Lo stomaco parla di noi
L’organo bersaglio di stress e cattiva alimentazione.
Rimedi d’urgenza e a lungo termine.
Le emozioni, proprio come il cibo, passano attraverso lo stomaco, il nostro cervello addominale. Dal punto di vista fisiologico, questo organo è un vero e proprio laboratorio chimico in miniatura, il cui compito è quello di “bruciare” il cibo e trasformarlo in elementi essenziali utili al nostro corpo grazie all’azione dei succhi gastrici. Le emozioni positive, quali l’amore e la gioia, al pari degli alimenti sani, se correttamente metabolizzate, si trasformano in nutrimenti vitali per il nostro benessere psicofisico.
“Quella tensione allo stomaco, al petto, familiare per molti, che si presenta dopo i pasti, soprattutto se mangiamo di fretta, tesi e stressati o quando non abbiamo un momento per recuperare dopo aver mangiato, può esser trattata in modo efficace con rimedi semplici e naturali – afferma la naturopata Monica Bertoletti, Naturalmente sani, (www.food4care.it), alias Monique Bert, ideatrice del gruppo fb Medicina Evolutiva, Naturopatia e Detox e coautrice Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi – Ovviamente se si ripete ogni giorno domandiamoci cosa stiamo facendo della nostra breve e mortale esistenza e cerchiamo di porvi rimedio, ma a volte vi è una componente prettamente psicosomatica, per i numerosi contatti fra stomaco e sistema nervoso”.
REFLUSSO E BRUCIORI
“Se i muscoli dello stomaco non possono rilassarsi i succhi gastrici non fluiscono come dovrebbero e il cibo non può proseguire correttamente il suo percorso verso l’intestino.
Gli acidi risalgono verso l’esofago, procurando dolore o bruciore all’altezza del petto.
I muscoli del cardias si indeboliscono e lasciano risalire facilmente il contenuto dello stomaco nell’esofago, tendendo a cronicizzare il processo.
Questo disagio è fra i sintomi dell’ernia iatale, un disturbo che colpisce soprattutto le persone in sovrappeso.
In gravidanza succede perché gli ormoni rilassano il cardias e tutta la muscolatura (progesterone come il Prozac)”.
RELAX, RITMI E PENSIERO
Quando siamo stressati la prima cosa che il sistema simpaticotonico attiva è il rallentamento gastrico e intestinale. A lungo termine possono diventare disturbi cronici.
“Cerchiamo di rilassarci e masticare ogni boccone – raccomanda la naturopata – di mangiare a sufficienza, ma senza imbottirci come otri e di rimanere a digiuno almeno 3 ore prima di dormire, per questioni meccaniche, ma anche endocrine.
Smettere di controllare cosa fanno gli altri, non rimuginare sul passato, provare a rilassarsi, a cedere, a trovare ciò che ci dà piacere e ad accogliere la vita per come è: questo è ciò che chiede la gastrite. Un atteggiamento che giorno dopo giorno ci aiuta a dire ciò che davvero pensiamo, evitando di ingoiarlo o tenerlo dentro di sé, sono un aiuto.
RIMEDIO D’URGENZA
“Come rimedio d’emergenza si può ricorrere ad una tisana: 2 cucchiaini di fiori di camomilla essiccati, 2 cucchiaini di foglie di menta essiccate, 2 cucchiaini di foglie di spirea essiccate (facoltativo), 600 ml di acqua bollente. Infusione 10/15 minuti,1 tazza tre volte al dì (o anche più spesso in acuto).
La SPIREA è una pianta meravigliosa, efficace antiacido, da cui derivano alcune sostanze che compongono l’aspirina: straordinaria natura che ci fa utilizzare una pianta che nella versione originale cura lo stomaco e nella versione sintetica lo lede, anche gravemente fino all’ulcera.
La MENTA è lenitiva dello stomaco, è antispastica sulla parete gastrica e digestiva. l’OLIO ESSENZIALE DI MENTA, quindi una forma concentrata, viene usata come presidio terapeutico, supportata da diversi studi scientifici, perfino nella Sindrome dell’Intestino Irritabile. La sua azione principale è quella di sedazione e di freno all’irritabilità neurologica, tanto che si usa nei cocainomani per il suo effetto neurolettico durante le fasi di astinenza dalla droga. Ha invece un effetto eccitante se associata a certi cibi che contengono ferro (che favoriscono un’irritabilità neurologica di origine epatica). Si consiglia infatti nelle insonnie, per questa proprietà specifica.
Abbinata ai cereali ne riduce l’effetto irritativo a carico del sistema nervoso, che si può tradurre in aggressività in chi ha predisposizione alla neurodegenerazione. Vero è che questo effetto dura qualche ora e che al termine dell’effetto si torna alle condizioni precedenti di irritazione.
La menta ha però, come spesso accade quando si calma la mente, anche con tecniche di rilassamento intenzionale dedicate, uno strepitoso effetto di grande lucidità, senza alcun effetto collaterale sul sistema endocrino, che io sfrutto per studiare, soprattutto in estate devo dire, perché la tisana refrigerata mi piace tantissimo”.
RESPIRO E MASSAGGIO ADDOMINALE
“Attraverso il respiro – sottolinea Monica Bertoletti – vengono stimolati stomaco, fegato, reni, intestino e tutto il sistema digerente, promuovendo la secrezione di enzimi digestivi favorendo l’assimilazione delle sostanze nutritive, perché, la mobilità del diaframma riduce il ristagno ematico nel mesentere, i vasi capillari addominali vengono aiutati nell’assorbimento dei nutrienti dei liquidi, facilitando l’azione renale.
Se il diaframma resta contratto e rigido durante l’espirazione, invece di esercitare un benefico massaggio sullo stomaco ha un effetto di trazione in basso dell’ esofago e di schiacciamento dello stomaco stesso.
E quando la tensione diventa eccessiva una parte dello stomaco tende a scivolare al di sopra dello hiatus, il foro del diaframma attraversato dall’esofago, diventando così ernia iatale. Se l’azione diaframmatica è bloccata o notevolmente ridotta, anche lo sfintere esofageo inferiore, la cui funzione è impedire che il contenuto acido dello stomaco risalga nell’esofago, lavora male, provocando il fastidioso reflusso. L’attività del diaframma e la sua elasticità sono quindi fattori molto importanti sia per la prevenzione dell’ernia iatale, sia per l’attenuazione dei disturbi provocati dal reflusso gastroesofageo.
Infine l’azione di massaggio addominale esercitata da un corretto uso del diaframma promuove l’escrezione dei rifiuti e allevia la stitichezza.
Un intestino pigro può essere aiutato con massaggi addominali, rilassamento intenzionale ed eseguendo specifici esercizi di attivazione della respirazione diaframmatica.
L’intestino è il secondo cervello, comunica strettamente col primo, ciò che fa bene alla salute mentale si riverbera sull’intestino e viceversa.
La respirazione – conclude la naturopata – ha un ruolo cruciale e chiave nei processi fisiologici vitali come la digestione, trasformazione, assimilazione e trasporto dei nutrienti e circolazione degli stessi. Imparare a farla correttamente può cambiare molte cose ed è un nostro dovere, come lavarci il viso, i denti e pettinarci ogni giorno”.