«MASCHERINE FCA NON SONO FILTRANTI, È FRODE IN PUBBLICHE FORNITURE»

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Denuncia dell’Usb e Rete Iside. Esposto in procura e alla Corte dei Conti dopo un’analisi  sull’efficienza di filtrazione batterica su lotti usati da studenti nelle scuole. Richiesto il sequestro preventivo.

Mentre siamo in attesa della sentenza del Tar del Lazio sull’obbligo di mascherina al banco  per gli alunni delle elementari (prevista per il 10 gennaio), e mentre il Consiglio di Stato ha dato ragione ad una famiglia che aveva fatto ricorso contro l’obbligo di mascherina a scuola per la figlia, Fca Italy è stata denunciata per «frode in pubbliche forniture». Ieri mattina il sindacato Usb e la onlus Rete Iside hanno depositato alla procura di Roma l’esposto per «omessi controlli» nella fabbricazione di mascherine.

Come è noto l’azienda di proprietà Agnelli nel 2020 – scrive Massimo Franchi sul manifesto.it –  ha riconvertito alcune linee alla produzione di mascherine. Dall’estate scorsa da Mirafiori e da Pratola Serra (Avellino) vengono confezionate circa 11 milioni di mascherine al giorno destinate alle scuole. In accordo con il commissario Arcuri, Fca ha ottenuto la validazione di 5 tipologie di mascherine (4 per adulti e 1 pediatrico) di tipo 2R. Inoltre, come da Dpcm di marzo che a causa dell’emergenza tagliava le procedure, ha inviato all’Istituto Superiore di Sanità «un’autocertificazione sotto propria responsabilità attestando le caratteristiche tecniche e dichiarando che rispettavano tutti i requisiti di sicurezza».
L’Usb aveva già denunciato come alcuni lotti risultassero maleodoranti e di difficile vestibilità «perché schiacciano la faccia». Ma ora c’è di più: Usb e Rete Iside (onlus che si occupa anche di sicurezza sul lavoro) a gennaio hanno chiesto un’analisi di laboratorio da Archa srl (società accreditata da Accredia, ente designato dal governo italiano) per verificare il «potere filtrante» di due lotti di mascherine Fca Italy. «I test sono stati effettuati il 15 gennaio esponendo ad aerosol batterico la faccia interna del campione con un flusso di aspirazione di 28,3 litri/minuto – specifica l’Usb – . L’analisi ha rilevato come queste non siano rispondenti ai requisiti di efficienza di filtrazione batterica (Bfe)». «Le mascherine pediatriche hanno un potere filtrante del 83-86% (invece del 98% previsto dalla norma); le mascherine per adulti un potere filtrante del 89-90% (invece del 98% previsto dalla norma)», si legge nell’esposto. Oltre alla denuncia alla procura, gli avvocati depositano l’esposto alla Corte dei conti per «verificare se dai fatti sia derivato un danno per l’erario e di individuarne i responsabili».
La denuncia è presentata dagli avvocati Carlo Guglielmi e Arturo Salerni. «I fatti che denunciamo ci sembrano gravi anche perché riguardano minori – commenta l’avvocato Salerni – per questo chiediamo alla procura di verificarli in fretta e, in caso di conferma, di adottare i provvedimenti cautelari per evitare ulteriori conseguenze».

Fonte: https://ilmanifesto.it/mascherine-fca-non-sono-filtranti-e-frode-pubblica/