Oggi in Italia vale più il talento o le raccomandazioni?
di Francesco Sarcinella
Gli appassionati di sport si ricordano le imprese di tanti ragazzi come Maradona o Mennea, partiti con i soli aiuti della passione e perseveranza ed arrivati all’olimpo dello sport. Mostrando come nella competizione viene offerta a tutti la stessa opportunità di eccellere. Più recentemente le Olimpiadi di Parigi hanno mostrato al mondo quanto bello e autentico sia il mondo dello sport, rivestito di medaglie e allori, celando alla vista un sotto-mondo conosciuto perlopiù agli addetti ai lavori.
Oggi in Italia vale più il talento o le raccomandazioni?
Troppo spesso le carriere sportive dipendono dalle amicizie che hai, la squadra alla quale appartieni ed a quale procuratore ti affidi, eludendo così il sogno di offrire le stesse opportunità a tutti. Difatti una persona che vuole inseguire il suo sogno sportivo nell’ambito agonistico, ben presto si accorge che deve farsi strada in una melmosa palude di corruzione e raccomandazioni, poste come ostacoli sul tuo cammino per spianare la strada a pochi fortunati. L’unica alternativa che appare possibile è chiudere gli occhi e perseverare sul proprio cammino convincendosi che in quel modo si realizzeranno comunque i propri risultati. I grandi talenti che sono sopravvissuti ormai possiedono una notevole resilienza e sono pronti a fronteggiare ogni pericolo.
Condividendo i pochi posti di successo con i “ragazzi fortunati” aiutati sin dal primo giorno. Fuori da questa ristretta cerchia di vincitori risiedono i vinti: ragazzi che non hanno potuto giocare alla pari con gli altri concorrenti (spesso meno talentuosi) che quindi non hanno fronteggiato l’impresa.
La nostra Serie A di calcio vede sempre meno talenti italiani ed una nazionale che fa sempre più fatica ad eccellere. I nostri azzurri sono diventati improvvisamente impreparati oppure c’è un problema di fondo? Il sistema sorprendente mostra che per emergere in un ambiente con tale offerta di ragazzi talentuosi bisogna affidarsi ai procuratori. Questi professionisti offrono i ragazzi a squadre a squadre tanto più forti quanto più costoso è lo stipendio del procuratore al quale ti affidi. La gestione dello sport oggi è insostenibile.
Dunque, ci si interroga su dove sia finita la meritocrazia e, se all’estero viene premiato il talento e in Italia la raccomandazione, nei prossimi incontri internazionali come andranno i nostri azzurri?