MORTE DI DANIELE PAPA: AL VIA IL PROCESSO

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2006
Daniele Papa

RINVIATO A GIUDIZIO L’ISTRUTTORE DI VOLO

Venticinque maggio 2020. Il Diamond Aircraft DA20-C1 decolla dall’aeroporto di Roma Urbe e si inabissa a Roma, sul Tevere. Su quel velivolo viaggia il giovane Daniele Papa e purtroppo per il ragazzo cerveterano di 23 anni non c’è scampo, si salva solo l’istruttore Cito Gianandrea che si trovava al suo fianco. Una tragedia che spezza il cuore dei familiari di Daniele e di tutti gli amici.

A distanza di oltre due anni parte il processo che vede imputato proprio l’istruttore di volo. Per Mario, il padre della vittima, ex pilota di origini siciliane ma impiantato a Cerveteri, il 14 ottobre è un giorno importante. «Finalmente ci sarà la prima udienza nel tribunale di piazzale Clodio – racconta le sue emozioni a l’Ortica – noi chiediamo giustizia per quanto accaduto a nostro figlio. L’istruttore aveva poche ore di volo e quel giorno a nostro avviso non avrebbe dovuto volare perché non si era riposato».

C’è un’inchiesta parallela relativa all’Ansv (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo) in riferimento agli incidenti aerei. È l’autorità investigativa per la sicurezza dell’aviazione civile dello Stato italiano sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri. «L’errore umano è piuttosto evidente in base alla relazione specifica – aggiunge – ma ovviamente la questione penale è un’altra storia e vedremo quello che accadrà. Non era un ultraleggero ma un aereo certificato. Spesso si confondono le due cose. È doveroso specificarlo questo».

Intanto Mario Papa prosegue il suo progetto “DanyBoy”, dopo aver acquistato un aeromobile Blackshape Prime girando il mondo e raccogliendo firme e dediche esclusive per Daniele.