MENTRE CERVETERI DESTINA I SOLDI DEGLI ADDOBBI NATALIZI ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ.
A Cerveteri si ragiona su come mantenere vive le tradizioni natalizie ma nello stesso tempo risparmiare un po’ di soldi. A Ladispoli invece è ufficiale: le luminarie ci saranno per rendere vivo il periodo di festa. Ma con una novità rispetto al passato e cioè l’utilizzo di un timer per spegnere le luci magari di notte quando è considerato spreco lasciarle accese sul corso principale del viale Italia, in piazza Rossellini o nelle altre zone nevralgiche.
A parlarne è direttamente dall’assessore al Turismo e agli Eventi di Palazzo Falcone. «In un momento storico cupo come questo, – parla Marco Porro – riteniamo necessario creare quell’atmosfera natalizia che ha una valenza solidale e sociale. Essendo il Natale parte della nostra cultura ed essendo un momento dell’anno in cui il commercio della città e la cittadinanza stessa hanno bisogno di una spinta emotiva concreta, le luminarie sono un progetto che regaleranno l’entusiasmo giusto per portare tutto il comprensorio, come al solito, a fare shopping a Ladispoli». Poi la questione del “telecomando” a distanza. «Nel rispetto della crisi energetica, – prosegue Porro – l’amministrazione ha deciso di mettere un timer che regolarizzerà l’accensione e lo spegnimento delle luminarie per non sprecare energia nella fascia oraria in cui la città non è vissuta».
Qui Cerveteri. In terra etrusca ha fatto discutere il caso della possibile riduzione delle luminarie, o alla gran parte delle luci nel centro storico. L’idea di parte della Giunta comunale sarebbe appunto quella di programmare meno effetti speciali ma utilizzare i soldi piuttosto a sostegno delle famiglie in difficoltà. Una indicazione data per altro dal Consiglio comunale, sia dalle forze di maggioranza che di opposizione. Insomma, si potrebbe ricavare un gruzzoletto da destinare ai cittadini bisognosi. Idee che al momento non sono state messe nero su bianco ma che presto probabilmente troveranno conferma. «È una soluzione per quella che possiamo definire povertà energetica – precisa Elena Gubetti, il sindaco – ci saranno gli alberi di Natale in centro, nelle frazioni e all’ingresso della rotatoria. Magari non con gli allestimenti classici del passato ma manterremo fede alle tradizioni del Natale. Se le famiglie hanno magari più disponibilità è un bene anche per i commercianti».