MOVIDA SFRENATA I RESIDENTI SUL PIEDE DI GUERRA

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«MUSICA FINO A TARDI, GARE DI MOTORINI E FUOCHI D’ARTIFICIO: L’ESTATE È UN INCUBO»

Il duello si rinnova, come ogni anno, tra i residenti e gli amanti della movida. Ma quest’anno, a Ladispoli, la movida è selvaggia più che mai tra musica ad alto volume fino a notte fonda, fuochi d’artificio, schiamazzi e gare con i motorini modificati. Insomma, gli abitanti, e siamo solo a giugno, non ne possono davvero più.

L’inizio estate è da incubo per chi vive in centro e nei pressi del lungomare di via Regina Elena e il social è un po’ lo specchio delle lamentele. «Non vige una regola secondo la quale gli stabilimenti interrompono la musica? Il venerdì e il sabato non si riesce a dormire prima delle 3», ha scritto pubblicamente la signora Carla.

movida

«Sul lungomare le case sono a 10 metri dalle spiagge – si sfoga Rita – e già non ne possiamo più. La cosa che disturba sono anche gli spettacoli dal vivo con microfono tipo il karaoke, praticamente tutti i giorni della settimana. Non c’è alcun controllo».

Una polemica tira l’altra. «Sul viale Italia è un incubo – si accoda Simona, residente – la confusione finisce a notte tarda, i motorini passano ogni due secondi, i ragazzini urlano e cantano. L’unica soluzione è chiudere le finestre e morire di caldo». Il regolamento parla chiaro: musica non oltre la mezzanotte da domenica a giovedì, con due ore in più concessa il venerdì e il sabato. Solo che non tutti rispetterebbero l’ordinanza. Tanto che sul tema dell’inquinamento acustico interviene l’opposizione. «Numerosi cittadini, specialmente nelle ore notturne, durante la stagione estiva – si fa sentire Fabio Paparella, consigliare comunale di Ladispoli Attiva -, subiscono gravi disagi a causa dei rumori provenienti da locali che organizzano intrattenimenti musicali con impianti di amplificazione sonora.

Le zone più colpite includono Palo Laziale, lungomare Marina di Palo, lungomare centrale, Caere Vetus, centro storico e viale Italia. La delibera di maggio 2023 ha rettificato quella precedente concedendo due ore in più ai locali nel week end, fino alle 3 addirittura fuori dal centro urbano. Molte persone stanno soffrendo e sono state costrette a spostarsi altrove o a insonorizzare le camere da letto». Proprio il gruppo politico civico già lo scorso anno aveva chiesto all’amministrazione di dotare gli agenti della Polizia locale di un misuratore di decibel.

«Occorre rettificare l’ordinanza sindacale – sostiene Ladispoli Attiva – eliminando ogni tipo di deroga e stabilendo nuovi limiti d’orario di diffusione sonora degli intrattenimenti musicali all’interno dei locali».
Risponde la Giunta. «Verificheremo – dice Pierpaolo Perretta, consigliere comunale e delegato alla Polizia locale – fermo restando che ci sono organi dello Stato deputati al controllo. Alcuni comuni hanno effettuato delle convenzioni con Arpa Lazio, si potrebbe anche allungare il servizio agli agenti della municipale in alcuni giorni, vedremo. Però è corretto ribadire che l’amministrazione comunale non può essere responsabile di tutto».