Il litorale sommerso dalla spazzatura di altri comuni

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Multe a raffica e denunce non riescono a fermare gli incivili che partono da Ladispoli, Santa Marinella, Bracciano per scaricare rifiuti a Cerenova e Campo di Mare
di Felicia Caggianelli

Non scriviamo nulla di nuovo, ma è una realtà che sta dilagando in modo preoccupante. Con l’arrivo della primavera sta esplodendo l’emergenza rifiuti a Cerveteri dove il fatto che la raccolta stenti a decollare non è un segreto per nessuno. Come confermano le numerose segnalazioni a colpi di mail e telefonate che quotidianamente riceviamo in redazione da parte di residenti di varie zona del territorio dove siamo all’allarme rosso. Nonostante infatti l’intensificarsi dei controlli da parte della polizia locale e delle guardie ambientali, le aree periferiche continuano ad essere trasformate in discariche a cielo aperto. La situazione peggiore si registra tra Cerveteri, Campo di Mare e Cerenova dove le zone verdi e quelle limitrofe ai cassonetti sono diventate pattumiere abusive. Il popolo dei social network è insorto, fioccano le segnalazioni di rifiuti ammassati lungo i tre km via Fontana Morella dal bivio della statale Aurelia fino alla parte bassa di Cerveteri. Mobili, materassi, copertoni, plastica, vetro, stendi panni, calcinacci, cartoni per la pizza, piatti lerci, sacchi di immondizia interi e lacerati, resti di potature e spazzatura di ogni genere, notte tempo viene gettata agli angoli delle strade e perfino nei parchi giochi per bambini. Perfino materiale di scarto edile adorna le piazzole dei cassonetti. Alcuni lettori, veramente sdegnati, ci hanno riferito che sotto i colpi degli incivili di turno è caduto giorni fa anche il raccoglitore di indumenti usati, uno dei pochi rimasti in città. Siamo di fronte ad un fenomeno gravissimo che non lascia presagire nulla di buono con l’arrivo del primo caldo e lo sbarco soprattutto a Campo di Mare e Cerenova di migliaia di villeggianti estivi. Un malcostume che, come indicano le centinaia di multe elevate in pochi mesi dalla polizia locale, sarebbe riconducibile a residenti di città limitrofe dove è in vigore la raccolta differenziata. Ma la pacchia potrebbe essere finita per gli incivili che insudiciano le strade.

“Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti – afferma Marco Scarpellini, comandante della polizia locale – è iniziato due anni fa quando alcuni comuni vicini a Cerveteri avviarono il servizio porta a porta. Controllando i sacchetti che traboccano dai cassonetti, o vengono abbandonati nelle strade, abbiamo scoperto che la maggior parte dei rifiuti provengono da Ladispoli, Santa Marinella, Bracciano, Canale Monterano e perfino borgate di Roma. Stiamo reprimendo il fenomeno a colpi di salate contravvenzioni e denunce per inquinamento ambientale, intensificando i controlli anche nelle ore notturne. Stiamo posizionando le foto trappole che permetteranno di immortalare chi di soppiatto getta rifiuti nelle strade di Cerveteri, ponendo a repentaglio l’igiene pubblica con l’arrivo del primo caldo”.

In attesa che le autorità possano sanzionare adeguatamente chi sta trasformando Cerveteri in una pattumiera a cielo aperto, tre domande sorgono spontanee. Perché una sacca di cittadinanza si ostina a non seguire le regole di una società civile e responsabile, preferendo insudiciare il territorio pur di non aderire alla raccolta differenziata? Perché la ditta appaltatrice del servizio di raccolta dei rifiuti non sembra in grado di fronteggiare l’emergenza, lasciando per buona parte della giornata le aree dei cassonetti simili a discariche? Perchè chi dovrebbe controllare l’efficienza del servizio svolto per la nettezza urbana non vigila a dovere?

Sono domande che attendono risposte esaurienti, i contribuenti di Cerveteri pagano una salata bolletta della Tari e hanno diritto a vivere in una città dove le strade non sembrino succursali di Cupinoro.