 miliardi di euro, rispetto a investimenti in conto capitale, a 1,1 miliardi di euro, il valore più basso di sempre. Non solo, Asstel, inoltre, rileva che per il 2022 oltre al già avvenuto pagamento della restante parte delle frequenze 5G si prevedono aumenti del costo del debito e di altre voci del conto economico, tra cui quello energetico.

Come riportato anche in una puntata de IL TECNORIBELLE, per saldare il 73% contrattualizzato con lo Stato e nella legge di bilancio 2018 per l’acquisto all’asta dei primi tre lotti di radiofrequenze del 5G, Tim, Vodafone, WindTre e Iliad hanno fatto di tutto per ammorbidire la rata da 4,8 dei 6,55 miliardi di euro fissata al 30 Settembre 2022: “gli operatori – prima del saldo scriveva Il Sole 24 Ore – incrociano le dita nella speranza che possa arrivare una rimodulazione di quello che altrimenti sarebbe un salasso.”

Dita incrociate inutilmente, perché il salasso a bocca storta è stato saldato e alla sola TIM costato 1,7 miliardi, rovinosamente capitalizzati nell’indebitamento finanziario netto after lease pari a 20,1 miliardi di euro:
Il sito Agenda Digitale scrive poi che “l’industria delle telecomunicazioni non se la passa bene” e riporta che “nel 2021 la differenza tra margine lordo e investimenti ha registrato appena 1,1 miliardi di lire (in discesa dagli 11 miliardi di dieci anni fa) ed è presumibile che nel corso del 2022 il cash flow del settore in Italia sia stato negativo (complice l’impennata del prezzo dell’energia e l’ultima rata delle esose licenze 5G).“

Invece il sito Industria italiana riporta che “gli operatori Tlc stanno affrontando un periodo complicato: nonostante investimenti miliardari, i ricavi sono in calo. L’approccio tradizionale oggi non funziona più”, aggiungendo come “gli operatori vivono ormai da lungo tempo una condizione di difficoltà. Ogni anno fanno investimenti in termini di miliardi, ma i loro ricavi continuano a calare“.