NATALE STOP 5G

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FEDELI, SUORE, VESCOVI (E DIOCESI) PER LA MORATORIA: SEGNALI ANCHE
DALLA CEI, ADESSO TOCCA AL PAPA SCHIERARSI. ANTENNE O CROCIFISSO?

di Maurizio Martucci

Il peso della responsabilità verso le giovani generazioni. Suor Aurora Flores delle Oblate
dello Spirito Santo gestisce una scuola paritaria a Lucca, più di sessanta bambini da accudire e proteggere, anche contro il pericolo invisibile, l’inquinamento elettromagnetico nell’installazione di un’antenna di telefonia mobile proprio davanti la materna. Inneggia alla resistenza, s’appella ai poteri territoriali del Sindaco. In piena corsa al 5G, suor Aurora punta alla prevenzione di effetti indesiderati. Un po’ come i fedeli di Venezia hanno lamentato per un’antenna telefonica sul campanile in zona San Trovaso e lo stesso a Napoli, dove a Ponticelli l’opzione è tra crocifisso e antenne. “Tutti uniti per la nostra salute!”, sulla pagina Facebook scrive l’istituto toscano.

L’appello è raccolto da Ernesto Burgio, istituto europeo di ricerca sul cancro di Bruxelles: “per fortuna esiste una suora coraggiosa, più consapevole dei pericoli di tanti amministratori pubblici, anche la Chiesa deve aiutare a prevenire disturbi nel neurosviluppo in età pediatrica collegati ai campi elettromagnetici”. Esperto in epigenetica, Burgio è un pediatra di fama, per studiare la salute dei bambini ha lavorato pure in un gruppo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. E davanti a quattro vescovi, nel recente Convegno Nazionale di Pastorale della Salute della Conferenza Episcopale Italiana ha chiesto al Governo una moratoria sul 5G.

I lati oscuri dell’Internet delle cose sarebbero così  tanti che ignorarli non si può: “Soggetti deboli e più esposti al rischio, donne incinte, feti, neonati, bambini. Il Ministro della Salute dovrebbe chiedere opportune verifiche sanitarie sul 5G, bisogna prima studiare, riscontrare, non possiamo correre rischi enormi perché qualcuno ha investito soldi e qualcun altro glielo ha fatto fare senza una valutazione preliminare socio-sanitaria. Il ministro dovrebbe riscontrare anche i danni derivabili pure da altre fonti inquinanti elettromagnetiche. Ormai esiste una florida letteratura che lo dimostra, soprattutto nelle prime fasi di vita del bambino, 2-3 anni, le radiofrequenze possono disturbare i neuroni.”

In ordine temporale, il primo vescovo italiano Stop 5G, cioè apertamente schierato per la difesa della salute pubblica, è stato Mons. Mauro Contili, Rettore Apostolico dell’Università Anglo Cattolica San Paolo Apostolo di Roma, “membro del Santo Sinodo dei Vescovi della Chiesa”: si presentò a Vicovaro nel 1° meeting nazionale Stop 5G promosso dall’Alleanza Italiana Stop 5G per manifestare le sue perplessità all’invasione elettromagnetica. E ora, dalla Campania, gli fa eco Mons. Domenico Battaglia, alla guida della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata dei Goti in provincia di Caserta, nel cuore della Comunità Montana del Matese dove l’Alleanza Italiana Stop 5G ha appena tenuto un convegno
alla presenza di diversi sindaci locali per la precauzione. Ma un convegno presso l’Ospedale di Sant’Alfonso Maria dei Liguori a Sant’Agata dei Goti (5G: innovazione, sostenibilità, opportunità, rischio’) l’ha organizzato proprio il Vescovo Battaglia: “Non escludo che la nostra diocesi possa prendere una posizione ufficiale attraverso la sottoscrizione di un documento sul 5G”, riporta il quotidiano campano Il Mattino. “Le nuove tecnologie generano anche un problema sociale, ci vogliono far credere che siamo dei prodotti e che senza i prodotti non possiamo vivere. Ma non è così”.

“Usiamo le nuove tecnologie senza farci usare”, affermò nel 2015 Papa Francesco nella
Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Il fatto è che, oltre alla depredazione virtuale dell’anima e alle ormai note ripercussioni sociali di tecno-dipendenza, il 5G rappresenta anche una minaccia sanitaria: lo scorso anno, ricevuti in udienza in Vaticano un folto gruppo di malati di elettrosensibilità e sensibilità chimica multipla, la delegazione del Comitato Oltre la MCS consegnò al Papa proprio il mio libro d’inchiesta sui pericoli invisibili dell’Era Elettromagnetica. Dopo fedeli, suore e vescovi Stop 5G, dopo la denuncia nel convegno CEI e la mobilitazione delle diocesi, restiamo in attesa di un segnale forte e chiaro anche da parte di Papa Francesco.