Riceviamo e pubblichiamo dal MoVimento 5 Stelle Ladispoli
Sindaco/Governatore, vuoi essere riconfermato ma ti vergogni di dire che negli ultimi anni hai fatto solo danni? Niente paura, da ora puoi sempre usare lo slogan “colpa del Movimento 5 Stelle”!
Questo slogan può essere usato anche dalle finte opposizioni dormienti, (verdi sbiaditi, rossi sinistri, neri spenti), l’importante è far dimenticare alle persone CHI C’ERA E COSA HA FATTO PRIMA DELLA RAGGI.
Prendiamo l’emblematico caso rifiuti. Primo punto fermo per tutti: all’art. 117, la Costituzione afferma che la competenza in materia ambientale è della REGIONE. Basterebbe questo per chiudere il discorso ma andiamo avanti. Come Sindaco di Roma, Virginia Raggi ha il dovere di far sì che i rifiuti siano raccolti ed avviati al trattamento in impianti AUTORIZZATI DALLA REGIONE, poco importa se siano di proprietà o meno dell’AMA. Nessuna città, grande o piccola che sia, smaltisce interamente i rifiuti nel proprio territorio, se così fosse la nostra città dovrebbe dotarsi di svariati impianti. Invece, ad esempio, Ladispoli spedisce i rifiuti organici in VENETO (avete letto bene).
Certo, qualcuno dirà “ma Ladispoli fa la raccolta differenziata e Roma no”. Esatto, ma vogliamo dargli un po’ di tempo o vogliamo dimenticarci che gli abitanti di Ladispoli sono pari all’1,5% di quelli della Capitale? Poi se riflettiamo sul fatto che la raccolta differenziata a Ladispoli è cominciata nel 2002 ed è stata completata nel 2015, allora possiamo tranquillamente dire “Virgì.. stai serena”.
Ma c’è la Cttà Metropolitana! Ed è lì che, secondo il coro dei politicanti locali, la Raggi avrebbe toppato in quanto la Sindaca vorrebbe far costruire delle discariche tra Cerveteri e Fiumicino. Ma esattamente cosa è successo?
La Città Metropolitana propone, sulla base dei criteri definiti per legge e riportati sul vigente Piano di Gestione dei Rifiuti (fatto dalla Polverini, Zingaretti ancora dorme), la localizzazione delle aree che POSSONO (e NON devono) essere destinate ad ospitare impianti di gestione dei rifiuti. Parliamo dunque di aree poste a distanza da centri abitati, da linee di comunicazione, esterne ad aree protette e aree vincolate, stabili dal punto di vista geologico e idrogeologico. I comuni, ricevuta la planimetria con l’individuazione delle aree idonee, PRESENTANO LE LORO OSSERVAZIONI. La Città Metropolitana ha inviato formalmente la planimetria a tutti i comuni e alla Regione per le osservazioni con nota prot. 2015126 del 21/4/2017.
Non basta? Avete ragione, sentite cosa scrive la Corte di Giustizia Europea per le procedure di infrazione: “un’ulteriore violazione sta nella mancata creazione, nella Regione Lazio, di una rete integrata ed adeguata di impianti di gestione dei rifiuti, tenendo conto delle migliori tecniche disponibili.” Capito? REGIONE LAZIO, non Comune di Roma o Città Metropolitana.
Quando questi politicanti avranno smesso di raccontare falsità, magari potranno prendere carta e penna e spiegare perché quelle aree non sono idonee. Ma lo dovranno spiegare anche alla Regione in quanto è quest’ultima che decide se e dove si faranno gli impianti. Tutto chiaro? Ripetete con noi: “è colpa della Raggi…”