IL WWF CHIEDE AL COMUNE DI AMATRICE DI NON CREARE INFONDATO ALLARMISMO SUL LUPO E DI NON SOLLECITARE INTERVENTI SULLA FAUNA SELVATICA CONTRARI ALLA LEGGE.
Come WWF abbiamo appreso dalle cronache che il Comune di Amatrice ha recentemente lanciato un “allarme lupi” con conseguente richiesta di attivazione di un piano di sicurezza per il contenimento della fauna selvatica.
La presenza della fauna selvatica costituisce, lo sappiamo tutti, un valore inestimabile di rilevanza costituzionale sia per la collettività in generale sia per il territorio che la ospita per la valenza ecologica, culturale, turistica e simbolica che essa rappresenta. Nelle aree interne dell’Appennino centrale, dove l’evoluzione socioculturale è stata plasmata dalle secolari interazioni tra l’uomo e le specie animali più rappresentative (il lupo, l’orso, l’aquila reale), la presenza della fauna selvatica rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo socioculturale dei territori in cui questa vive!
A seguito di quanto appreso dalle cronache, il WWF per mano del Delegato per il Lazio Giampiero Cammerini, ha inviato una comunicazione al Sindaco di Amatrice e ad altri attori istituzionalmente competenti in materia, per esprimere stupore e contrarietà rispetto all’iniziativa avanzata dall’Amministrazione, suggerendo piuttosto di confrontarsi con l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e con le locali Associazioni ambientaliste, che dispongono di competenze e professionalità altamente qualificate in materia ambientale e zoologica, per contestualizzare le segnalazioni faunistiche provenienti dal territorio e dare loro la dovuta rilevanza così da evitare un ingiustificato allarmismo sociale (“oggettivo rischio per gli abitanti”).
“Naturalmente sappiamo che in determinati ambiti – dichiara Giampiero Cammerini Delegato del WWF Italia per il Lazio – la presenza di alcune specie animali può risultare impattante sulle attività agro-silvo-pastorali e conseguentemente può indurre a ‘istintivi’ conflitti che riaccendono ataviche paure. Ma tali reazioni, sovente impulsive ed ingiustificate, andrebbero ricondotte nell’alveo della doverosa ricerca di una coesistenza pacifica tra specie selvatiche ed attività umane. Trovare un punto di equilibrio dinamico tra tali esigenze è una sfida a cui le amministrazioni locali sono chiamate a rispondere senza cadere nell’allarmismo anche per le segnalazioni non sempre confortate da evidenze (nel comprensorio dei Monti della Laga oltre a nuclei di lupo si aggirano branchi cani ferali ed ibridi cani-lupo). Il lupo, inoltre, predatore per eccellenza di specie selvatiche, teme l’uomo tanto che comportamenti aggressivi nei confronti di persone risultano episodi eccezionalmente straordinari (a differenza di quelli attribuiti ai cani)”.
Il lupo (Canis lupus italicus) è specie protetta sul territorio nazionale in base alla Direttiva Habitat (92/43/CEE), recepita dall’Italia con DPR dell’8/09/1997, n. 357, che ne proibisce la cattura, l’uccisione, il disturbo, la detenzione, il trasporto, lo scambio e la commercializzazione.
Il WWF che da decenni si batte per scongiurare l’estinzione del lupo sul territorio nazionale si rende disponibile per confrontarsi con il Comune di Amatrice per individuare i migliori percorsi da seguire per una pacifica convivenza tra l’uomo e le specie animali presenti sul territorio.