Nella caotica città motorizzata di Ladispoli, da qualche settimana si sono materializzati decine di monopattini elettrici.
Riceviamo e pubblichiamo
Se Ladispoli, con questa amministrazione, non riesce a fare una reale svolta “green” per disinteresse ed incompetenza, arrivano in aiuto le grandi multinazionali a dare la parvenza di sostenibilità, che manca.
Sembra proprio che il trasporto ecologico alternativo, sia la “svolta”: prima l’arrivo delle colonnine di ricarica auto Enel, ora i monopattini.
Peccato che la nostra città non sia affatto pronta al cambiamento: assenza di ciclabili, parcheggi selvaggi, spiagge inaccessibili, passaggi ridotti per i pedoni.
I parcheggi pubblici sono occupati dai tir, piuttosto che dalle auto, magari si potrebbe regolamentare la sosta, prima di creare nuovi posti auto in mezzo ai palazzi.
Abbiamo denunciato l’occupazione dei marciapiedi da parte dei dehors, ora ci pensano i monopattini ad occupare gli spazi rimasti per i pedoni.
Gli incidenti di questi giorni, di bici e monopattini, dimostrano che i percorsi dedicati, devono essere protetti e che soprattutto, non c’è reale controllo, su chi usufruirà di questi mezzi.
Basterebbe fare una passeggiata in centro per capire che bisogna intervenire immediatamente su quello che manca, non sul futuro prossimo.
Biciclette e monopattini sfrecciano infatti, contromano, sul viale Italia, oppure passeggiano, a fasi alterne, sul lungomare insieme ai pedoni.
Basterebbe, prima di imbarcarsi in questi progetti “ecologici”, analizzare il contesto.
O ascoltare i cittadini, per esempio!
Circolo Sinistra Italiana
Litorale Roma Nord
“Mahsa Amini”