Una vita su due ruote.
di Christian Scala
Romano, classe ’71, campione di motociclismo. Quella di Max Biaggi è stata una carriera con diverse fasi: quattro volte campione del mondo in 250, in MotoGp non è riuscito a imporsi, ed è rinato in Superbike. Storica la sua rivalità con Valentino Rossi.
Una passione nata per caso– Max Biaggi da bambino, come tutti quelli della sua età, è appassionato di calcio e tifa per la Roma. A diciassette anni, un suo amico gli regala una mini-moto, con un Biaggi piuttosto perplesso da quello strano regalo. L’autore del dono riesce a strappare una promessa al futuro pilota, che di buon grado lo accompagnerà a vedere una gara sul circuito di Vallelunga. Max rimane folgorato e decide su due piedi: vuole correre. Nel 1989 diventa campione nella Sport production, dimostrando di avere la stoffa e il talento per diventare il numero uno, e nel ’91 l’Aprilia lo contatta per farlo partecipare al campionato 250, l’odierna Moto2. Il padre, che ha un negozio di tute, sceglie di seguire Max come un’ombra. Lui, nel ’93, corre per la prima volta con la Honda, ma è col ritorno all’Aprilia che la sua carriera di prende una svolta, consacrando il suo talento. Il 9 ottobre 1994 sul circuito spagnolo di Montmelò, Biaggi conquista il suo primo titolo nella 250, categoria che dominerà ininterrottamente fino al ’97, vincendo altri tre titoli, due con l’Aprilia e uno con la Honda. Quest’ultimo sarà una delle vittorie più sofferte della sua vita.
Biaggi vs Rossi – Max nel 1998 decide di passare alla classe 500, che in seguito diventerà Motogp. Corre ancora per la Honda e vince la prima gara a Suzuka, in Giappone. Nonostante sia un debuttante nella massima categoria, Biaggi si inserisce nella lotta per il titolo. Come rivale ha Mick Doohan. La svolta decisiva di quel mondiale arriva durante la gara di Barcellona, quando a nove giri dal termine, a causa di alcune cadute, viene intimato ai piloti il divieto di sorpasso, ma Biaggi e Alex Barros infrangono questa regola e vengono penalizzati con una sosta di dieci secondi ai box. Qui il pilota romano commette la leggerezza di proseguire, venendo poi squalificato e lasciando la vittoria a Doohan, che in questo modo lo sorpassa in classifica, balzando in testa al mondiale e vincendo il titolo a fine anno. L’errore commesso dall’italiano porterà a dissapori con la Honda, e Max passerà alla Yamaha. Gli anni seguenti saranno segnati dalla rivalità con l’allora astro nascente Valentino Rossi. Una sfida fatta di veloci sorpassi e polemiche feroci, in particolare nel 2001, quando Biaggi dopo alcune annate non esaltanti si trova a lottare contro Rossi per il titolo. Durante la gara inaugurale, il pilota di Tavullia finisce fuori pista dopo una manovra del romano, lo rincorre e lo supera, rivolgendogli un gesto poco educato e accusando il rivale di scorrettezza. A Barcellona il podio, tutto italiano, fu storico: Rossi, Biaggi, Capirossi. Prima della premiazione, una rissa scaturì da un diverbio tra Biaggi e l’entourage di Rossi. Furiose polemiche scaturirono anche dopo la gara sul circuito di Donington, con la vittoria del pilota di Tavullia. Biaggi arrivò sul traguardo sfiorando Rossi che stava festeggiando, e anche in questo caso volarono parole pesanti. Max sembra vicino a al titolo del 2004, ma anche questa volta a vincere è Valentino. Il romano, dopo un deludente 2005, decide di lasciare la MotoGP.
Seconda vita -Per Biaggi viene considerato il fine carriera, ma nel 2006 a sorpresa viene annunciato il suo ingaggio in Superbike da parte della Suzuki. Debutta nel febbraio 2007 in Qatar vincendo la prima gara arrivando secondo, e lotta per il titolo arrivando terzo a fine anno dietro a Noriyuki Haga e James Toseland, dimostrando di poter essere ancora competitivo. Ancora una volta, il suo arrivo all’Aprilia sarà una svolta come nel ’94. Dopo una prima stagione con molti piazzamenti e il quarto posto in classifica, nel 2010 lotta per il titolo con Leon Haslam. Quest’ultimo accumula quasi 30 punti di vantaggio su Biaggi, che sembra destinato a capitolare. Max invece riesce a recuperare e diventa il nuovo leader del mondiale, con un vantaggio che a metà campionato è di 68 punti. Biaggi diventa matematicamente campione a Imola, primo italiano a vincere il titolo Superbike, e bissa la vittoria nel 2012, anno in cui si ritira.
Negli anni successivi il pilota è costretto a fare i conti con eventi dolorosi: la scomparsa del padre e un pauroso incidente, fortunatamente senza conseguenze. Nel 2016 fonda il Max Racing team, che nel 2020 parteciperà al campionato Moto3 coi piloti Romano Fenati e Alonso Lopez. Una carriera luminosa, quella di Biaggi, con l’unico rammarico di non aver vinto in MotoGp.