UN MASSAGGIO AL VENTRE CON GLI OLI ESSENZIALI ALLEVIA IL DOLORE, ALLEGGERISCE DALLE SCORIE E RESTITUISCE VITALITÀ.
La camomilla è calmante per eccellenza e potente antispastico. Diversi studi hanno comprovato l’azione ansiolitica dell’apigenina, una componente della camomilla, molto concentrata nell’olio essenziale, senza evidenziare effetti di sedazione, a dosi simili a quelle usate per le benzodiazepine classiche. È uno fra gli oli essenziali che Rosa Granzotto, docente di aromaterapia, ci consiglia in una miscela lenitiva e calmante, da utilizzare in un trattamento del ventre specifico per supportare l’eliminazione delle tossine linfatiche e sanguigne, in un webinar tenutosi in questo weekend.
Ci sono diversi passaggi che coinvolgono vari distretti, in pratica questo trattamento fa fluire le scorie di sangue e linfa nella cisterna del Pecquet, per poi accompagnarle, attraverso il dotto toracico, nella succlavia sinistra, col sangue venoso, per essere veicolate nel distretto cuore/polmone e originare sangue e linfa puliti e rivitalizzati, che andranno a nutrire, attraverso il sangue arterioso, tutti i nostri organi.
La spiegazione del massaggio richiede di visionare come viene praticato, ma sicuramente un massaggio delicato, con mano aperta, in senso orario, con applicazione di oli come indicato di seguito, consente di goderne comunque proprietà e benefici, grazie alla penetrazione pressoché immediata nel circolo sanguigno, attraverso i capillari venosi e il sistema linfatico, con azione entro un paio d’ore al massimo dall’applicazione. L’olio essenziale di base più indicato per un trattamento al ventre, opportunamente diluito in olio vettore, (consigliato olio di calendula o olio di riso), è l’olio essenziale di anice stellato.
Anice stellato, Illicium verum, Magnoliacee.
In oriente viene spesso piantato vicino ai templi buddisti, in Giappone la scorza viene bruciata come incenso, perché acuisce la consapevolezza psichica e apre alle intuizioni profonde. È un olio che cura il nostro apparato gastrointestinale con la sua nota di cuore, ovvero con amore. Digestivo e antispastico in primis, con effetti benefici anche sulle cefalee correlate. Aiuta la regolarità intestinale ed è efficace anche contro l’alitosi, proprio grazie all’azione riequilibrante sull’intestino. Migliora la respirazione se spalmato sul torace e sulla schiena. Per il trattamento al ventre è consigliato usarlo anche insieme al Finocchio dolce, che allevia le flatulenze e l’aerofagia. In questo modo avremo una miscela che lenisce la pesantezza di stomaco, anticolitica, antibatterica, antifermentativa. Distende le fasce muscolari (nella zona epatica favorisce il deflusso della bile), scioglie le rigidità, riscalda e apre: quando lo stomaco si chiude, è l’ideale.
Insieme a Eucaliptus Globulus è antielmintico, cioè ci libera dai parassiti.
Per la stitichezza si può alternare a Bergamotto e Maggiorana.
Se il mestruo è doloroso e abbondante, con Maggiorana, se il mestruo è scarso, con Lavanda Vera, un olio quest’ultimo che ci invita a dare di più, a essere più aperti verso il mondo.
In caso di dissenteria, oltre ad accertare le cause patologiche, è utile l’olio di chiodi di Garofano, in un delicato massaggio in senso antiorario.
Il massaggio al ventre alleggerisce le scorie, ci da più vitalità ed energia, va benissimo anche per le persone anziane e anche in caso di resezione dell’intestino o diverticoli (in questi casi il massaggio deve essere una carezza e occorre utilizzare un olio agrumato come Limone o Lemongrass, insieme con Camomilla Matricaria con Lavanda, in poco olio vettore, nella misura di 6/8 gocce complessive).
Camomilla Romana (Anthemis Nobilis o camomilla inglese) è un’essenza calmante, amica del sonno. Sulla pancia ha effetto sulla dispepsia (cioè tutti i disturbi a carico dello stomaco, nausea, pesantezza, coliche digestive, crampi, bruciori, ulcere, elicobacter pylori) e sui disagi psichici che sovente ne sono concausa: soprattutto la mancata accettazione (non va giù!) di situazioni emotive legate al nucleo affettivo o lavorativo. Funziona anche per altre infiammazioni, come mal di denti, mal di orecchi e infiammazioni muscolari. È ancora più efficace se abbinata a Lavanda Vera, la lavanda che cresce spontaneamente soprattutto se la sua estrazione avviene nel corrispondente tempo balsamico (ahimè quello che da la resa inferiore, ragion per cui sarebbe meglio trovare un olio di Lavanda con questa rara e preziosa caratteristica, come quelli di Aromacology).
Trovate indicazione dell’utilizzo di questo prezioso olio, anche nella specie botanica Matricaria (o tedesca o Matricaria Recutita), nel nostro libro: Menopausa – Il tempo ritrovato, con tanti altri suggerimenti per la vostra bellezza nella seconda metà della vita.
La camomilla blu (Matricaria), con il camazulene contenuto in alta concentrazione, lenisce ogni dolore e ogni rossore cutaneo, è indicata anche per tiroide infiammata, direttamente sulla ghiandola. Entrambe le camomille citate hanno un’azione lenitiva (insieme ad altri oli) sulle manifestazioni di Herpes Zoster, il famigerato fuoco di Sant’Antonio. Tutte queste proprietà sono completate da uno sperimentato potere riepitelizzante, cioè di rigenerazione dei tessuti, che fa delle Camomille un ottimo presidio nei devastanti effetti collaterali secondari delle terapie con radiazioni. Insieme con Mimosa, l’azione riepitelizzante è ancora più potente; la Mimosa, nota già al tempo dei Maya come “l’albero della pelle, è stata utilizzata con proprietà analoga al fitostimoline nelle lesioni post Chernobyl.
Dal punto di vista sottile è uno fra i pochi oli che, per la segnatura della camomilla, armonizza il maschile e il femminile, racchiude in sé l’archetipo del sole e della luna, il nostro yin e yang, rendendoci più capaci di gestire entrambe le parti di noi.
Il massaggio al ventre va effettuato la sera, preferibilmente, o comunque a stomaco vuoto (almeno 2/3 ore dopo i pasti). Non utilizzate l’olio di Camomilla se siete allergici alle Asteracee o Composite. Proviamo a utilizzare i molti rimedi che la natura ci offre, prima di ricorrere ai farmaci che hanno effetti collaterali sconsolanti a fronte di benefici minimi e possono dare dipendenze tissutali o psicologiche da cui diventa difficile liberarsi, inoltre spesso occorre aumentare la dose per mantenere i benefici, procrastinando gli effetti nefasti e cronicizzando i problemi nel tempo.
Si raccomanda sempre l’utilizzo di oli essenziali di certa provenienza, certificati, con il loro nome botanico e biologici, altrimenti rischiamo di subire gli effetti collaterali di eventuali tossine presenti nell’olio o contaminazioni ambientali o di sofisticazioni negli oli più costosi. Evitare l’uso orale degli oli. Si suggerisce sempre la supervisione, per ogni utilizzo, di un aromaterapeuta esperto.