A tutti può capitare di sentirsi “gonfi” dopo un pasto abbondante o consumato troppo velocemente o nel caso sia stato ingerito un eccesso di fibre nell’arco della giornata, oppure, per le donne, durante la fase mestruale del ciclo.
Tuttavia, se allargare la cintura dei pantaloni in queste rare occasioni si può ritenere normale, una sensazione di gonfiore addominale costante è un sintomo da non sottovalutare: un campanello di allarme che qualche cosa nel nostro organismo non sta funzionando come dovrebbe.
Le cause del gonfiore addominale sono molteplici e possono spaziare da motivi prettamente anatomici a condizioni funzionali dell’intestino o perfino squilibri ormonali. Sarà solo attraverso un’attenta anamnesi ed esame obiettivo, andando cioè ad indagare la storia del paziente, fattori di rischio, abitudini alimentari, stile di vita, farmaci assunti e cercando di caratterizzare meglio il gonfiore valutandone la localizzazione, tempo di comparsa in relazione all’ assunzione di cibo o ad eventi esterni ed andando a ricercare altri sintomi extra intestinali ad esso associati, che sarà possibile districarsi nel complicato intreccio del gonfiore addominale
ECCO ALCUNE CAUSE DA RICERCARE
Stitichezza: Si verifica quando una persona ha difficoltà a evacuare o lo fa meno frequentemente del solito. Le cause possono includere dieta povera di fibre, disidratazione, cambiamenti nello stile di vita, sedentarietà o determinate condizioni mediche. Dieta ricca di amidi e zuccheri e in particolare dei cosiddetti FODMAP, ossia carboidrati scarsamente assorbiti dell’intestino che quindi fermentano causando gonfiore e dolore addominale. Ridurre il più possibile gli alimenti che ne contengono in grande quantità e aiutare la loro digestione con appositi enzimi digestivi migliorerà la sintomatologia.
SIBO e SIFO:
Il SIBO si riferisce a un eccesso di batteri nell’intestino tenue, mentre il SIFO riguarda un eccesso di funghi. Entrambe queste condizioni possono causare sintomi come gonfiore, gas, crampi e diarrea oltre a stanchezza e sensazione di gonfiore subito dopo il pasto. Dolicocolon: Questa condizione si riferisce a un colon anormalmente lungo. Ciò può portare a un accumulo di gas e feci, causando gonfiore e irregolarità nell’evacuazione. Allergia al nichel: Il nichel è presente in molti alimenti e può causare reazioni allergiche. Oltre al gonfiore addominale, i sintomi possono includere eruzioni cutanee, prurito e disturbi digestivi. Potreste sospettare questa condizione se la bigiotteria contenente nichel crea delle irritazioni o se il trucco vi crea allergia o se i sintomi del gonfiore si associano al consumo di alimenti ad alto contenuto di questo metallo.
Celiachia e sensibilità al glutine: La celiachia è una malattia autoimmune scatenata dal glutine, una proteina presente in frumento, orzo e segale. La sensibilità al glutine non celiaca causa sintomi simili senza danni intestinali. Entrambe possono causare gonfiore, diarrea o stipsi e crampi.
Intolleranza al lattosio: si verifica quando una persona non può digerire il lattosio, lo zucchero presente nel latte perché non produce l’enzima che serve per digerirlo. Il lattosio così non digerito rimarrà nel lume intestinale causando gonfiore o diarrea.
Eccessi di istamina: l’istamina è una sostanza chimica presente in molti alimenti e, se in eccesso, può causare sintomi come gonfiore, mal di testa e congestione nasale.
Allergie varie: Oltre al nichel, ci sono molte altre allergie alimentari che possono causare gonfiore. Queste includono allergie a determinati alimenti come noci, pesce, uova e soia. La reazione può variare da lieve a grave e includere sintomi come orticaria, difficoltà respiratorie e gonfiore.
Sindrome dell’intestino irritabile (SII):Il SII è una condizione cronica che può causare gonfiore, crampi, diarrea e stitichezza. Parassiti intestinali: possono infettare il tratto intestinale, causando gonfiore, diarrea o crampi. Può essere associato prurito sistemico e aumento degli eosinofili nel sangue. Disturbi endocrini: squilibri ormonali come il diabete, l’ipotiroidismo o un eccesso di progesterone nella seconda fase del ciclo mestruale possono rallentare la motilità intestinale e causare gonfiore.
Farmaci: alcuni farmaci, metformina, gli antiacidi e alcuni antidepressivi, solo per citarne alcuni, possono causare gonfiore come effetto collaterale.
Ostruzione intestinale: può essere causata da tumori, aderenze o malattie infiammatorie come la malattia di Crohn. È una condizione medica urgente che richiede un intervento immediato.
Endometriosi: patologia in cui tessuto simile a quello che riveste l’interno dell’utero si localizza anche in altre sedi. Questa condizione è spesso causa di gonfiore inspiegabile, oltre a dolori pelvici fortissimi.
Infezione da Helicobacter pylori: Questo batterio può causare ulcere e gastrite. Se non trattata, può portare a gonfiore e bruciore di stomaco.
Steatorrea: ossia malassorbimento delle sostanze grasse che si ritrovano così nelle feci. Le feci assumono un aspetto untuoso e colore chiaro. Può essere causata tra l’altro da disturbi della colecisti o pancreatite.
Problemi anatomici del bacino o della colonna vertebrale possono influenzare direttamente gli organi addominali e causare gonfiore. Questa è solo una sintetica carrellata di alcune delle cause possibili che possono nascondersi dietro a questo disturbo tanto diffuso e che possono essere presenti singolarmente o sommarsi tra loro. La cura del gonfiore addominale pertanto richiede un approccio globale e multifattoriale nonché una strategia personalizzata: non esiste una soluzione unica per tutti e ciò che può essere benefico per un paziente potrebbe essere inefficace o dannoso per l’altro.