Un pasticcio che ha compiuto un anno pochi giorni fa potrebbe essere in via di risoluzione. Una storia che, senza ovviamente entrare nel merito delle inchieste penali, ha visto brillare per indecisione e mancanza di coraggio la passata amministrazione comunale di Ladispoli che fece trascorrere dieci mesi senza trovare alcuna soluzione dopo la chiusura di alcuni camping e rimessaggi nella zona di via Roma. Una faccenda salita più volte agli onori della cronaca, fonte di un evidente crollo delle presenze di camperisti sul litorale e di una repentina diminuzione del volume degli affari in estate. Ora, uno squarcio di luce per trovare una soluzione che rispetti la legge e non ammazzi gli operatori balneari sembra essere all’orizzonte. E’ notizia di queste ore infatti che sia stato depositato in comune il progetto urbanistico relativo alla variante al piano regolatore generale per l’inserimento delle strutture ricettive all’aria aperta, tra cui i camping, alla data di entrata in vigore della legge regionale 30 del 1974. E’ un documento essenziale per dare corpo alla legge regionale 14 del 2011 che risolverebbe il problema per tutti i camping esistenti da prima del 1974. Ovvero, Camping Queen, Camping La Torretta e Camping Riviera. Applicando la legge si risolverebbe il problema, finirebbe la jungla normativa nella zona di torre Flavia, si rimetterebbe in moto l’economia turistica nel rispetto dell’ambiente e della legge. Se il progetto, forse emendato da alcune osservazioni, fosse rapidamente approvato dal Consiglio comunale di Ladispoli, i camping potrebbero riaprire i battenti nel 2018, in tempo per la stagione estiva.