MAGNESIO, DIMMI CHI SEI E TI DIRÒ QUALE SCEGLIERE

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Il magnesio, noto per lo più come integratore del relax

É un minerale essenziale per la nostra salute essendo coinvolto in più di 300 reazioni biochimiche e senza di esso processi come la produzione di energia, la contrazione muscolare, compresa quella cardiaca e la regolazione del sistema nervoso non funzionerebbero correttamente.

Favorisce la peristalsi intestinale, normalizza la pressione arteriosa, contribuisce alla salute delle ossa (dove si deposita il 60% del magnesio presente nell’organismo), alla secrezione dell’insulina e all’attivazione della vitamina D. Insomma, un alimento imprescindibile per il nostro benessere.

Le principali fonti alimentari di magnesio includono verdure a foglia verde, noci, semi, cioccolato amaro, avocado, cereali integrali e legumi ma quello presente nelle verdure a foglia verde è più facilmente assorbibile rispetto a quello contenuto in alcuni cereali.

Non tutto il magnesio che introduciamo viene assorbito e ciò può variare in base alla fonte alimentare, alla presenza di altre sostanze che ne ostacolano l’assorbimento (i cosiddetti anti-nutrienti quali ossalati presenti nel caffè, the, cioccolato, spinaci e verdure a foglia verde, i fitati dei cereali integrali, eccesso di proteine nello stesso pasto o l’associazione con calcio e fosforo, bevande alcoliche), farmaci (es: antiacidi, inibitori pompa protonica, alcuni diuretici e lassativi). Se a tutto ciò aggiungiamo lo stress quotidiano al quale siamo quasi tutti sottoposti che contribuisce a consumare il magnesio a disposizione nel nostro organismo, risulta evidente che molto spesso l’integrazione extra di magnesio risulta necessaria. Ma quale magnesio scegliere?

Esistono diversi tipi di magnesio ognuno dei quali sarà più indicato in base alla condizione che vogliamo trattare. Possiamo intanto distinguere due gradi categorie di magnesio, i sali organici (es magnesio citrato, bisglicinato, glicerofosfato, lattato, piruvato) che sono assorbiti in percentuali superiori a livello intestinale e quelli inorganici (es: cloruro di magnesio, magnesio ossido e solfato) tra i quali il cloruro di magnesio ha dimostrato una migliore biodisponibilità. Vediamone alcuni più nel dettaglio.

INORGANICI
Cloruro: è il sale di magnesio più abbondante nell’acqua di mare, molto biodisponibile ma poco tollerato a livello gastrico. Ossido-idrossido (la cosiddetta magnesia), usato come antiacido e lassativo. Carbonato: insolubile, poco assorbibile usato come antiacido. Solfato di magnesio (sale Epson): fortemente lassativo, usato come purgante.

ORGANICI
Citrato: la forma più diffusa e di cui abbiamo più studi scientifici che ne hanno dimostrato un’azione ad ampio raggio; facilmente assorbibile. Delicatamente lassativo, ha un effetto alcalinizzante sulle urine e pertanto usato per prevenire i calcoli urinari. Bisglicinato: è quello più facilmente assorbito a livello intestinale e veicolato facilmente all’interno delle cellule e quindi con meno effetto lassativo. È coniugato alla Glicina e possiede spiccate capacità rilassanti utilissimo in caso di insonnia. È quello più indicato per correggere carenze importanti di magnesio Pidolato: molto assimilabile, usato per l’emicrania, la dismenorrea e ipertensione, in quanto sembra avere una spiccata azione a livello del sistema nervoso centrale (SNC), mentre non sarebbe utile per l’osteoporosi
Taurato: ben assorbito, spesso raccomandato per la salute cardiovascolare in quanto coniugato con la taurina, sostanza di per sé utile per contrastare l’ipertensione, aritmie cardiache e problemi di coagulazione
Malato: essendo coinvolto nella produzione dell’ATP (adenosina trifosfato) – strumento essenziale attraverso cui nella cellula avvengono reazioni che hanno bisogno di energia – questo tipo di magnesio può essere particolarmente benefico per chi soffre di affaticamento per eccesso di attività e per astenia a stanchezza cronica. Da alcuni studi su animali sembrerebbe però non penetrare facilmente all’interno delle cellule.

Glicerofosfato: molto biodisponibile e non lassativo, viene veicolato in modo più efficiente nel SNC usato perciò per insonnia, nervosismo e stanchezza. Purtroppo, per quanto riguarda le differenze tra i diversi Sali coniugati, mentre per alcuni tipi di magnesio abbiamo parecchi studi per valutarne la reale efficacia, su altri la letteratura è più scarsa e spesso i dati sono tratti da test condotti su animali; pertanto, queste informazioni necessitano di ulteriori approfondimenti e conferme.

La carenza di magnesio risulta difficile da diagnosticare con il semplice esame del sangue in quanto la maggior parte del magnesio è intracellulare e solo circa l’1% è disciolto nel sangue perciò i livelli ematici di magnesio si abbassano solo quando il deficit è in fase molto avanzata e le riserve tissutali depauperate (per una valutazione più attendibile occorrerebbe dosare quello eritrocitario o leucocitario), per questo la clinica del paziente, ossia i suoi problemi e la sintomatologia, sono l’indizio più attendibile per sospettare una carenza.

Dottoressa
Carola Cimarelli

Dottoressa Carola Cimarelli
C.f. Specialista in Medicina Generale
Esperta in nutrizione – M.m.g. ASL Roma 4 Master Universitario secondo livello in Dietetica e Nutrizione