“Invitiamo Michele Placido a Ladispoli per visitare i luoghi
dove Caravaggio visse le ultime ore della sua vita”
“Abbiamo appreso con interesse che il famoso attore e regista Michele Placido tra poche settimane inizierà le riprese di una fiction televisiva dedicata a Caravaggio. Si stanno effettuando in questi giorni i sopralluoghi sulle location scelte dalla produzione, ci auguriamo che anche il litorale di Ladispoli ed in particolare la zona del Castello di Palo Laziale dove Caravaggio fu imprigionato appena sbarcato dalla feluca proveniente da Napoli, saranno scelte da Michele Placido per la serie televisiva”. Con queste parole il sindaco Alessandro Grando ha lanciato un appello al regista pugliese, spiegando come il litorale di Ladispoli non possa essere escluso da una fiction che si pone l’obiettivo di ristabilire la verità storica dei fatti e degli eventi che precedettero di pochi giorni la morte del grande pittore.
“Da tempo – prosegue il sindaco Grando – la città di Ladispoli ha avanzato la tesi che Caravaggio possa aver vissuto le ultime ore della sua vita sul nostro litorale dopo essere stato scarcerato dalla fortezza Odescalchi i primi giorni di luglio del 1610. Un episodio attestato in modo esauriente dal compianto professor Vincenzo Pacelli dell’università di Napoli che aveva rinvenuto tutta la documentazione dello sbarco ed arresto di Caravaggio a Palo Laziale nell’Archivio del Vaticano una decina di anni fa. Pubblicando un libro nel quale illustrava in modo inequivocabile la presenza di Michelangelo Merisi sulla costa dell’attuale Ladispoli. Il rapporto tra Ladispoli e Caravaggio è sempre stato molto stretto, in più occasioni l’amministrazione comunale ha sollevato dubbi sulla ricostruzione storica degli eventi che portarono alla presunta morte del grande pittore a Porto Ercole. Invitiamo ufficialmente Michele Placido e tutta la produzione della fiction a Ladispoli per visitare i luoghi dello sbarco e vagliare l’ipotesi di girare alcune scene a Palo Laziale per offrire una versione completa dei fatti che accaddero pochi giorni prima della morte di Caravaggio”.