MARINELLA E LE ALTRE – Quando De Andrè ha cantato le donne
Lo spettacolo propone una galleria di ritratti che presentano l’universo femminile attraverso i versi e la musica di quelle canzoni di Fabrizio De Andrè in cui sono protagoniste le donne.
Di De Andrè, tra le tante cose, si sa che cercava nelle strade, nelle altre culture, nella vita di tutti i giorni, le parole delle sue canzoni. Si sa che, proprio grazie a questo, riusciva a creare mondi fantastici tra le gonne di una prostituta o nella barca di un pescatore, usando le parole che usiamo tutti, senza artifici, ma descrivendo semplicemente ciò che sentiva e vedeva. E forse, ciò che lo rende ancora così pregnante è la sua capacità di vedere lo straordinario nella vita reale, senza andarlo a creare, ma raccontando la Vita così com’è perché il vero Straordinario, nel bene e nel male, è proprio essere al Mondo.
Particolare attenzione va dedicata alla scelta delle sonorità impiegate per la rilettura dei brani: strumenti acustici, con una preferenza per quelli etnici, fanno da sfondo alle voci. Un percorso più minimalista, discreto ma intenso, capace di evocare quegli archetipi che emergono dalle creazioni di De Andrè così vicino, nell’impostazione, al mondo dei cantastorie o dei menestrelli, quasi un Trovatore dei nostri giorni.