Parte II- Quanto incidono le abitudini alimentari sul rischio di sviluppare una malattia o un tumore? Cosa evitare, cosa limitare, cosa preferire?
di Alfonso Lustrino
Nella prima parte di questo articolo abbiamo visto come il consumo di cibo spazzatura, l’obesità e lo scarso consumo di fibre siano cofattori per lo sviluppo di tumori ed altra malattie cronico degenerative. Abbiamo inoltre sottolineato quanto sia importante per la nostra salute limitare gli zuccheri. Lo zucchero infatti è un vero e proprio killer che può avere un impatto sul cuore e sul fegato, e può essere causa di insulino- resistenza, problemi metabolici e cancro. La raccomandazione di Franco Berrino, il noto dottore epidemiologo che ha incentrato i suoi studi sul ruolo del cibo nella prevenzione, è quella di nutrirsi di cibi integrali non raffinati, ricchi di fibre come i cereali integrali, legumi, frutta e verdura. Inserire nella nostra dieta il pesce, preferibilmente di piccola taglia (onde evitare di fare il carico di contaminati) ricchi di omega 3 come il pesce, incide positivamente sull’organismo ed aiuta nella prevenzione. In questa seconda parte affronteremo alcuni temi scottanti inerenti il consumo di carni rosse, latticini e di cibi con addittivi.
CARNI ROSSE
“Si consiglia di evitare le carni lavorate (fondamentalmente i salumi) e limitare le carni rosse. Le carni rosse sono associate al cancro dell’intestino, soprattutto per colpa della presenza del ferro: esso è molto ossidante e aiuta la sintesi di sostanze cancerogene. Le carni conservate, invece, sono da evitare perché oltre a essere ricche di ferro, sono trattate con nitriti e nitrati. C’è qualcosa da fare per limitare il danno se qualcuno vuole mangiare carni rosse: è bene che nel suo piatto metta tante verdure, dato che contengono sostanze antiossidanti. Tra le 500.000 persone seguite in 10 paesi europei, quasi 7.000 di loro si sono ammalate di cancro all’intestino: è stato osservato che quelli che mangiavano carni rosse si ammalavano di più, mentre coloro i quali mangiavano carni rosse accompagnate da verdure si ammalavano in misura minore.”
Il grosso problema è la frequenza con cui mangiamo proteine animali per colpa del mito delle proteine. Il nostro consiglio è meno carne e di qualità, cioè proveniente da allevamenti biologici.
Oggi i nostri bambini sono esageratamente nutriti, mangiano tre/quattro volte le proteine di cui hanno bisogno. A scuola gli si danno proteine animali tutti i giorni: carni rosse, carni bianche, il formaggio, l’uovo, il pesce. L’eccesso di proteine nelle diete è una delle principali cause dell’epidemia di obesità che c’è nella nostra popolazione. Più proteine si mangiano, più è facile diventare obesi.
Gli allevamenti intensivi fanno il resto.
LATTE
Diversa è la situazione per la produzione del latte. Berrino afferma che: “Il latte di oggi è molto diverso da quello di una volta.Una volta le mucche facevano 10 litri di latte quando mangiavano l’erba,adesso se così fosse farebbero soltanto 10 litri di latte. Negli allevamenti intensivi gli si dà molte più proteine affinché riescano a produrre 40/50 litri di latte al giorno. Addirittura negli Stati Uniti ci sono degli allevamenti dove producono 100 litri di latte al giorno, dove le mucche sono nutrite a base di soia transgenica che viene prodotta nelle grandi monoculture. Questo latte è molto diverso da quello di un tempo e può essere anche nocivo.” Per fortuna la realtà degli allevamenti biologici è diversa: gli animali vengono allevati con tecniche che rispettano il loro benessere, avendo accesso ogni giorno a pascoli e spazi aperti e la loro densità è limitata. L’agricoltura biologica si integra al ciclo della natura, nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute degli animali. Non è permesso aumentare la velocità della crescita o la produzione di carne, latte e uova ricorrendo a sostanze non naturali come ormoni, antibiotici e promotori della crescita. L’alimentazione si basa su foraggi biologici (freschi e secchi) e su mangimi anch’essi biologici; le eventuali cure veterinarie utilizzano prodotti omeopatici o fitoterapici.
FRUTTA E VERDURA
Il 96% dell’agricoltura fa largo uso di pesticidi, concimi chimici e diserbanti. Come possono queste sostanze non essere dannose per l’organismo oltre che per terrà, aria e acqua?
L’agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, vuole promuovere la biodiversità delle specie domestiche (sia vegetali, che animali), esclude l’utilizzo di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati (OGM), quindi ambiente e salute non possono che trarne un grandissimo beneficio.
Un esperimento eseguito da “Cambia la Terra” ha voluto vedere ciò che accade nel nostro organismo: quanti pesticidi mangiamo, quanti ne accumuliamo nel nostro corpo e cosa succede se per soli 15 giorni scegliamo cibi esclusivamente biologici. I risultati hanno veri e propri studi condotti da enti di ricerca e università, regolarmente validati e pubblicati: dopo 15 giorni di dieta a zero pesticidi vengono effettuate le analisi e incredibilmente la maggior parte delle sostanze inquinanti analizzate prima dell’inizio dell’esperimento sono risultate diminuite, in alcuni casi azzerate.
ADDITIVI
Mangiando “normalmente” (quindi non biologico) si introducono ogni anno dai 5 ai 12 kg di additivi chimici e coloranti. Così, giusto per ricordarlo, coloranti, emulsionanti, stabilizzanti, addensanti, gelificanti, edulcoranti, aromi chimici, esaltatori di sapidità, conservanti (come l’anidride solforosa, i nitriti e i nitrati), sono presenti nella stragrande maggioranza dei prodotti che compriamo.
Alcuni additivi sono innocui, ma molte sostanze in essi contenute sono al centro di studi scientifici indipendenti.che mettono in guardia dai loro effetti nocivi sulla salute.Nonostante questo, sono comunque autorizzati.
IN CONCLUSIONE
“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo”. Ispirati a questa storica frase di Ippocrate, il padre della medicina, consigliamo di seguire i seguenti punti:
– Limitare drasticamente gli zuccheri
– Prediligere cereali integrali a discapito di quelli raffinati
– Limitare la carne rossa ed evitare le carni lavorate (meglio poca ma buona)
– Mangiare pesci pescati di piccola taglia
– Mangiare ogni giorno 5 porzioni tra verdura e frutta
– Evitare prodotti con additivi chimici
– Evitare gli alcolici
– Prediligere alimenti biologici
Buona Vita a tutti!