Sabato 17 settembre 2022: comunità e salute nel territorio dei Monti Sabatini
Il coordinamento Libera Tuscia sarà presente nella piazza del molo ad Anguillara Sabazia a partire dalle ore 15, per un evento che ha tra gli obiettivi quello di informare sui fatti reali successi a partire da marzo 2020, che non sono stati narrati dal mainstream (eventi avversi ai sieri e difficoltà legate alle restrizioni Covid) ed indicare possibili alternative (cure domiciliari, assistenza legale e psicologica).
Con il motto “Noi ci siamo”, il coordinamento dei cittadini dei Monti Sabatini, dopo aver incontrato il sindaco Avv. Angelo Pizzigallo a maggio, rilancia con un ricco programma di testimonianze e lavori artistici di nostri concittadini, nonché interventi di medici che hanno curato le persone malate di Covid, associazioni che offrono sostegno per le diverse problematiche, giornalisti indipendenti.
Alcuni di questi argomenti drammatici si materializzeranno con il Teatro Immagine della compagnia “Noi ci siamo”, che stimolerà il pubblico ad intervenire su possibili alternative e soluzioni.
Per tutto il pomeriggio saranno presenti degli sportelli informativi sull’iniziativa, sui progetti del territorio e laboratori creativi per bambini dalle ore 16 alle 18. A concludere la serata, a partire dalle ore 20, ci sarà la proiezione del documentario “Sporchi Novax” ( trailer https://youtu.be/fvfOslt0GV0) , documentario sull’esistenza e la resistenza di chi compie scelte diverse.
Per contatti e per invio di testimonianze scrivere a:
Programma
h. 15:00 Accoglienza
h. 15:30 Interventi (prima parte)
- Coordinamento Libera Tuscia
- Dott. Mauro Navarra – IppocrateOrg
- Dott.ssa Mariapaola Recco – Terapie Domiciliari
- Cristina Lenzi – Comitato Ascoltami
h.16:15 Testimonianze
h.17:15 Interventi (seconda parte)
- Massimiliano Paolini – COMILVA Lazio
- Tiziana Alterio – giornalista, scrittrice
- Studenti Universitari
- Professor studente Davide Tutino
- Mario Sanguinetti – COBAS scuola
h.18:30 Compagnia teatrale “Noi ci siamo” – Teatro Immagine
Modera Walter Vastarella – ricercatore
h. 20:00 Proiezione di “Sporchi No Vax” – documentario (entrata libera, offerta consapevole)
Sportelli informativi:
1.Libera Tuscia
2.COMILVA
3.IppocrateOrg
4.Autoproduzione e Comunità
5.La Storia delle Storie (si raccolgono testimonianze scritte che resteranno anonime).
Mostra fotografica
Laboratorio creativo per bambini dalle 16 alle 18.
Documentario.
Documentario sull’esistenza e la resistenza di chi compie scelte diverse. Una riflessione sul rapporto tra la libertà e i vincoli sociali, riflessione che nutre la coscienza personale e collettiva. Una testimonianza accorata e sincera, per ricordarci che un modo migliore di stare al mondo è ancora possibile. Il progetto nasce dal desiderio di testimoniare il periodo storico che si è aperto con la dichiarazione dello stato di emergenza per la pandemia. Inizialmente, l’idea era di lasciare una testimonianza “oggettiva”, ma, come spesso capita quando si hanno pretese di oggettività, in realtà quello che emerge è un ritratto personalissimo dell’ambiente sociale degli autori e dei loro tentativi di sopravvivere, proponendo attività artistiche e occasioni di incontro e di dialogo, allo scopo di ricostruire un tessuto sociale lacerato da obblighi e paure.
Il documentario stesso rappresenta uno di questi tentativi di rispondere in modo proattivo alla situazione, di reagire al senso di impotenza, di trasformare la paura, la rabbia, la confusione in un messaggio di speranza e di fratellanza.
Autoprodotto e realizzato con mezzi di fortuna da Massimo Baiocco (riprese, regia, montaggio, colonna sonora) e Tiziana Franceschini (soggetto, testi, regia, montaggio), il documentario raccoglie undici interviste, inframezzate con estratti di reading, performance e concerti, unite da una narrazione che evolve in base all’evoluzione della situazione sociale da Dicembre 2021 a Febbraio 2022, fino a Maggio 2022, quando è stato completato il montaggio.
La domanda centrale posta agli intervistati è stata la seguente: “Come mai oggi ti ritrovi a fare parte di una minoranza discriminata? Quali scelte di vita del tuo passato ti hanno portato dove sei ora?”. Quello che interessa documentare non è tanto la questione ideologico-politico-sanitaria, quanto l’aspetto umano, da cui si evincono i percorsi di vita, le scelte personali, fatte ben prima dell’arrivo della pandemia, che hanno portato un insieme di persone ad essere viste dalla collettività come degli “sporchi no vax”.
Dalle interviste emerge il sistema valoriale di ognuno, il modo di stare al mondo come risultato del confronto consapevole con i valori, i vincoli, le consuetudini, gli schemi di pensiero, le rappresentazioni, i modelli di comportamento, i bisogni, gli stili di vita della società contemporanea occidentale. Dalla risposta a questa domanda iniziale, ognuno ha proseguito a parlare liberamente, raccontando di sè e delle sfide affrontate per sostenere le proprie scelte. Nel montaggio, poi, si è data la priorità alle narrazioni che offrono uno spaccato di vita rispetto al mondo sociale e lavorativo caratteristico di ognuno.
Di seguito, la dozzina di sporchi no vax intervistati che ti cambieranno la vita:
Antonio Alcaro (psicoterapeuta)
Giovan Bartolo Botta (regista, attore, scrittore)
Caterpillar (attore e scrittore)
David Colantoni (scrittore, poeta, saggista)
Miriam De Vero (musicista, insegnante)
Felice (poeta contadino)
Katia Flacco (impiegata)
Eva Milan (artista)
Stefano Notarangelo (musicista, insegnante)
Giorgio Olivetti (artigiano)
Piero Petracci (artista)
Caterina Sergenti (studentessa)
Marco Ubaldi (danzatore olistico)
La proiezione dura due ore. E’ prevista una pausa dopo il primo tempo e, al termine, se si vuole, uno scambio tra il pubblico e gli autori.
Se vuoi guardare il documentario, scrivi alla mail sporchinovax@gmail.com per sapere quando e dove sono le prossime proiezioni. Se vuoi, è possibile mettersi d’accordo per organizzarne una insieme.
Gli autori sono disponibili a spostarsi per portare il documentario e tutti i materiali necessari alla proiezione (videoproiettore, pc, telo, impianto audio). Al termine della proiezione, è richiesta ai partecipanti una libera offerta per contribuire alle spese sostenute per l’acquisto dei materiali e per il viaggio.
E’ bene specificare che, per lo meno in questa fase, non è prevista la diffusione del documentario sul web. Il web abitua ad una visione casalinga, che resta confinata tra le mura della propria casa e viene spesso consumata in solitudine. Al contrario, organizzare una proiezione induce a cercare un luogo, a contattare le persone e, infine, a uscire di casa. Durante le proiezioni le persone si conoscono, si parlano, le reti nate sul territorio si coordinano, nascono collaborazioni e amicizie. E’ questo lo spirito che anima il progetto.